nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : Pietro Aradori insieme a Kravic il miglior virtussino sul parquet contro Lubiana
Come ampiamente prevedibile, dato il momento che la Virtus sta attraversando, la vittoria con Lubiana è arrivata dopo grandi sofferenze. Però è arrivata, così come le altre due del Natale bianconero, questa volta però le Vnere hanno preso il comando delle operazioni solo alla fine dopo aver inseguito tutta la gara finendo sotto anche di 14 punti nel secondo quarto. Ancora una volta una Virtus non bella, attacco con mani fredde nel primo quarto come spesso le succede, amnesie difensive con il museo degli orrori di tagli non seguiti sotto canestro, mancati tagliafuori e grande libertà nel pitturato agli avversari. Intendiamoci Lubiana non era certo quella dell’andata : Mrza Begic vecchio gladiatore anche di Eurolega con 12 rimbalzi e il 75 % da 2 è stato di gran lunga il migliore in campo e gli esterni sono stati una spina nel fianco continuo nella difesa bianconera. La Virtus attuale denota limiti in cabina di regia dove Taylor in 32′ serve la miseria di 3 assist e fa il 44% da 2 ma non incide, come le ultime esibizioni, nell’organizzazione dell’attacco, il povero Aradori libero in più occasioni sotto canestro a sbracciarsi invano per richiedere la palla. Stesso discorso per Punter che è in evidente debito d’ossigeno e in 21′ mette 8 punti e 2 rimbalzi tanto da far pensare che, se fosse fatto rifiatare con una settimana di riposo, forse potremmo poi rivedere il vero Punter. Accanto a tante note negative si è acceso ieri sera un bagliore di speranza. Per la prima volta quest’anno, per rimontare, la Virtus ha difeso col coltello fra i denti ma, la panchina, ha preparato una zone press molto efficace in cui gli interpreti hanno finalmente cantato in coro. Lo staff tecnico, insomma, preso atto che i giovanotti in canotta bianconera con una difesa tradizionale tendono ad “addormentarsi”, sui cambi sistematici non si capiscono e “dimenticano” spesso il tagliafuori, per mascherare tutti questi limiti ha messo in piedi questa zona che, evidentemente, è frutto di un lungo lavoro in palestra. Sacripanti l’ha tenuta in piedi diversi minuti (non poche azioni come spesso succede con difese cosi “estreme”) e i suoi ragazzi lo hanno ripagato con moneta sonante. Il recupero della Virtus è tutto lì : raddoppi sulle linee laterali, aiuti sul lato debole efficaci e puntuali hanno dato alla Virtus la possibilità di giocare finalmente in campo aperto e il braccio di Aradori alla fine ha fatto il resto.
Sono convinto che questa difesa la rivedremo spesso anche perchè è l’unico modo con cui, la Vnera, è stimolata a difendere, non so se pagherà a Varese ma, adesso, la Virtus ha un’arma difensiva in più da spendere al momento opportuno. Per quanto riguarda l’attacco si dovranno ricercare soluzioni alternative al duo Taylor-Punter in fase di appannamento, il buon momento di Cournooh 50% da 2 e da 3 andrebbe sfruttato dandogli qualche soluzione in più, così come M’Baye anche lui 50% sia da 2 che da 3, un disastro in difesa ma almeno andrebbe maggiormente utilizzato per l’attacco.
Le difficoltà attuali della squadra sono sintetizzate in un dato, ormai consueto, la cocente sconfitta a rimbalzo, anche ieri sera 10 in più per gli Sloveni.
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