nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus Pallacanestro : Pietro Aradori a Pistoia 16 punti nel 1° tempo ha spaccato la partita e affondato l’OriOra.
La Virtus che si appresta a partire per Ostenda metterà nella valigia molte certezze in più rispetto alla trasferta in Lituania. Ha detto bene coach Sacripanti sul momento bianconero : noi viaggiamo e giochiam, giochiamo e viaggiamo. E’ il destino delle squadre che disputano le Coppe, traguardo agognato da tutti, per la visibilità che da a proprietari e sponsor ma un lavoraccio sopratutto per lo staff tecnico. La Virtus ha giocatori, dirigenti e allenatori che conoscono bene le Coppe Europee e quindi come si gestisce un ambiente sottoposto a questo tour de force, i giocatori, sopratutto gli americani, per mentalità preferiscono sempre una gara tirata ad un allenamento. Il problema è mentale : preparare le partite è oltremodo complicato perchè va sempre fatto step by step, cioè non puoi oggi pensare alla prossima con Brindisi, così come venerdì scorso non potevi preparare la gara di Ostenda.
Tuttavia la Virtus vista in Toscana parte con molte certezze in più, un Aradori letale che ha spaccato la partita dando un dispiacere al suo ex coach, un Qvale sembrato sulla via del recupero totale e, quando sta in campo bene, sotto canestro i centri avversari si divertono pochissimo. Su chi storce il naso sulle supposte carenze atletiche di Brian (non salta la Gazzetta dello Sport, dicono), vorrei ricordare che il basket non è una gara di salto in alto ma, il fine ultimo, è quello di catturare i rimbalzi e fare canestro, quando è in forma Qvale li fa entrambi molto bene.
A Pistoia tutta la Virtus ha giocato trenta minuti da grande squadra e non sono assolutamente d’accordo sui giudizi da bar sport riguardo la pochezza di Pistoia. Mi sono visto tutte e tre le vittorie su Sassari, Reggio Emilia e Brescia. Non sei una buona squadra se vai a vincere in trasferta su due campi caldi, col nuovo assetto Pistoia è un’altra squadra rispetto all’inizio ma domenica la Virtus dei primi 3 quarti ha molti meriti nell’aver costretto la squadra di Ramagli a quella prestazione, finalmente si è rivista la ferocia difensiva indispensabile per qualsiasi prestazione, consiglierei a tutti di rivedere la difesa di Punter alternativamente sui due Johnson che, finchè Kevin ha avuto energia, non hanno mai visto il canestro. Anche in terra toscana Dejan Kravic ha riconfermato le proprie caratteristiche di centro oltremodo atipico, bruttissimo stilisticamente da vedere, ma di una essenzialità ed efficacia impressionanti, il serbo canadese non fa mai un canestro uguale all’altro, domenica ha commesso tre infrazioni di passi da mini basket però andate a vedere il suo plus minus è il migliore della Virtus : quando lui è efficace la Virtus vince, la perla della domenica un canestro in cui con una sbracciata ad un sola mano infila un pallone morbidissimo da 2 metri in pratica uno dei suoi liberi ma in movimento.
PER LA VIRTUS DOMANI CON PESARO SFIDA DELICATA
dicembre 29, 2020