nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus Pallacanestro : Kevin Punter, nemmeno il suo record stagionale di punti (36) con 21 nell’ultimo quarto, è stato sufficiente per vincere.
Certamente l’USSI (associazione della stampa sportiva) dovrebbe premiare la Virtus per la continua girandola di notizie degli ultimi tempi.
Ovviamente una di queste, la scomparsa del Presidente, non è stata una scelta ma un evento ineluttabile per tutti i Virtussini ma tutte le altre hanno fornito agli organi d’informazione materiale ampio e variegato di commenti e discussioni.
In 7 giorni esatti l’esonero del Direttore Sportivo Marco Martelli, l’arrivo di Mario Chalmers, unico giocatore in attività nella nostra lega che abbia vinto due anelli in carriera, pochi minuti fa l’esonero di Sacripanti con l’arrivo di Aleksandar Djordievic e del suo staff. Una vera rivoluzione : se qualcuno avesse spento il cellulare e non avesse avuto la possibilità di vedere Tv e ascoltare la radio per una settimana, oggi crederebbe di avere sognato. Per la prima volta in 18 anni di onorata carriera in serie A Pino Sacripanti subisce l’onta di un esonero a campionato in corso e insieme a lui pagano due professionisti seri e preparati come Griccioli (capo allenatore con Capo D’Orlando solo due campionati fa) e Carlo Voltolini, che hanno l’unica colpa che Djordievic si porta dietro i suoi. Vorrei far presente che quest’anno la Virtus è la squadra che ha subito meno incidenti muscolari di tutta la serie A (2, uno Martin e uno Aradori) e questo fino a prova contraria va a merito del preparatore atletico.
Indubbiamente la prova di Cantù, solo l’ultima perla di una collana di prestazioni insufficienti, ha pesato molto sulla decisione anche se, peggio secondo me è stata quella di Le Mans. Il coach Brianzolo, che non penso sia quello che abbiamo visto a Bologna, non è mai entrato in sintonia nè con la squadra nè forse, del tutto, con la Società. Intendiamoci quella della Virtus è sempre stata, insieme a Milano, la panchina più scottante della LBA. Qui le aspettative sono sempre state elevatissime anche negli anni più bui, figuriamoci adesso in cui una proprietà ambiziosa non fa mistero di avere obiettivi importanti e sopratutto di alzare l’asticella delle pretese anche durante la stagione in corso.
Deve avere prevalso, nella scelta, la considerazione lampante che la Virtus, sopratutto in difesa, in 7 mesi non è migliorata abbastanza. Ieri a Cantù si sono lasciati canestri facili anche a giocatori che di solito segnano col lumicino. Inoltre per l’ennesima volta le Vnere hanno subito a rimbalzo dove come sempre si sono concessi secondi e terzi tiri ad avversari più esplosivi e reattivi ed infine i totali 96 punti subiti sono incompatibili con le concrete possibilità di vittoria. Vado controcorrente : la sconfitta al Paladesio è molto più netta di quanto il punteggio dica, Kevin Punter con 21 punti nell’ultimo quarto con percentuali da ufo e tiri presi da 9 metri fuori da qualsiasi ritmo o schema, ha mascherato un dato inequivocabile, Cantù avrebbe meritato di vincere per un maggior equilibrio dei quintetti, nelle varie fasi della gara e il -11 a 7′ dalla sirena, aveva già l’aria di una sentenza.
In questi mesi soltanto in poche occasioni la squadra ha giocato difese all’altezza di un roster importante. Abbiamo visto in coppa una zone press che ha consentito di recuperare quasi venti punti in pochi minuti, una difesa feroce con Trieste e Avellino al PalaDozza e con Milano a Firenze in Coppa. Nelle altre la difesa è stata a tratti imbarazzante. Purtroppo quando la palla è nelle mani avversarie o tutti e cinque si sbucciano le ginocchia oppure è tutto vano. Vogliamo dire che M’Baye in difesa ha delle pause imbarazzanti e che ad Aradori non si dovrebbe mai dare l’esterno più pericoloso (Bigote a Le Mans), che Punter su 5 falli l’80% lo commette sull’uscita dai blocchi avversari ?
La realtà è quella che la proprietà non ha mai nascosto : l’insoddisfazione per il nono posto attuale con il 3°-4° budget del campionato. Indubbiamente se esisteva un momento che avrebbe sconsigliato un cambio in panchina era proprio questo ma, chi ha deciso, probabilmente possiede elementi d’analisi che noi, perforza, non abbiamo. Domani verrà presentato Aleksandar Djordievic proprio nelle stesse ore in cui Bologna saluterà il Presidente della Società più vincente negli ultimi 50 anni di tutto lo sport Bolognese, è strano il destino ma bisogna sperare che la scelta fatta si riveli azzeccata e che Mario Chalmers sia l’uomo della Provvidenza.