L’amministratore delegato del Carpi Stefano Bonacini ha parlato stasera nel programma Sport Qui, andato in onda su Tv Qui. Il patron ha risposto alle domande del conduttore Davide Setti e alla domande giunte via social dai tifosi.
Oggi eri a un consiglio di Lega a Roma per la riforma dei campionati. Come è andato?
“Ci saranno parecchie inchieste sulle promozioni e sulle retrocessioni da applicare in Serie B e Serie C. Noi vogliamo che la Serie B sia considerata perchè è il secondo campionato professionistico in Italia”.
Il consiglio federale di domani sarà decisivo?
“Non lo sappiamo, ci sono varie correnti di pensiero. Per noi il prossimo campionato può anche essere a 18 squadre, ma resta da capire se quest’anno ci saranno tre o quattro retrocessioni. Siamo compatti e andiamo avanti tranquilli e sereni”.
Intanto ieri il Carpi contro la Salernitana è tornato a vincere al Cabassi, cosa che non succedeva dal 29 marzo contro la Ternana.
“Ora magari tutti sono più rilassati. È una vittoria meritata, non guarderei troppo i gol presi dopo il 3-0, ma la prestazione dei ragazzi che è fondamentale. Contro Lecce e Pescara abbiamo perso giocando bene”.
Ti è piaciuto questo Carpi?
“Ho visto un Carpi che giocava con aggressione e cercava il lancio dopo aver recuperato la palla. Giocare da Carpi significa giocare come ieri e nelle ultime tre partite del 2018 dobbiamo giocarcela contro tutti. Dobbiamo guardare a noi, senza fare tabelle e stare vicini alla squadra che ha bisogno di conforto e forza”.
Alcuni dei nuovi innesti si stanno imponendo: Vano, Buongiorno, Machach…
“Dopo aver ceduto gran parte della squadra due anni fa, dovevamo ricostruire e a volte ci prendi e a volte no. Abbiamo portato tante figure nuove. Al di là dei nostri punti, sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire”.
Questo Carpi è più forte rispetto a quello della scorsa stagione?
“Secondo me è più forte. Purtroppo quest’anno, rispetto a un anno fa, prendiamo gol al primo tiro”.
Potrebbero tornare a gennaio Lollo e Mbakogu?
“Vedo difficile un loro ritorno. Vanno entrambi ringraziati a prescindere perchè con loro siamo saliti in Serie A, ci siamo quasi salvati e siamo quasi tornati in Serie A. Sarebbe bello se tornasse Lollo, ma ha un contratto con l’Empoli che il Carpi non può permettersi”.
Perchè non è stato riscattato Melchiorri?
“Il Leeds ci avrebbe aiutato a finanziare l’operazione se avesse comprato Mbakogu. Purtroppo non è andata così… Sapevo che Melchiorri poteva darci tanto, ma da amministratore devo vedere il nostro bilancio e ho deciso di non riscattarlo perchè aveva dei costi troppo elevati tra stipendio per tre anni e riscatto del cartellino, fissato dal Cagliari a 1,5 milioni. Davanti ai conti non si può discutere, l’operazione era onerosa e pericolosa. Se si vuole far vivere il Carpi, non si può fare un’operazione così”.
Ci sarai ancora in caso di retrocessione?
“Pensiamo prima a chiudere la stagione come vogliamo tutti. In caso contrario vedremo il da farsi. Salvarci per noi sarebbe come vincere uno Scudetto”.
Nell’ultima partita ti hanno dato fastidio i fischi contro Pasciuti?
“Pasciuti è un ragazzo particolare, ha dato tanto al Carpi e contro la Salernitana voleva esserci a tutti i costi. Qualche fischio può averlo disturbato, ma non voglio concentrarmi su queste polemiche. Vediamo il lato positivo perché l’hanno fischiato e lui ha risposto portandoci in vantaggio”.
Sabbione ha delle offerte di mercato?
“Sabbione ce lo stanno chiedendo due società di Serie A. Ha qualità e fisicità, può giocare anche da trequartista e si è imposto da difensore centrale. Lui può giocare tranquillamente in una squadra di Serie A dalla decima posizione in giù”.
Si farà una curva nuova per gli ospiti?
“Al momento direi di no. Negli ultimi anni abbiamo speso 1,5 milioni di risorse sullo stadio tra curva e terreno. La società è attenta, abbiamo un gioiellino su cui si può fare meglio”.
Giorico sarà ceduto?
“Giorico non sta giocando, ma si allena con una dedizione incredibile. Da noi non trova spazio perchè il nostro modo di giocare non lo aiuta. Dal punto di vista umano e professionale è un ragazzo fantastico”.
Poco a poco Machach sta trovando posto.
“Castori sa quando metterlo e ieri l’ha fatto. È un ragazzo giovane, aveva bisogno di adattarsi e ora l’allenatore può sfruttare le sue qualità. In ritiro era partito storto, non voleva raddrizzarsi e poi si è ritrovato perchè è intelligente e sensibile. Ieri mi ha detto ‘Io sono contento se lei è contento’”.
Piscitelli potrebbe restare a Carpi?
“Dai dati che mi forniscono i tecnici, Piscitelli sta andando bene. Colombi è il portiere titolare, ma Piscitelli è una figura adatta al Carpi”.
Qual è il segreto del Carpi per scoprire giovani di talento?
