Una buona prova di squadra, condizionata da una gran dose di sfortuna, non basta al Carpi per fare risultato all’Adriatico contro il Pescara, vittorioso per 2-0 grazie a un autogol di Mbaye al 74′ e a un contropiede impeccabile di Mancuso all’89’. I Delfini di Pillon colgono la sesta vittoria in 8 partite casalinghe (l’ultima risaliva al 5 ottobre, un 4-2 al Lecce di quattro turni fa) e momentaneamente raggiungono in testa il Palermo con 26 punti. Resta però un grosso rammarico per i bianc0rossi di Castori, arrivato alla centesima panchina in Serie B col club di Via Marx: salvati da Piscitelli al 21′ su Marras, Jelenic e compagni sono stati coraggiosi nel primo tempo ma imprecisi nelle conclusioni in porta, specialmente due volte con Arrighini al 33′ e al 46′. Nella ripresa il Pescara, capendo di aver rischiato, ha cambiato registro e alla lunga è stato premiato, trovando un episodio da Mai dire gol per passare in vantaggio. Il Carpi resta terzultimo con 10 punti, subisce l’ottava sconfitta (seconda di fila) su 14 partite e, come contro il Lecce, mostra nuovamente i suoi problemi in attacco. Domenica prossima arriverà al Cabassi la Salernitana e occorre sbloccarsi in casa.
FORMAZIONI UFFICIALI – Il Pescara si schiera col 4-3-3. In porta Kastrati rimpiazza l’infortunato Fiorillo. In difesa Balzano e Scognamiglio (debutto in campionato per l’ex Trapani) prendono il posto di Ciofani e Perrotta. A centrocampo Memushaj parte titolare insieme a Brugman e Melegoni (panchina per Machin). In attacco confermato il versatile trio Marras-Monachello-Mancuso. Il Carpi conferma il 4-4-1-1. In porta, data la squalifica di due giornate inflitta a Colombi, c’è l’esordio assoluto in Serie B di Piscitelli. Davanti a lui c’è la stessa difesa schierata contro il Lecce. A centrocampo Castori perde Pasciuti per infortunio nel riscaldamento e schiera da destra a sinistra Di Noia, Mbaye, Concas e Jelenic. In avanti c’è Sabbione trequartista (decisivo in quel ruolo un anno fa all’Adriatico nella vittoria per 1-0) alle spalle di Arrighini.
PRIMO TEMPO – Prima del fischio d’inizio c’è un minuto di silenzio in memoria di Luigi Radice, scomparso oggi a anni. Ex difensore del Milan, vinse 3 campionati e la prima Champions League rossonera nel 1963 (2-1 al Benfica di Eusebio). Allenatore di tante squadre (per esempio Fiorentina, Bologna, Milan, Inter e Roma), guidò il Torino al suo settimo e ultimo Scudetto nel 1976. Si ritirò nel 1997, portando il Monza in Serie B dopo aver battuto il Carpi di De Canio per 3-2 nella Finale Play-off di Ferrara.
Il Carpi inizia con un atteggiamento aggressivo (Sabbione viene ammonito dopo 40 secondi, rischiando il rosso per una gomitata a Scognamiglio), limita le iniziative del Pescara e cerca subito le ripartenze in verticale appena viene recuperato il pallone. Dopo due tiri fuori misura di Melegoni (13′) e Sabbione (20′), la prima occasione chiara è dei padroni di casa al 21′: Monachello apre a destra per Marras, para Piscitelli in uscita. Al 27′, su cross di Balzano, Monachello tenta la rovesciata e trova la comoda parata di Piscitelli. Il portiere ex Benevento rischia tanto al 28′ quando, uscendo male su cross di Melegoni, Mancuso liscia il pallone a porta quasi vuota. Il Carpi risponde e crea in pochi minuti tre palle gol importanti: al 29′ e al 31′ Kastrati para attentamente sul primo palo due tiri insidiosi da lontano di Jelenic e Concas, ma al 33′ Arrighini a porta vuota non insacca un bel cross basso dalla destra di Sabbione. Arrighini manca l’appuntamento col gol anche nell’unico minuto di recupero, sfiorando il palo sinistro di Kastrati con un colpo di testa in tuffo (bella punizione di Jelenic dalla destra). Si va a riposo sullo 0-0, ma con la sensazione che il Carpi poteva meritare di più.
