nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus Pallacanestro : Massimo Zanetti con i giocatori della Virtus (manca il solo Morerira arrivato a gennaio).
Un vecchio proverbio delle campagna dice che “l’occhio del Padrone ingrassa la bestia”. Sarà per questo che, dopo aver esultato come un ultras insieme al fido Baraldi, ieri sera al Mandela Forum, Massimo Zanetti azionista di maggioranza della Virtus, pare che abbia annullato tutti gli impegni di lavoro previsti per oggi e sia rimasto a Firenze, godendosi la vittoria sull’Armani e preparandosi alla battaglia di domani contro Cremona. Le inquadrature televisive che passavano impietosamente dalla faccia spettrale di Livio Proli alla gioia di Zanetti sono state uno spettacolo nello spettacolo. Il presidente meneghino ha rivisto i fantasmi dei quarti dello scorso anno, mentre Zanetti ha avuto la prima vera, grande soddisfazione da proprietario della seconda squadra di basket italiana. Da 6 anni e 12 partite la Virtus non metteva sotto la sua grande rivale e si prendeva il derby d’Italia. Lo ha fatto con una gara perfetta per 39′ poi nell’ultimo minuto ha finito la benzina e ha rischiato ma non più di quanto sperassero i tifosi Armani e qualcun altro che per definizione dovrebbe, come dire, essere neutrale per definizione.
Quando una squadra più forte perde di fronte ad una più debole il dilemma è sempre lo stesso : avrà vinto Bologna o perso Milano. In conferenza stampa Piangina ha evitato le comiche dello scorso anno quando aveva sostenuto la tesi “i giocatori di Cantù sono troppo bassi e i miei non riuscivano a difendere”, questa volta almeno ha dovuto riconoscere i meriti dei vincitori appellandosi agli errori e al nervosismo : aria fritta. La realtà è che Sacripanti questa volta l’ha mandato a scuola facendo tesoro degli errori commessi al Forum solo quindici giorni fa. L’Armani della gara di ritorno era la stessa di ieri sera con Nunnally in più, scusate se è poco, ma la Virtus ha messo tanta sabbia negli ingranaggi meneghini e ha dimostrato che Milano si può battere. Ottima la scelta del quintetto iniziale con Cournooh su James, David è l’uomo perfetto per limitarlo, averlo tenuto a 2 soli punti nel 1° quarto ha ottenuto lo scopo d’innervosirlo e farlo uscire dalla partita. Anche Punter dall’altra parte la partita non l’ha quasi giocata ma Milano non c’entra : i mandarini col fischietto ai quali probabilmente non piacciono i neri col pizzatto in un minuto gli hanno fischiato due sospiri e Kevin è scomparso per 20′ dalla gara.
Non è tuttavia la prima volta che, in una gara in cui Punter non c’è, la Virtus vince una partita dura, a Varese addirittura steccò pure Aradori ma le Vnere la portarono a casa. Ciò significa che la macchina che Sacripanti ha costruito non dipende dai singoli componenti ma dalla forza del collettivo.
Domani sera (ore 18 Mandela Forum Rai Sport HD, Eurosport player ed Eurosport player) la Virtus quuindi affronta in semifinale la Vanoli Cremona, la sua bestia nera, l’ultima squadra affrontata in campionato che, negli ultimi tre scontri (ritorno dello scorso anno e i 2 di questo) le ha inflitto in tutto uno scarto di 45 punti. Certamente il cliente più scomodo da trovare sulla propria strada per la truppa di Sacripanti, tuttavia bisogna evitare di farne un mito : Cremona non è l’invincibile armata, è in ogni caso una formazione con alti e bassi che ha perso le stesse gare della Virtus (8) ma la differenza l’hanno fatta i confronti diretti che la Vanoli ha conquistato.
Sacripanti in conferenza stampa infatti ha chiesto a tutti di resettare la vittoria di giovedì con l’Armani ma anche le due sconfitte in campionato con Cremona.. Questa è la Coppa Italia un’altra manifestazione, una partita secca che non c’entra nulla e noi, ha detto il coach, dobbiamo cancellare quei due episodi dalla nostra mente. Dobbiamo solo sapere che andiamo ad incontrare una squadra solida che ha, tuttavia, molti punti deboli e noi su quelli dovremo giocare
E’ probabile che i protagonisti di giovedì paghno qualcosa in termini di fatica, non certo di appagamento pertanto quelli che hanno giocato poco da Pajola a Baldi Rossi, da Cappelletti a Kravic e in parte anche Martin, dovranno farsi trovare pronti, che Taylor ripeta un’altra gara mostruosa forse non è pensabile ma il collettivo dovrà aiutarlo e sopperire alle sue battute a vuoto.
Come sempre la Coppa Italia non smentisce la propria fama, è una manifestazione affascinante perchè spariglia tutte le carte : in semifinale infatti mancheranno le prime quattro della classifica Milano, Venezia, Avellino e Varese, mentre andranno avanti le 4 di retroguardia Cremona,Bologna,Brindisi e Sassari, di queste soltanto Bologna e Sassari hanno vinto in passato il trofeo, Sassari due e la Virtus che detiene il record di vittorie, ben otto.
2 Comments
Ho solo un piccolo dubbio: non ho sentito Pianigiani dare alcun merito alla Virtus…ho perso qualcosa della conferenza stampa?
ciao Maria Carla : si hai perso la parte che riguarda la Virtus di cui ha detto più o meno che ha fatto un’ottima gara, almeno quest’anno ci ha risparmiato le idiozie dello scroso anno quando disse che avevano perso perchè “i giocatori di Cantù sono troppo bassi e i miei non riuscivano a difendere” !!!!