“Ci vuole pazienza, alcuni giovani li azzecchi e altri li sbagli. Gente come Di Gaudio, Gagliolo, Lasaga, Lollo e Romagnoli sono partiti dopo tanti anni spesi a Carpi. Raramente riusciamo a cedere con plusvalenza un giocatore dopo solo un anno da noi. Ora bisogna aspettare gente come Vano e Machach. Lo stesso discorso vale per il direttore sportivo: Giuntoli è un fenomeno ed è al Napoli, Romairone è al Chievo e Stefanelli, arrivato questa estate al posto di Lauriola, sta imparando ed è normale che si commettano degli errori. Bisogna appoggiare anche lui e accettare gli sbagli”.
Come hai incassato le dimissioni di mister Chezzi?
“Mi è dispiaciuto tantissimo. Volevo trattenerlo, ho perso una scommessa umanamente e professionalmente. Lui può stare in questo livello, purtroppo qui le cose non sono funzionate nelle prime giornate di campionato. Posso dire che è un uomo con gli attributi perché se ne è andato lasciando lo stipendio, cosa che non fa quasi nessuno”.
Cosa si è rotto nella trattativa tra Carpi e Leeds per Mbakogu?
“Purtroppo la trattativa si è compromessa nel girone di ritorno con l’infortunio di Jerry a Cesena. La trattiva col Leeds era in chiusura. Lui qui era demotivato, non voleva più rimanere a Carpi. Grazie al procuratore abbiamo tenuto duro di fronte alla sue bizzarrerie… Abbiamo preferito liberarlo a zero, quindi perdendo capitale, invece di tenerlo controvoglia con uno stipendio alto. Meglio perdere un dito che una mano”.
Castori resterà anche l’anno prossimo?
“Siamo abituati a fare contratti annuali agli allenatori, fermo restando che Castori è uno di famiglia e abbiamo un rapporto straordinario. È la persona adatta per il nostro club”.
Ci sono delle trattative di mercato con il Parma?
“Non ho indicazioni”.
Cosa pensi di Lasagna che è da poco entrato nel giro della Nazionale?
“Siamo stati bravi a fare un contratto con l’Udinese inserendo tanti bonus che sono stati centrati uno dopo l’altro da Lasagna, compresa la convocazione in Nazionale. Secondo me vale più di 10 milioni, ma se viene ceduto a un’altra squadra non ne parliamo più (ride, n.d.r.)”.
Chi ti piace di più tra Inglese e Lasagna?
“Inglese a Carpi lo criticavano per qualsiasi cosa… Mi ha stupito, non pensavo che si sarebbe imposto nel calcio che conta. Oggi mi piace di più Inglese perchè è più completo, è diventato più uomo e cattivo in campo. Lasagna invece deve ancora crescere”.
Perchè non sta giocando Saric, una delle sorprese della scorsa stagione?
“Saric non ha gli occhi della tigre, gliel’ho detto… Ora accetta la panchina e non sta facendo nulla per cambiare la situazione. Ha 20 anni e si sta giocando le sue carte. Deve capire se vuole giocare in una modesta Serie C o stare in Serie B. Per il momento, in base al suo potenziale, non rende come vorremmo”.
Ligi l’anno scorso era titolare in difesa. Perchè non gioca nemmeno lui?
“Se Malcore l’anno scorso non giocava c’era un motivo. Se Verna non è stato riscattato dal Pisa c’è un motivo. Lo stesso discorso vale per Ligi, ma anche per Suagher che era partito titolare”.
Il Carpi sta seguendo una punta di peso per il girone di ritorno?
“La punta di peso ce l’abbiamo: è Vano che è alto 1,97 cm e pesa 91 chili. Più peso di così…”.
Cosa pensi della poca affluenza al Cabassi?
“Ci teniamo i tifosi che vengono, l’importante è che tifino correttamente e sappiano riconoscere i meriti della società. Quelli che non vengono è meglio che stiano a casa”.
Ci sono novità sui rinnovi di Concas e Pasciuti?
“Con Concas abbiamo già rinnovato per altri due anni. Probabilmente faremo lo stesso anche con Pasciuti”.
Ultimamente molti ex parlano male della loro esperienza carpigiana. Per esempio Blanchard che parlava di un Carpi militaresco.
“Noi a Carpi non ci facciamo comandare dai giocatori e dai loro procuratori. Gli abbiamo dato le possibilità per andare altrove e non ha fatto bene né a Brescia né ad Alessandria. Le regole le facciamo noi e vanno rispettate. Ci sarà un motivo se nessuna squadra l’ha preso dopo lo svincolamento con il Carpi”.
Si sono sfogati anche De Guzman e Borriello, che attualmente militano nell’Eintracht Francoforte e nell’Ibiza.
“De Guzman è venuto a stare da noi in hotel e dopo tre anni dice che l’abbiamo trattato come se fossimo una squadra dilettante… Giuntoli gli doveva dare qualche manata in più, se gliele ha date. Quando è arrivato da noi fisicamente era indecente, l’abbiamo accolto e pagato quando a Napoli non lo voleva nessuno. Queste parole fanno male più a lui che a noi. Borriello dopo gli allenamenti andava in treno a Milano per gli aperitivi. Di uomo ha dimostrato di avere poco. Lui fa panchina a Ibiza, Blanchard fa il commesso in un negozio… Non so se abbiamo ragione noi, ma loro non ce l’hanno”.
L’Under 13 è prima con 10 vittorie consecutive. Come valuti il lavoro del vivaio biancorosso?
“Abbiamo 400 bambini e stiamo facendo un grosso lavoro. Devo ringraziare i genitori perchè ci tengono al Carpi e Gianluca Vecchi, responsabile del settore giovanili che riesce a fare belle figure con mezzi modesti. Inoltre abbiamo tre prodotti del vivaio come Zanoli, Mezzoni e Saporetti che sono titolari nella Primavera del Napoli”.
RIPRODUZIONE RISERVATA