SECONDO TEMPO – Al 55′ Melegoni esce in barella per infortunio ed entra Machin. Il Carpi si rivede al 58′ con un destro Jelenic sul primo palo, ancora ben parato da Kastrati. Il Pescara torna a caricare e al 61′ viene annullato un gol per fuorigioco all’ex Memushaj (Piscitelli aveva respinto senza successo un tiro di Scognamiglio che stava andando in rete, ma il tocco dell’albanese sulla linea ha vanificato tutto). I Delfini hanno il controllo totale delle operazioni e prendono sempre più campo. Al 65′ c’è un esterno della rete di Monachello e al 69′ un tiro alle stelle di Balzano dal vertice destro dell’area. In mezzo arriva il primo cambio del Carpi: fuori Arrighini, dentro Mokulu. Al 73′ Mancuso, di nuovo libero sulla sinistra, appoggia per Monachello che di sinistro colpisce malissimo da due passi, sprecando un’occasione enorme quanto quella di Arrighini nel primo tempo. Poli manda in corner e il Pescara trova il vantaggio con un gran colpo di fortuna: Brugman batte l’angolo dalla sinistra, Piscitelli esce a vuoto e la palla cade maledettamente sulla testa di Mbaye che, posizionato sul secondo palo, segna un incredibile autogol. Castori butta nella mischia Piscitella e Machach per Concas e Sabbione, la squadra carica a testa bassa. All’80’, su cross di Jelenic, Mokulu allunga di testa e non trova il tap-in di Piscitella sul palo più lontano. Il Pescara si difende rischiando poco, Pillon rinforza difesa e centrocampo togliendo Monachello e Marra e inserendo Ciofani e Palazzi. rinforzano retroguardia e centrocampo e all’89’ raddoppia con un contropiede in stile Carpi: su un corner biancorosso Machin sparecchia lanciando lungo per Mancuso che passa tra Poli e Buongiorno, li supera in velocità e spacca la porta di Piscitelli con un potente sinistro sotto la traversa, chiudendo definitivamente la partita.
. Fabrizio Castori, allenatore del Carpi.
“Non meritavamo di perdere stasera, purtroppo siamo stati sfortunati con l’autorete di Mbaye che ha compromesso una partita che stavamo controllando senza troppa sofferenza, e dove avevamo anche avuto alcune occasioni per segnare nel primo tempo. Le due squadre sono state molto attente a non superarsi. Domenica prossima affronteremo la Salernitana, tutte le partite sono difficili. Ora abbiamo una settimana di tempo per recuperare dei giocatori che non stanno bene e per prepararci a una nuova battaglia”.
. Giovanni Di Noia, centrocampista del Carpi.
“La partita era molto equilibrata, poi c’è stato l’autogol e le carte in tavola sono cambiate. Il secondo gol potevamo evitarlo con maggiore attenzione. Fino all’1-0 avevamo fatto pochi errori e giocato una buona partita. Loro sono molto forti giocando palla a terra, quindi dovevamo affrontarli alti per non farli giocare come sanno fare. Abbiamo preparato tutto sull’aggressività e sulle ripartenze. Dopo lo svantaggio potevamo proporre qualcosa in più, ma l’1-0 ci ha tagliato le gambe e ci ha demoralizzato”.
TABELLINO (Serie B 2018-2019 – 15a giornata – Andata)
PESCARA-CARPI 2-0 (0-0 p.t.)
Reti: 74′ Mbaye (aut., P), 89′ Mancuso (P).
PESCARA (4-3-3): Kastrati; Balzano, Gravillon, Scognamiglio, Del Grosso; Memushaj, Brugman, Melegoni (55′ Machin); Marras (87′ Palazzi), Monachello (83′ M. Ciofani), Mancuso. A disp.: Farelli, Scuccimarra, Perrotta, Elizalde, Crecco, Del Sole, Cocco. All.: Pillon.
CARPI (4-4-1-1): Piscitelli; Pachonik, Poli, Buongiorno, Pezzi; Di Noia, Mbaye, Concas (75′ Piscitella), Jelenic; Sabbione (77′ Machach); Arrighini (68′ Mokulu). A disp.: Sambo, Colombo, Suagher, Ligi, Barnofsky, Frascatore, Saric, Romairone, Vano. All.: Castori.
Arbitro: Lorenzo Maggioni di Lecco.
Ammoniti: Sabbione (C), Marras (P), Pezzi (C).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 0′ p.t.; 4′ s.t.
Fonte foto: www.gazzetta.it
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