nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : il saluto tra Larry Brown e Pino Sacripanti, l’unico coach a conquistare un anello, un titolo Ncaa e un titolo olimpico e l’allenatore italiano, in attività, più vincente.
Ieri abbiamo avuto una nuova conferma che, anche il miglior allenatore del pianeta, senza giocatori buoni non vince mai. In sala stampa ieri sera Larry Brown faceva tenerezza, vedere il coach abituato a conquistare i massimi traguardi, deluso per una sconfitta che lui ha definito non preoccupante perchè la sua squdra avrebbe potuto vincere contro un’ottima squadra molto ben allenata.
Non credo che mr. Brown prima di accettare la panchina abbia parlato con Banchi, avrebbe potuto descrivergli cose che, noi umani non immaginiamo. Per il secondo anno consecutivo Torino si trova, dopo soli due mesi di torneo, in mezzo alla tempesta. Tra giocatori infortunati (ci sarebbe da capire perchè appena arrivano si rompono), giocatori scontenti e in odore di taglio o già con lettera di licenziamento in mano, quelli il cui arrivo è preannunciato e quelli appena arrivati, la Fiat sembra un aereoporto all’ora di punta. Quelli che hanno un contratto a tempo indeterminato e sani, vedi Poeta e Cusin, hanno fatto un’ottima partita, tanto che per poco hanno sfiorato il colpaccio. Se i dirigenti torinesi utilizzeranno qualche psicofarmaco per darsi una calmata e lasceranno lavorare Brown in pace, Torino sarà un brutto cliente per chiunque, ottima quindi la vittoria bianconera a conferma che i calendari sono sempre un’incognita e un terno al lotto, decidere quando conviene affrontare una squadra e non un’altra è praticamente impossibile.
Le Vnere in ogni caso debbono soltanto guardare in casa loro, come già con Cremona qualche ragazzo con la canotta bianco nera ieri avanti di 14 in un amen deve aver pensato che la Fiat la si potesse asfaltare, invece sono bastate 2-3 palle perse, alcuni canestri facili non realizzati, dei fischi arbitrali che hanno superato anche i limiti della normale inadeguatezza dei zufolatori nostrani e zac Torino è rientrata e ha quasi messo il muso avanti.
La Virtus a quel punto ha dimostrato di avere imparato la lezione, ha giocato con pazienza cercando i punti deboli della difesa torinese e l’ha portata a casa col collettivo più che con i solisti abituali. In fase realizzativa sono mancati un pò i centri, 13 punti in 2, ma Torino chiudeva bene l’area e Cusin, se a posto fisicamente, è una presenza ingombrante per chiunque.
La Virtus è partita stamane per Patrasso dove è arrivata da poco perchè mercoledì concluderà il girone d’andata di BCL.
Vince la Virtus con tanta fatica (82-79)
novembre 18, 2018