L’attaccante del Carpi Andrea Arrighini ha parlato nel programma Sport Qui, andato in onda su Tv Qui, del momento vissuto dal club di Via Marx, reduce da due pareggi consecutivi contro Crotone e Benevento e proiettato verso la cruciale trasferta di Padova.
Nell’attacco del Carpi sei uno dei punti fermi insieme a Mokulu. Come ti trovi nei moduli di Castori?
“Ho fatto la prima punta a Pontedera, giocavamo con il 3-5-2 e anche con mister Indiani si cercava di attaccare la profondità. A Cittadella giocavo con un altro attaccante e un trequartista puro alle spalle. Castori ci sta dando un’identità precisa, possiamo giocare sia con un falso trequartista come Concas che con due punte vere. So adattarmi, mi piace giocare anche di sponda e guadagnare qualche punizione. Sono contento per le prestazioni e per la continuità che sta trovando la squadra, però dobbiamo cominciare a vincere. La strada delle ultime due giornate è giusta, purtroppo ci manca qualche punto in casa perché contro Brescia e Cosenza potevamo portarci i tre punti”.
Finora ha raccolto 11 presenze, 1 gol al Brescia e 2 assist per Mokulu a Perugia e Vano contro il Benevento. Come valuti la tua prima parte di stagione?
“Sto giocando molto, personalmente sto ritrovando quella fiducia in me stesso che avevo perso a Cittadella. Nella prima settimana di ritiro ho avuto la varicella e, sul piano fisico, non ero abituato al lavoro atletico del Carpi. Ho ripreso la giusta condizione col passare dei mesi, ora posso anche fare una partita intera”.
Contro Crotone e Benevento avresti potuto fare qualche gol in più.
“Ogni occasione è importante, soprattutto per la classifica che abbiamo. A livello realizzativo non sono soddisfatto. Spero di segnare di più perché, in quanto attaccante, questo è il mio compito e nelle ultime due partite ho sbagliato tre gol davanti al portiere. La cosa positiva è che le occasioni le stiamo creando, ma bisogna concretizzarle perché non sempre ci saranno quelle 3-4 opportunità”.
Contro il Padova è uno scontro diretto fondamentale per non allontanarsi dalla zona verde (11 punti per i veneti, 7 per i biancorossi, n.d.r.).
“Sarà importante soprattutto per la classifica, non possiamo lasciarci scappare quel gruppo di squadre che è davanti a noi. Lotteremo partita dopo partita, ma vincere a Padova significherebbe stare vicini a loro”.
Come ti trovi a Carpi?
“Mi sto trovando benissimo nella società, che ho sempre ritenuto ambiziosa. La città mi ricorda Cittadella”.
Che ricordo hai della breve parentesi con mister Chezzi?
“Chezzi l’ho affrontato in Serie D quando ero al Pontedera. Secondo me, è bravo ma forse non gli è girato tutto bene nelle prime tre giornate di campionato. Purtroppo quando le cose vanno male ci rimette sempre l’allenatore, ma lui farà la sua strada perché ha ottime idee”.
Che corde ha toccato Castori dopo il suo ritorno per scuotere il Carpi?
“Castori ha tanta esperienza ed è uno degli allenatori più vincenti della categoria. Inizialmente ha dovuto ricostruire il gruppo e darci maggiore serenità, ora si sta vedendo la sua identità sulla squadra”.
Come valuti i continui problemi avuti dalla Lega B in questa stagione?
“Sono rimasto abbastanza schifato da questa situazione, quest’anno si è toccato il fondo e spero che non si ripeta più una cosa simile. Pensiamo che l’Entella ha ripreso a giocare solo tre settimane fa… Ancora non si sa quante squadre retrocedono in Serie C. Come dice il mister, avere più avversari permette di fare più valutazioni, ma ci atteniamo al formato attuale”.
Hai qualche sogno nel cassetto? O qualche rimpianto particolare?
“Sicuramente sogno di poter giocare in Serie A e affrontare le grandi del calcio italiano, come già hanno fatto alcuni dei miei attuali compagni. L’anno scorso ho affrontato la Lazio all’Olimpico in Coppa Italia. Non ho nessun rimpianto, sono partito dalla Serie D con il Pontedera e ho scalato le categorie fino ad arrivare alla Serie B. Sono molto orgoglioso di questo percorso. Il rammarico più grande sono le due Semifinali Play-off con il Cittadella della stagione scorsa, quando siamo usciti immeritatamente con due pareggi contro il Frosinone. Quella eliminazione brucia ancora perché, a quel punto, ci credevamo veramente alla promozione”.
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