Dopo sei mesi di indagini, i Carabinieri di Carpi hanno smascherato nella mattinata odierna un’associazione criminale che introduceva clandestini in Italia e nel resto d’Europa attraverso dei check-point in Turchia e Grecia (Atene, Igoumenitsa e Kakavia, al confine con l’Albania) e Italia (per esempio Bari, Brindisi e Ancona).
L’associazione a delinquere si occupava di trasferire illegalmente cittadini turchi nel territorio italiano e nel resto d’Europa, a condizione di pagare una somma compresa tra i 3 e i 5mila euro a testa a seconda della destinazione da raggiungere. Finora si contano una dozzina di “viaggi della speranza” e, tra l’altro, si stava pianificando il trasporto di circa trenta migranti con un peschereccio ormeggiato in Calabria a Trebisacce.
La base logistica e di copertura si sarebbe rivelata un bar del centro, il locale risulta attualmente chiuso e nella giornata odierna all’esterno è stato esposto un cartello improvvisato con la scritta “Bar oggi pomeriggio CHIUSO“.
Tra i sei arrestati (tre italiani, due turchi e un colombiano) dell’Operazione Ulisse troviamo Antonino Calabrò, il 45enne italiano proprietario del bar sopracitato (dove è stato catturato dagli uomini dell’Arma proprio questa mattina): è considerato una delle menti principali della e tra gli organizzatori materiali dei viaggi dalla Turchia verso la Grecia e poi lungo l’Italia o la dorsale adriatica verso il Nord Europa. A finire in manette anche Ramazan Sayman, un 39enne turco, beneficiario diretto di questi profitti illeciti. A lui erano stati assegnati compiti come reclutare gli irregolari da trasportare, fornire direttive agli autisti e agli accompagnatori per i viaggi e la raccolta del denaro, fissare tariffe, ordinare il recupero delle quote e munire i clandestini di documenti falsi. Insieme a loro sono stati arrestati gli autisti e gli accompagnatori, tutti di Carpi.
Il capitano dei Carabinieri di Carpi Alessandro Iacovelli ha rivelato che il lavoro iniziato dalla polizia greca è stato fondamentale dato che ad ottobre era stato arrestato uno degli autisti (un 23enne carpigiano) nel porto di Igoumenitsa mentre, insieme a quattro migranti, era in attesa di imbarcarsi sul traghetto che li avrebbe trasportati a Bari. Sono finiti in manette altre due persone per possesso di armi detenute illegalmente e cocaina. Del gruppo, tre sono stati portati in carcere mentre per gli altri sono stati disposti dal Tribunale, gli arresti domiciliari.
Per le catture e le numerose perquisizioni sono stati impiegati oltre quaranta Carabinieri ed elicotteri del Nucleo Carabinieri di Forlì.