Daniel Bund, artista carpigiano classe ’86, continua a centrare obbiettivi allargando l’appeal del proprio brand grazie a legami importanti con aziende leader in Italia e non solo. Conosciamolo meglio.
Daniel Bund, ti abbiamo conosciuto con il progetto Trudi legato ai pupazzetti “bundizzati”, come procede la tua crescita professionale?
“Sono legato a Trudi ancora per diversi anni e sono felice che questo progetto possa presto sfociare in altre uscite di linee che stiamo studiando proprio in questo periodo. Dopo il successo delle prime uscite stiamo lavorando ad altri progetti che saranno messi in commercio nei prossimi anni”.
L’ultima tua creazione, le magliette delle rockstar bundizzate da cosa nascono?
“E’ un progetto che da tempo ho nel cassetto. Dopo essermi specializzato nei giocattoli per bambini, mi piaceva completare la mia maturazione professionale lavorando ad una linea che alzasse l’età media del mio cliente ideale. QB24 (Gruppo Teddy S.p.a) ha creduto nel mio progetto e mi ha dato la possibilità di dare concretezza a questo progetto. La scelta delle rockstar è dettata dalla voglia di concentrarci sulla musica, rendendo omaggio ai grandi della musica ed unendo idealmente la maggior quantità di fans possibili. Con l’azienda mi trovo molto bene ed è certo che, nel mondo delle T-Shirt, ci saranno altri sviluppi. L’idea è quella di poter riuscire a “Bundizzare” tutti i mostri sacri che si sono ritagliati un posto nella storia, non solo nella musica ma anche nell’arte e nello sport. Questo progetto proseguirà parallelamente con la linea di peluche Trudi”.
Ti stai rapidamente realizzando e portando il nome di Carpi nel Mondo. Cosa ti aspetta nel prossimo futuro?
“Nel mio futuro c’è l’esposizione delle mie prime opere d’arte, una sorta di ritorno alle origini. Esporrò con certezza in due occasioni a Carpi, nella mia città. La location certa sarà alle Ferrovie Creative, con data da definire, ma altro bolle in pentola. Inoltre sto lavorando alla produzione di un cartone animato: uno stile “States” ma rigorosamente “Made in Italy”. E’ la storia di unicorni, rigorosamente “bundizzati”, che vivono la loro adolescenza universitaria fra mille peripezie in una città di fantasia che richiama all’esperienza vissuta dall’autore a Bologna. Chissà che presto si possa vedere sul piccolo schermo…”
Sei molto legato a Carpi Fc, la tua grande fede calcistica. Che speranze hai per questo finale di stagione?
“Non mi perdo mai una gara del Carpi: è una passione che nessun impegno potrà mai diluire. Sinceramente non capisco tutto questo pessimismo dilagante. Si, è vero: stiamo affrontando una stagione tribolata e, sino a questo momento, avara di soddisfazioni. Tuttavia questo gruppo è ancora lì, sta lottando in ogni gara e, dovendo riscuotere un importante pegno con la fortuna, penso possa ancora giocarsi le proprie carte in questa corsa salvezza. Anche domani sarò allo stadio per sostenere questo gruppo”.
Un artista a tutto tondo con un’arma in più: l’aver mantenuto i piedi per terra ed un contatto costante con la propria terra e le proprie origini. Come redazione non possiamo che fare gli auguri a Daniel perchè la sua parabola possa conoscere un ulteriore arco verso l’alto.