nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : Tony Taylor in panchina riceve alcuni consigli da Mario Chalmers tenuto a riposo contro Torino.
La Virtus conquista la prima vittoria in campionato dell'”era Djordievic” e questo non basta a scalare la classifica perchè le squadre coinvolte nella lotta ai play off hanno vinto tutte, almeno quelle più vicine alle Vnere. Comunque vincere è sempre importante sia per i due punti che per l’autostima, si dice infatti che vincere aiuta a vincere.
La Virtus dei primi 15′ è sembrata uno schiacciasassi e i 22 punti di vantaggio 33-11 erano molto eloquenti. Ovvio che Torino, fin lì inguardabile, ha cercato di risalire facendo appello a tutte le proprie risorse e questa Virtus, come ha onestamente ammesso anche il coach nel post – partita, non è ancora in grado di mantenere una concentrazione difensiva ottimale per quaranta minuti. La pausa è costata molto cara in termini numerici, la Fiat è arrivata a -5 migliorando il fondamentale migliore che possiede : il tiro da 3 punti. La Virtus a quel punto non si è disunita, ha continuato a giocare di squadra ma, per dare la spallata decisiva, con Punter ai box, ha avuto bisogno del miglior Taylor che si è caricato la squadra sulle spalle e l’ha traghettata nel porto sicuro della vittoria. Il giudizio sulla partita dei bianconeri è complessivamente buono, si sono intraviste le prime consistenti regole difensive del nuovo coach.
Djordievic ha dimostrato che, giustamente, vuole nel primo quintetto i suoi migliori difensori, d’altronde in tanti da settembre abbiamo segnalato che, iniziare una gara con un quintetto in cui 3 su 5 hanno un’idea molto particolare della difesa, fosse rischioso, quindi il coach ha sovvertito le gerarchie mettendo quelli che gli garantiscono più applicazione quando la palla l’hanno gli altri : Taylor, Punter (unico difensore cosi così), Martin, Baldi Rossi e Moreira e i fatti gli hanno dato ragione. La Virtus ha chiuso il canestro a Torino costringendo una formazione a cui non piace costruire molto gioco d’attacco, a soluzioni difficili ed estemporanee. Si sono visti una serie di cambi sistematici sui blocchi alti centrali, questo evita di subire il pick and roll, in teoria dovrebbe consentire di commettere meno falli e consente di restare più vicini al tiratore. Si è attenuato il problema di subire il taglio del centro verso canestro sul pick and roll centrale, problema questo endemico della Virtus precedente.
Anche la scelta degli stranieri da mandare in tribuna ha una sua logica, Chalmers sta lavorando intensamente dal punto di vista fisico per recuperare da 10 mesi d’inattività mentre Qvale è sempre più un oggetto misterioso nel panorama della Virtus di quest’anno. Anche le cifre vengono in soccorso delle osservazioni della gara : per la seconda volta volta consecutiva la Virtus prende qualche rimbalzo in più degli avversari, commette più falli, questo potrebbe sembrare un dato negativo, invece è un indice inequivocabile d’impegno difensivo ; le Vnere continuano ad essere la 2° miglior squadra alla voce palle perse (media campionato 10, ieri 11), in media anche le percentuali dei tiri dal campo, il vero tallone d’achille della Virtus sono i tiri liberi (anche ieri sotto il 50%). Questo è il dato più preoccupante che il nuovo staff dovrà cercare di modificare, anche perchè rischia di convincere gli avversari che, ad esempio sui centri della Virtus, è meglio fare fallo che lasciarli tirare, vedremo se Djordievic riuscirà nell’impresa in cui il suo predecessore ha fallito.
Infine caso Punter : non è vero che ha avuto un calo di zuccheri, Kevin soffre di una patologia comune a circa 26 milioni di persone soltanto in Italia, che non gli impedisce di essere un professionista del basket. In alcune situazioni necessita di una terapia, di cui lo staff Medico della Virtus a conoscenza del problema gli ha prontamente praticato una fiala, che tuttavia non ha avuto l’effetto immediato come di solito avviene. Alla fine della gara, negli spogliatoi, era completamente ristabilito.
Adesso, per la prima volta dal suo arrivo, coach DJ avrà una settimana piena di allenamenti per plasmare la “sua” Virtus e penso, con Pesaro, avremo un’idea dei progressi che avrà ottenuto : Pesaro sarà un ostacolo non facile e dopo 3 gg. ci sarà la gita a Nanterre, tutta un’altra storia.