nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus Pallacanestro : Alessandro Cappelletti autore di una buona prova in Belgio, uno dei migliori in difesa.
Appena il tempo di disfare la valigia degli effetti personali, un allenamento domani per preparare la gara di Brindisi, una nuova conferenza stampa di coach Sacripanti, poi ci sarà già da salire la scaletta dell’aereo destinazione la Puglia. Questa è la vita delle formazioni che disputano le coppe, croce e delizia del basket di oggi ad alti livelli. Ha ricordato Marco Martelli oggi che non tutte le partite sono uguali per il dispendio di energie fisiche e mentali, la Virtus di Pistoia “doveva” assolutamente vincere perchè veniva da tre sconfitte consecutive e al PalaCarrara per trenta minuti le Vnere hanno disputato una gara perfetta sui due lati del campo, l’ultimo quarto avanti di 24 punti non lo prenderei ad esempio per giudicare una squadra anche perchè, in ogni caso, la formazione di Ramagli non è mai andata più su del meno dieci. Quindi tre giorni dopo Pistoia la difesa è divenuta inguardabile, sui pick and roll centrali i Belgi sono andati a nozze e hanno banchettato nel pitturato catturando 7 rimbalzi in più. L’unico a lottare con buoni risultati sotto canestro è stato Qvale (8 rimbalzi) e la prova del capitano è, insieme alla fotta di Cappelletti, una delle poche note positive della serata. Il play Spoletino viene centellinato e risparmiato ma è sperabile che, nel tempo, il suo impiego possa divenire più costante perchè quando entra si fa sentire in difesa e in attacco è sempre molto incisivo : anche ieri sera un recupero in difesa, contropiede e assist al bacio per Kravic, insomma uno che la sua firma la mette sempre. La caratteristica di questa Virtus, almeno da novembre in poi, è ben definita ormai, una squadra votata a farne sempre uno in più degli altri, tanti punti nelle mani ma ha due punti deboli : difesa altalenante e difficoltà a rimbalzo. Non poco in un basket sempre più fisico e di contatto, ieri sera quindici falli in tutta la gara sono probabilmente un record, Sacripanti ha dovuto chiamare un time out per “invitare” i suoi a rischiare qualche contatto pur di recuperare qualche pallone ma con scarsi risultati. Tuttavia le Vnere avrebbero potuto ugualmente vincere è mancato solo l’ultimo tiro, ben disegnato durante il time out e ben applicato in campo, purtroppo M’Baye non ha fatto canestro (forse un contatto c’era), ma la partita non è stata persa in quel momento, per 38 minuti e mezzo i bianconeri hanno concesso di tutto in difesa e, in attacco, onore al merito a Gjergja che ha attuato una difesa che ha messo molta sabbia negli ingranaggi del motore visrtussino che, indubbiamente, avrebbe più giri di quello della sua squadra.Dalla prima azione i Belgi hanno difeso con una match up che veniva alternata con una individuale classica, niente di straordinario però ha pagato ottenendo il suo scopo. Anche la Virtus ha provato una zona che si allungava ben oltre la metà campo ma i risultati sono stati diversi. In Coppa nulla è perduto e le Vnere comandano sempre, per fortuna la BCL si ferma per le feste e Sacripanti & c. potranno concentrarsi solo sulla LBA.
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