nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : Aleksandar Djordievic coach della Virtus Segafredo Bologna a Nanterre.
Che la Virtus potesse essere guarita dai suoi mali con il solo cambio di manico in panchina, nessuno che conosca un pò il basket, lo poteva credere. Che Sale Djordievic abbia sui giocatori più ascendente e che questo possa trasmettere ai suoi è fuor di dubbio, meno che possieda una bacchetta magica con cui modificare il rendimento di giocatori maturi. La Virtus concedeva rimbalzi in attacco in eccesso agli avversari prima con Sacripanti e oggi con il coach serbo. Purtroppo non ci voleva un Obradovic o un Messina (tanto che l’ha capito perfino il sottoscritto) per prevedere che, alle Vnere, cliente peggiore non poteva capitare. Nanterre è la formazione che, se potesse scegliersi gli avversari, la squadra bianconera eviterebbe come la peste. Pochi centimetri, reattività spaventosa, coraggio da vendere, gioco super collaudato con centri mobilissimi e, non ultima, una grande abilità nel mostrare e ingigantire i presunti torti arbitrali subiti.
Nonostante tutto ciò le Vnere non sono state asfaltate da una formazione che, sul suo campo, è uno schiacciasassi e che, siete autorizzati a toccare qualche oggetto in ferro a portata di mano, capace anche d’imprese in trasferta. Ricordo agli smemorati che al Palais Thorez Venezia, la seconda forza della nostra Lega e squadra ben più forte della Virtus, ha vinto si di 9 punti ma al ritorno al Taliercio ha perso abbastanza nettamente (-12). Quindi tutti coloro i quali pensano che mercoledì 3 aprile sia sufficiente un Paladozza con la sua faccia più feroce per aver ragione della squadra della famiglia Donnadieu, conviene che se lo tolga dalla testa.
I bianco verdi transalpini sono un’ottima squadra, equilibrata e atipica che sinceramente non sai come affrontare. La Virtus ha individualità superiori ma ieri sera Djordievic è stato costretto ad una situazione paradossale : invece di essere Donnadieu a doversi preoccupare delle Vnere e dei suoi 3 centri, dominanti come statura sotto canestro, se ha voluto limitare i danni ha dovuto, nell’ultimo quarto, adattarsi ad un quintetto con Baldi Rossi da 5. La differenza finale degli 8 punti è molto legata ai rimbalzi, sopratutto in attacco catturati in pratica da Gamble e Treadwell. Grazie a molti secondi e addirittura terzi tiri i francesi hanno sistemato la percentuale dei tiri dall’arco che nel primo tempo era stata imbarazzante. Alla fine dei primi due quarti i bianco neri tiravano da 3 con più del 40%, alla fine Nanterre 28%, Virtus 26%, ciò significa che Bologna ha smesso di segnare e gli altri sono cresciuti moltissimo. Nel primo tempo ho contato almeno 6-7 tiri francesi non andati a bersaglio in situazioni di completa libertà, quando hanno aggiustato la mira hanno fatto il break e lì la Virtus ha rischiato il tracollo ma alcune scelte individuali in attacco l’hanno tenuta a galla e le consentono di guardare con più ottimismo al ritorno.
Della gara di ritorno avremo modo di parlare ma dall’analisi dell’andata si può già fare una previsione. L’uomo determinante, in grado di far pendere la bilancia dalla parte virtussina, sarà certamente Mario Chalmers per la prima volta a Nanterre in doppia cifra e 5 assist in meno di 15′. Putroppo Mario è ancora fisicamente lontano dalla migliore condizione ma, al ritorno, avrà una settimana in più di preparazione nelle gambe. Non mi preoccuperei degli atteggiamenti che l’ex Nba ha manifestato, frutto secondo me, dell’apnea a cui era arrivato per la stanchezza, finchè ha avuto birra in corpo Chalmers a litigare non ci pensava neppure e ha già mostrato che, oltre al tiro, ha un’arma micidiale : quella di subire falli di sfondamento.
L’aspetto più preoccupante che lascia in eredità la gara di Nanterre è certamente il rendimento dei centri. Ieri sera Kravic e Moreira molto insufficienti mentre Qvale, dopo un inzio incerto, ha fatto buone cose sopratutto in difesa sui pick and roll. Il problema vero è che Brian, a forza di risparmiarlo e fargli saltare partite per motivi fisici, adesso non ha una forma accettabile e in attacco ieri sera ha sbagliato canestri che in ottobre avrebbe realizzato anche bendato. La Virtus dovrà decidere una volta per tutte come gestire Qvale : o è abile e arruolato (si scelga o la Coppa o il campionato) e allora dev’essere il titolare del ruolo, oppure non è in grado di giocare nel caso lo si fermi.