Ammonta a oltre 1,2 miliardi di euro la cifra complessiva che, nella provincia di Modena, è stata spesa dai cittadini nel gioco d’azzardo tra slot machine, Gratta&Vinci, Superenalotto, giochi virtuali, Lotto e Bingo nel 2016. Una cifra che, fornita dall’Agenzia dei Monopoli, corrisponde a 4mila euro a famiglia, ovvero 344 euro al mese.
È alla luce di questi dati, e dell’aumento delle ludopatie, che la rete ‘Non giocarti il futuro!’ – di cui fanno parte Centro Servizi per il Volontariato di Modena, Fondazione Casa del Volontariato (ente finalizzato al sociale della Fondazione CR Carpi), Azione Cattolica, Agesci, CEIS – Gruppo GAP, Presidio Libera Peppe Tizian, Cooperativa sociale Il Mantello, Caritas Diocesana, Lag – Rien ne va plus, MASCI, Movimento dei Focolari, Movimento Slot Mob, Dedalo onlus – insieme all’associazione ‘I giovani per Carpi’, con il patrocinio di Comune di Carpi (Tavolo comunale ‘Slot free’ di contrasto del gioco d’azzardo), e grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna (erogato nell’ambito del progetto di valorizzazione del marchio Slot Free), promuove Lose for life, un ciclo di iniziative di formazione che, rivolte a operatori, volontari, famiglie e cittadini, si svolgeranno a Carpi il 3 e il 10 dicembre alle ore 20.30 presso lo Spazio Giovani Mac’è di via De Amicis.
Tra i dati sopracitati, merita particolare attenzione il settore del gioco d’azzardo online che, nell’anno in esame, nel modenese ha superato i 153 milioni di euro, ovvero il 12,3% del totale. Inoltre, per le sue modalità, questo forma di azzardo esercita una particolare attrazione sulle giovani generazioni, le cui attività di questo tipo sono più difficilmente controllabili da parte di famiglie ed educatori: riguarderà dunque proprio questo aspetto il primo dei due incontri, che lunedì 3 dicembre vedrà Paolo Canova, matematico di TAXI1729, tenere una lezione su Gioco d’azzardo, matematica e istinto, in cui aiuterà i partecipanti a scoprire alcune trappole del gioco, per comprenderne pericolosità e conseguenze, a partire dalle domande che tutti, almeno una volta nella vita, si sono posti o hanno sentito porre: vincere è un gioco da ragazzi o un’abilità da geni della matematica? Meglio seguire regole fisse o l’istinto? E perché si resta incollati a una Slot o un Gratta e Vinci?
Ma i pericoli del gioco non derivano soltanto dai suoi trucchi psicologici: a guadagnarci sono, è bene non dimenticarlo, anche le mafie. Se infatti il gioco rappresenta, in Italia, un business da quasi 100 miliardi l’anno, è immaginabile e purtroppo innegabile che le organizzazioni criminali, da sempre capaci di lucrare sull’inferno delle dipendenze, la perdita del lavoro e della dignità e la rovina di intere famiglie, si siano radicate stabilmente in questo settore. A questo aspetto è dedicato il secondo degli incontri, lunedì 10 dicembre, che verterà nello specifico sui legami tra gioco d’azzardo e corruzione, e vedrà protagonisti Alberto Vannucci, docente di Scienze Politiche all’Università degli studi di Pisa e componente dell’ufficio di presidenza di Libera insieme a Claudio Forleo e Giulia Migneco, giornalisti di Avviso Pubblico, associazione nazionale degli Enti Locali e delle Regioni per la formazione civile contro le mafie e autori di ‘Lose for life. Come salvare un paese in overdose da gioco d’azzardo’.
“L’obiettivo che la rete si pone per quest’anno – spiega la Coordinatrice di ‘Non Giocarti il futuro!’ Maria Vittoria Bertacchini – è quello di sensibilizzare sempre più la cittadinanza, cercando di informare sia chi, attraverso le associazioni di volontariato o le parrocchie, può intercettare i giocatori offrendo dei servizi, sia i giovani e i genitori. A tale scopo, oltre alle due serate al Mac’è , stiamo preparando, per raggiungere anche le comunità straniere della città, un numero speciale di ‘Erostraniero Il Giornale’ dedicato al gioco d’azzardo, con traduzioni in varie lingue, e incontri specifici nei corsi di italiano del Progetto.“
“Il fatto che queste iniziative nascano in seguito a un percorso di confronto di mesi tra Comune e realtà del Terzo settore non è scontato – commenta l’Assessore alle Politiche giovanili e Partecipazione Milena Saina – e testimonia la comprensione di cone siano i progetti di rete possano essere quelli di gran lunga più efficaci. Importante poi che in questo confronto attivo ci siano, da un lato, delle realtà giovanili, che si stanno avvicinando a questo tema con grande sensibilità e attenzione, e dall’altro le comunità straniere, dall’altro. C’è sicuramente ancora molta strada da fare, ma se ci guardiamo indietro dobbiamo riconoscere che non sono pochi gli importanti passi in avanti fatti.”
Da parte sua, il Presidente del Centro Servizi Volontariato Modena Paolo Zarzana ribadisce come: “Iniziative come questa, a beneficio e sostegno della comunità, fanno parte della mission del CSV, che è proprio quella di affiancare la comunità in cui opera attraverso progetti socialmente significanti. I preoccupanti dati relativi al gioco d’azzardo parlano chiaro e anche noi, insieme a tutti gli altri soggetti coinvolti, vogliamo lanciare un messaggio forte e chiaro: ci siamo, siamo a servizio della comunità, anche attraverso la proposta di eventi come questo, per contrastare, insieme, una grave piaga del nostro tessuto sociale, a cui vogliamo porre rimedio con proposte concrete e inclusive.”
Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.casavolontariato.org e la pagina Facebook Non giocarti il futuro.