Il Carpi si sta preparando ad affrontare i due turni consecutivi al Cabassi contro Perugia e Spezia, rispettivamente nona e sesta forza della Serie B. Saranno altre due partite complicate contro avversari che puntano i Play-off, e precederanno lo scontro diretto fondamentale contro il Cosenza del 26 febbraio al San Vito. Sfida alla quale bisogna arrivare con almeno 4 punti per non far scappare i Lupi della Sila, che con 24 punti stanno tracciando la linea che separa la salvezza diretta dai Play-out. Senza dimenticare i rivali diretti come Padova (ultimo con 17 punti), Crotone (19), Foggia e Livorno (20 a testa).
Nonostante il valore di Perugia e Spezia, le due gare di fila in casa devono essere sfruttate al massimo. Il Carpi ha dato segnali di vita incoraggianti, ma per fare bottino pieno non deve cadere nei soliti errori che hanno compromesso belle prestazioni come quelle contro Foggia, Verona e Brescia. Parliamo nello specifico di poca concentrazione in difesa (40 reti subìte in 22 partite) e scarso cinismo nei momenti di grande pressione, evidenziato soprattutto nei calci di rigore a favore (3 sbagliati su 4). Il crollo del reparto arretrato si riflette anche nei numeri del Carpi in Serie B dal suo esordio nel 2013: la differenza reti, che era ferma a +19 fino allo scorso campionato, è stata azzerata dato che i gol segnati e i gol ricevuti sono 203.
Il Carpi non vince da sei partite, ossia dal 2-1 in trasferta contro la Cremonese del 22 dicembre, e in casa ha il rendimento più negativo del campionato: su 18 punti, solo 7 sono stati colti al Cabassi, dove l’unica vittoria è arrivata sette partite fa contro la Salernitana (3-2, 16 dicembre). Numeri che urge iniziare a migliorare prima che sia troppo tardi. E per farlo i ragazzi di mister Castori devono trovare maturità e cattiveria.
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