nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus Pallacanestro : Marco Martelli direttore sportivo della Virtus in procinto di lasciare il club
Dal tritacarne Virtus, per il momento, esce soltanto Marco Martelli ormai ex direttore sportivo bianco nero. Da parecchio tempo era scomparso in veste ufficiale dal mondo della Vnera : non più in panchina accanto a Sacripanti, assente agli appuntamenti ufficiali della Società, prima era stato annunciato in viaggio di lavoro per mezza Europa, in Francia si disse, per cercare la combo-guard in grado di garantire il ricambio adeguato, in Europa, a Tony Taylor. L’arrivo di Mario Chalmers con relativa paternità a Paolo Ronci aveva fatto intuire che nella pentola in continua ebollizione dei piani alti Virtussini doveva essere in fase di preparazione un piatto non facile da digerire.
Quando la Virtus in Agosto 2018 è stata presentata tutti gli addetti ai lavori hanno commentato in modo positivo il roster e le sue qualità.L’allenatore e l’amministratore delegato che a quanto pare erano ugualmente coinvolti nel “mercato” hanno condiviso a parole le scelte. I commenti di allora erano concentrati sull’equilibrio della squadra, sulla completezza delle alternative possibili per il coach, sulle motivazioni di giocatori importanti ma non stelle di prima grandezza in Europa e, contemporaneamente, con un’età che garantiva esperienza ma anche davanti a sè alcuni anni di competizioni ad alto livello.
Ricordo bene la presentazione di Martelli alla Porelli : Dalla Salda snocciolò il “mansionario” del nuovo Direttore Sportivo che andava dalla costruzione del roster in fase di “mercato” allo scouting in Europa e negli altri continenti nel periodo di stagione agonistica in corso, ai rapporti tra Dirigenza e squadra : la prima cosa che pensai fu che avrebbe avuto certamente bisogno di un aiuto o di una giornata da 28 ore. Dalla presentazione sono passati otto mesi, un’inezia per giudicare il lavoro di un professionista ma un secolo per questa Virtus che brucia i suoi uomini come in un falò.
Gli obiettivi stagionali enunciati dalla Società erano i seguenti : accesso alle final eight, superamento della fase a gironi della BCL e accesso ai play off (fallita d’un soffio l’anno scorso). A oggi la Virtus li ha ampiamente centrati tutti, d’un soffio l’accesso alle final eight ma ampiamente compensato dallo scalpo dei campioni d’Italia ai quarti, l’accesso alla secondo fase di Champions addirittura da prima, l’ingresso ai play off (oggi la Virtus entrerebbe seppur da ottava).
Pertanto se il lavoro di un Direttore Sportivo si deve giudicare dai risultati sportivi a oggi quello di Martelli si dovrebbe definire in linea con gli obiettivi stagionali. Se invece gli si vogliono addossare le colpe di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, si aprono scenari improbabili e più da bar Sport o da social network che da una Società Sportiva professionistica di grandi ambizioni. Possiamo sostenere che sia colpa di Martelli della schiena di Qvale, dello strappo alla coscia di Martin, dei falli di Taylor, di Punter che non fa più canestro, di Moreira che ha il 40% ai liberi o degli errori veri o presunti della panchina.
Quindi per il momento paga, non si sa per cosa, l’unico sicuramente Virtussino, nell’animo e non per professione, della Dirigenza, caratteristica questa che alla Virtus è sempre stata determinante. In attesa, si dice, che Sacripanti sbagli i prossimi cambi o perda altre partite, in tal caso sarebbe già pronto un sostituto più carismatico che tuttavia, contattato in estate, per allenare la Virtus con gli stessi obiettivi, pare avesse stilato una “lista della spesa” molto onerosa alla voce giocatori e staff. Perchè gli allenatori si dividono in due grandi gruppi : gli aziendalisti che allenano i giocatori che la Società mette a disposizione oppure i carrieristi quelli cioè che si preoccupano più della corposità del loro curriculum e quindi allenano solo squadre di top player, che tanto non pagano di tasca loro. Perchè poi si dovrebbe riflettere su questa banalissima considerazione : vincere con Rigadeau e Ginobili è abbastanza più facile che, detto nel massimo rispetto, con Taylor e Punter.