24 Nov 2018
Posted by Lucio Bertoncelli 
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nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus Pallacanestro : M’Baye il suo rendimento è cresciuto parecchio sia in LBA che in BCL negli ultimi turni e Pesaro non ha un giocatore adatto a marcarlo.
Per la terza volta su otto turni, domani la Virtus gioca sulle sponde dell’Adriatico (ore 19 Adriatic Arena, eurosport player) : dopo Trieste e Venezia tocca a Pesaro per una delle sfide storiche del basket Italiano. Dalla sua fondazione (1946) la Victoria Libertas Pesaro ha incrociato i destini delle Vnere per ben 198 volte, la Virtus è in nettissimo vantaggio avendone vinte ben 128, 68 sono state le sconfitte e, curiosità, addirittura due pareggiate (prima degli anni’60 era possibile).
Da parecchi anni, dopo il fallimento dei bianco rossi e il successivo ripescaggio ottenuto grazie all’acquisto del titolo di Gorizia, la VL ha disputato campionati modesti con piazzamenti tra il 14° e 15° posto. Per due anni consecutuivi un’imprevista vittoria con Milano ha consentito ai Pesaresi di salvarsi sul filo di lana.
Quest’anno Pesaro ha iniziato bene, ha vinto subito un confronto diretto con Pistoia e domenica scorsa è andata a vincere al Paladesio contro Cantù. In classifica ha quindi una sola vittoria in meno delle Vnere, pertanto se qualcuno dovesse pensare di andare in riva all’Adriatico per farsi una mangiata di pesce e conquistare due punti facili, sarà meglio che se lo tolga subito dalla testa. Nella nostra Lega partite facili, sulla carta, non ce ne sono e questa non fa eccezione ma la Virtus ha dimostrato di avere imparato la lezione di Cremona e non commetterà questo errore.
Il roster assemblato da Ario Costa con il budget forse più basso di tutta l’A1 è veramente molto corto, e si basa, con la formula 6+6, su un quintetto prevalentemente americano e la panchina su due Italiani con carriera in A2 ed il 19enne russo Shashkov, in prestito dall’Armani Milano.
Ed è il quintetto che tiene il campo per circa 32 minuti su 40, e realizza ben 73 degli 82 della media della squadra, le cifre di squadra sono buone, leggermente migliori di quelle della Virtus, a parte le palle perse dove il saldo a sfavore è di 6 per partita. Ma bisogna considerare che siamo solo all’ 8° turno e ancora le squadre tanto rinnovate non mostrano le reali caratteristiche. L’impressione è che i centri della Virtus abbiano, sia fisicamente che tecnicamente, una notevole superiorità sul duo Mockevicius e Ancellotti, il coach Galli manca di un’ala alta di stazza che possa difendere su M’Baye mentre la grande forza della VL sono i 3 esterni che di volta in volta Galli mette sul parquet, il pericolo per le Vnere potrebbe venire dalla velocità degli esterni.
Penso che il piano partita di Sacripanti possa essere quello di giocare molto con i centri e, in questo modo, correre in campo aperto per approfittare delle rotazioni di qualità molto accorciate in casa bianco rossa.
La Virtus di Patrasso è una squadra in grande fiducia, con un uomo al top della condizione come Aradori, con un regista come Taylor in grado di tenere unita la squadra e dettare i ritmi più congeniali al momento, dovrà quindi essere Pesaro a preoccuparsi degli avversari piuttosto che il contrario.
Sacripanti in conferenza stampa ha messo in guardia i suoi uomini e tutto l’ambiente perchè “Pesaro è una squadra partita per salvarsi che invece sta trovando una chimica di squadra molto buona, hanno giocatori con tanti punti nelle mani molto veloci e con fisicità, sopratutto negli esterni. Però noi vogliamo uscire da un palasport che si farà sentire con un successo che ci consenta di arrivare bene alla sosta”.
