BRESCIA (4-3-1-2): Alfonso 7; Sabelli 6,5, Cistana 6, Romagnoli 6,5, Martella 6; Bisoli 6, Tonali 6,5, Ndoj 6,5 (70′ Dessena 6); Spalek 4,5 (76′ Tremolada 6); Torregrossa 6 (84′ Gastaldello s.v.), Donnarumma 7,5. A disp.: Andrenacci, Curcio, Martinelli, Morosini, Rodriguez. All.: Corini 6.
CARPI (4-3-3): Piscitelli 6; Pachonik 5,5 (50′ Mustacchio 5,5), Sabbione 5,5, Poli 6, Pezzi 5; Coulibaly 6, Vitale 5, Jelenic 5; Rolando 6, Arrighini 4 (73′ Cissè 5), Marsura 5 (59′ Concas 5). A disp.: Sambo, Serraiocco, Marcjanik, Kresic, Buongiorno, Pasciuti, Romairone. All.: Castori 6.
Arbitro: Lorenzo Illuzzi di Molfetta.
Ammoniti: Marsura (C), Pezzi (C), Tonali (B).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 2′ p.t.; 4′ s.t.
Note: 41′ Alfonso (B) para un rigore ad Arrighini (C).
TOP
Donnarumma (Brescia) 7,5: il capocannoniere del campionato apre e chiude la partita con la personale doppietta (verso la fine del recupero Piscitelli gli nega il tris). Glaciale dal dischetto (lo aiuta anche il palo) e perfetto nello scavetto del 3-1 al 91′ che spezza gli ultimi tentativi di pareggio del Carpi. In mezzo c’è l’assist spalle alla porta per il 2-1 di Ndoj. Ora sono 21 gol in 19 presenze. Questo è il suo campionato.
Alfonso (Brescia) 7: non è stato troppo impegnato, ma il rigore parato ad Arrighini (ex compagno al Cittadella) sul 2-1 al 41′ è valso mezza vittoria. In questa stagione ha parato 3 penalty su 5. I primi due, nel girone d’andata, furono presi a Cocco del Pescara e a Jelenic del Carpi.
Ndoj (Brescia) 6,5: il centrocampista albanese è il protagonista in positivo e in negativo del primo tempo. Si guadagna il rigore dell’1-0 (non chiaro il contatto con Rolando) e cinque minuti dopo allunga un cross di Sabbione favorendo l’1-1 del Carpi. Al 37′ si inserisce in area e segna il 2-1, poi passano tre minuti e stende Coulibaly causando il rigore che Alfonso parerà ad Arrighini. Nella ripresa si dedica a gestire il risultato insieme alla sua squadra.
Tonali (Brescia) 6,5: fa vedere che giocate e aperture interessanti, ma è chiaro che deve ancora migliorare e il tempo è dalla sua. Nel 2-1 serve Donnarumma con un passaggio veloce in verticale che lascia mezza impreparata la difesa carpigiana. Partecipa al finale in trincea.
Sabelli (Brescia) 6,5: l’altro ex della partita (7 presenze e 1 gol in Serie A) spinge molto sulla fascia destra, crossando molto bene dal fondo per cercare Torregrossa o Bisoli.
Romagnoli (Brescia) 6,5: il Carpi è arrembante nel primo tempo, ci prova nella ripresa senza particolari acuti e trova davanti un Romagnoli capitano autoritario, capace di far rendere bene il giovane Cistana e di compattare il reparto. Spesso è stato lui a far partire l’azione con la palla al piede. Per la categoria è un lusso.
Rolando (Carpi) 6: trova di testa l’1-1 e si sblocca con la maglia biancorossa alla seconda presenza. Si è fatto perdonare per il fallo da rigore che aveva commesso cinque minuti prima su Ndoj. Inizia come ala destra e finisce come terzino destro dopo l’uscita per infortunio di Pachonik. C’è poco da segnalare, ma almeno speriamo che il gol gli dia fiducia come quella espressa nel post-partita.
“Il rigore sbagliato può aver inciso a livello morale. Abbiamo preso due gol su errori nostri, ma abbiamo dimostrato di essere all’altezza del Brescia. Purtroppo usciamo senza punti, ma con la testa alta. Ora mancano 15 finali, abbiamo dimostrato di potercela giocare contro il Brescia e prima anche col Verona, quindi restiamo fiduciosi. Giocheremo due gare di fila in casa e dobbiamo far valere il fattore campo per dare una svolta al nostro campionato”.
Coulibaly (Carpi) 6: non è stato sempre preciso nei passaggi, a volte ha peccato di sufficienza e frenesia. Si vede soprattutto quando ottiene il possibile rigore del 2-2 anticipando Ndoj all’ingresso dell’area. Per il resto mette la gamba quando serve. Un po’ più acceso di Vitale.
Poli (Carpi) 6: il miglior attacco del campionato non è stato atomico contro la difesa più perforata. Poli e Sabbione hanno resistito e hanno tenuto a galla il Carpi almeno fino al 91′, quando Sabbio ha perso malamente un pallone sulla sua trequarti e ha favorito l’assist di Tremolada per Donnarumma in campo aperto. La desolazione del capitano dopo il triplice fischio fa male al cuore.
FLOP
Arrighini (Carpi) 4: non si è visto fino al passaggio per Coulibaly che ha portato al rigore sul 2-1. Dal dischetto cerca il bis dopo il gol contro il Cittadella e si fa parare la conclusione a mezza altezza da Alfonso, suo ex compagno in granata. Per il Carpi ora sono 3 rigori sbagliati su 4 in questa stagione. Solitamente si fa notare per il gioco sporco, ma questa volta non gli riesce nemmeno quello.
Spalek (Brescia) 4,5: praticamente inesistente il contributo offensivo del trequartista slovacco, preferito da Corini ai più navigati Morosini e Tremolada. Se le due punte spesso sono troppo isolate, la colpa è anche sua perché non partecipa alla manovra come dovrebbe fare un trequartista. Tremolada lo rimpiazza al 76′ e fornisce l’assist per il 3-1 finale.
Pezzi (Carpi) 5: dura giornata contro l’arrembante Sabelli e l’indomito Torregrossa, sul quale commette due possibili falli da rigore. A volte, con la difesa schierata, si è fatto sorprendere alle spalle da Bisoli.
Vitale, Jelenic e Marsura (Carpi) 5: nessuna giocata importante.
Sabbione (Carpi) 5,5: fa una gara molto buona, però l’errore al 91′ che permette al Brescia di trovare il 3-1 in campo aperto è stato come una mazzata per l’animo del Carpi, che stava attaccando da dieci minuti un avversario che, per colpa dei cambi di Corini, aveva abbassato pericolosamente il suo baricentro.
MENZIONE SPECIALE TOP
Corini (all. Brescia) 6: è primo in classifica con meriti e soprattutto perché ha dei singoli in tutti i reparti che fanno perfettamente il loro dovere. Unica cosa da rimproverare sono le sostituzioni perché Spalek poteva uscire prima. Infine, il cambio Torregrossa-Gastaldello ha fatto arretrare pericolosamente il Brescia in trincea e ha dato al Carpi la possibilità di spingere e di far temere il peggio ai tifosi lombardi, storicamente abituati fino a ieri a pareggi in extremis da parte dei biancorossi. Ha rischiato abbastanza.
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