nella foto Ceretti/Ciamillo e Castoria per Virtus Pallacanestro : Kelvin Martin la vera anima della Virtus ma ieri sera non è stata sufficiente
In una gara surreale la Virtus resta con un pugno di mosche in mano e tanti rimpianti, intendiamoci non è certo la prima e non sarà l’ultima di queste incompiute, il basket è pieno di distacchi e crolli paurosi, rimonte impensabili a volte sorpassi e altre volte no. Ma la gara di ieri sera è stata surreale per diversi motivi : prima di tutto per l’arbitraggio, il Serbo Glisic, l’Albanese Cici e lo Spagnolo Castillo hanno commesso tali e tante nefandezze da far rimpiangere gli arbitraggi Italiani. Hanno consentito i tre fischietti un match di lotta libera in cui i contatti proibiti erano la norma, ma il surreale è stato che, denotando la loro pochezza, impauriti dall’aspra contestazione del Paladozza e forse redarguiti severamente dal loro tutor negli spogliatoi, nel 3° quarto hanno smesso di fischiare falli alla Virtus, la squadra di Sacripanti in difesa aggressiva a tutto campo per cercare di recuperare qualche pallone quindi aveva alzato il livello agonistico della difesa fin lì scarsino : risultato al 5′ il tabellone dice Besiktas 5 falli di squadra e Virtus 0 !! E’ possibile ? No non è possibile se non per arbitri imbarazzanti che abbiano la coda di paglia. Ovviamente Ivanovic coach Turco inizia la solita sceneggiata a cui i tre zufolatori non riescono ad opporsi, in compenso ne fa le spese il povero Buva che realizzando sotto canestro riceve tre manate da 3 giocatori diversi (una dietro al collo) azione che avrebbe mandato in bestia anche San Francesco e zac arriva il tecnico che doveva essere per il suo coach. Se per questa gente la Fiba spende soldi in aggiornamenti e viaggi aerei può anche risparmiarseli. Gara surreale si diceva ma non solo per l’arbitraggio, le due squadre si sono perfettamente divise il punteggio nel 1° tempo la Virtus segna 24 punti e il Besiktas 46, nel secondo le parti s’invertono completamente la Virtus ne mette 46 e i Turchi vincono per un misero punticino di differenza realizzandone 47. Se fosse un incontro di pugilato si dovrebbe togliere la vittoria ad entrambe e non assegnare i due punti. La Virtus dei primi 20 minuti con un 0/13 al tiro pesante, molle in difesa, superficiale in attacco in cui non termina mai i giochi, non si aspettano i blocchi ritenendo che, prima o poi, qualcosa sarebbe entrato ugualmente e la gara condotta in porto positivamente. Allo stesso modo il Besiktas avanti di 24 nel 3° quarto e addirittura +17 al 34′ che concede a Punter il tiro della vittoria, anch’essa non meriterebbe i due punti
L’atteggiamento di superficialità delle Vnere, stigmatizzato anche dal coach in post partita, non è nuovo, si era già visto con Cremona e un paio di volte in Coppa. La Virtus non è una squadra da poter affrontare con sufficienza nessun avversario nè in Italia nè in Europa. Per vincere, ahimè, le Vnere debbono spremere sempre fino in fondo tutto ciò che possono dare. Ovvio che l’impegno su due fronti condizioni le prestazioni però è proprio quando sei stanco che devi ricercare il collettivo. Ieri sera troppi virtussini sono rimasti all’asciutto : Baldi Rossi, Pajola, Cappelletti, Kravic e Moreira(poco impiegati) hanno finito con 0 punti, Aradori con 1 (tiro libero del tecnico di Buva), in queste condizioni vincere non è difficile, è impossibile.
Per concludere un commento al post partita : con le squadre in mezzo al campo per i saluti Kyle Gibson tenta di rifilare un ceffone a Cappelletti colpendolo di striscio, perfortuna l’intervento dei dirigenti delle due squadre ha evitato una rissa colossale, gli arbitraggi surreali poi generano mostri e l’episodio ne è la prova.
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