nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus Pallacanestro : coach Sacripanti allarga le braccia la sua Virtus si è sciolta
Negli sport di squadra, da sempre, i giudizi sull’andamento della stagione e relative proiezioni finali si danno a Natale : domani è la vigilia pertanto si può cominciare a fare delle valutazioni su questa Virtus. La premessa iniziale è che gli obiettivi stagionali che la Società si è posta erano, come noto, il passaggio al secondo turno di Coppa, l’accesso alle final eight di Coppa Italia e ovviamente l’accesso ai play off. Facendo tutti gli scongiuri il primo obiettivo dovrebbe essere alla portata della Vnera, avanti di 2 vittorie sulla seconda, vincendo le residue tre gare casalinghe con Lubiana, Patrasso e Besiktas la Virtus dovrebbe accedere alla fase successiva forse da prima. I dolori e i tormenti per tutto l’ambiente Virtus e sopratutto per i tifosi vengono dalla Lega Italiana. Inutile girarci attorno il bilancio di 5 vinte e sei perse è, a tutt’oggi, insoddisfacente. Le prospettive e le attese erano per un campionato non di vertice, Milano e Venezia inarrivabili, ma almeno un raggiungimento dei play off meno problematico dello scorso anno. Al momento la partecipazione alle final eight è fortemente in dubbio, oggi la Virtus è nona risucchiata nel gruppone di centro classifica ma ricordiamo che tra le ultime e le Vnere ci sono solo due vittorie di differenza. Di qui alla fine dell’andata quando si tireranno le prime somme e si saprà chi va e chi non va a Firenze, mancano quattro gare : Natale e la Befana all’Unipol con Reggio Emilia e Brescia, in trasferta Trento e Varese all’ultima. Due vittorie (in casa ?) potrebbero non bastare e il blitz a Trento o Varese sulla carta pare difficile se la Virtus è quella di Brindisi. Per giudicare la prova dei bianco neri in Puglia una volta tanto le cifre dicono di più delle parole : Brindisi nelle prime 10 gare realizza 76,4 di media e ieri sera ne ha fatti 89, i suoi giocatori più rappresentativi Banks 14,6 di media con la Virtus 27, Brown in media 13,8 ieri sera 20 con 3 rimbalzi in più, Moraschini 9 di media e contro i suoi ex compagni ne ha messi 14 con 2 rimbalzi in più, Chappell ha conquistato 11 rimbalzi contro una media di 4,6. Credo che queste cifre non abbiano bisogno di commenti. Per farla breve : nella Virtus i giocatori con tanti punti nelle mani difendono poco e male, al contrario chi si sbatte in difesa con buon costrutto non è pericoloso in attacco. Per i primi due mesi si riteneva che il problema fosse legato all’organizzazione difensiva e i suoi meccanismi ancora da trovare, adesso quasi alla fine del girone d’andata, appare sempre più evidente che questa squadra è votata a vincere facendone uno più degli altri e non a subirne uno di meno. Intendiamoci non sarebbe uno scandalo, in fondo si chiama pallacanestro perchè il fine ultimo è quello d’imbucare la palla nel cestino, ma per fare questo basket non bastano due tre attaccanti super, occorre una mentalità e un assetto che la Virtus oggi non ha, insomma per vincere facendone uno in più non ti puoi permettere di tirare 23 volte da tre e metterne solo sei. Per i tifosi Virtussini che hanno visto vincere e tanto i ricordi dei trionfi non sono solo legati ai canestri segnati ma anche alle stoppate, ai recuperi difensivi alla ferocia sui contatti sotto canestro. Anche quando qui c’erano i Brunamonti, Danilovic, Ginobili la difesa era la base per lanciare in orbita l’attacco.
Purtroppo difensori non si diventa a trent’anni, si può migliorare certo, si potrà essere più concentrati ed evitare il campionario di nefandezze del primo quarto di Brindisi ma questa squadra non ha una precisa identità difensiva, non ha un’arma in difesa a cui attaccarsi e fatalmente paga un forte gap di fisicità ed esplosività sotto canestro. Brindisi nel pitturato rendeva tanti centimetri alla Virtus ma alla fine ha conquistato più rimbalzi con secondi e terzi tiri. Adesso per lo staff e i giocatori non è ancora tempi di bilanci, domani è già la vigilia non solo di Natale ma del derby con Reggio Emilia che, guarda caso, è una squadra in crescita e ha firmato Allen in uscita da Brescia. Alla Virtus chi di dovere dovrà prenderà atto che il campionato di basket è come la Formula 1 e ad ogni gran premio occorrono modifiche, senza arrivare alle aberrazioni di Torino, se s’infortuna per molto tempo qualche giocatore importante un aiutino lo devi prendere sennò rischi di buttare una stagione.
CAMPIONATO AGLI SGOCCIOLI ? ERA MOLTO PREVEDIBILE
novembre 6, 2020