nella foto Ceretti/Ciamilla Castoria per Virtus pallacanestro : Yanick Moreira centro Angolano della Virtus in crisi d’identità
La sconfitta della Virtus a Sassari, che complica maledettamente la strada per i play off, ha fatto emergere il problema più grande di questa Vnera : Moreira. Che cos’ha Yanick ? Se lo chiedono tutti i tifosi ma anche lo staff e i dirigenti. Il centro Angolano ha disputato 10 partite e in modo camaleontico è passato dalla prima a Varese in cui in 28′ ne ha messi 16, con 11 rimbalzi e +21 di valutazione a ieri (sono passati meno di 60 giorni) in cui ne ha fatti 3 con 0 rimbalzi. La sua media fin qui non sarebbe disprezzabile : in 18 minuti 8,4 punti, 7 rimbalzi e + 11 di valutazione. Resta sempre un pessimo tiratore di liberi (52 %) ma questa era una caratteristica nota anche prima che arrivasse.
Il problema vero è che il buon Yanick si sta spegnendo come una candela, ad ogni gara riduce minuti e prestazioni, che questo possa essere legato al cambio in panchina, visto che dalla prima uscita il coach gli preferì il connazionale Kravic, è una ipotesi ma, un professionista a questi livelli, dovrebbe essere stimolato a far meglio per conquistare la fiducia del nuovo staff. Inoltre ieri Djordievic lo ha fatto partire in quintetto ricavandone una prestazione imbarazzante con due falli in 3 minuti e presenza zero a rimbalzo.
Che Sassari sia di gran lunga la squadra migliore sotto canestro lo dicono le statistiche ma, con il nuovo coach, la Virtus in quel settore aveva dato segnali confortanti sia a Torino che con Pesaro, Nanterre aveva riproposto il problema ma Sassari ha fatto accendere tutte le spie rosse presenti sulla plancia di comando. Senza una costante presenza ai rimbalzi d’attacco le partite non si vincono di solito, puoi farlo se tieni percentuali stratosferiche al tiro ed in ogni caso rischi comunque di perderla. Ieri le Vnere hanno collezionato in tutto 20 rimbalzi, uno in meno dei 19 (contro tre) che Sassari ha catturato soltanto in attacco.
Sedici rimbalzi di differenza sono un’enormità, in linea teorica ti possono consentire dai 16 ai 24 punti in più se tieni una percentuale al tiro in movimento totale del 50%, infatti la Virtus è finita a -18, quel che è più preoccupante che la gara è stata la fotocopia di quella al PalaDozza, questo significa che i valori sono quelli e sono consolidati. Il problema dei centri virtussini non si ferma tuttavia a Moreira, una volta per tutte qualcuno ci dovrebbe spiegare la situazione di Brian Qvale.
Lo statunitense è indubbiamente per distacco il miglior centro della Virtus, inutile ricordarne i meriti e ripercorrerne le vicissitudini, fatto sta che un mese fa l’AD Virtussino, Dalla Salda, in occasione dell’uscita di Martelli, rispondendo ad una precisa domanda, disse che Qvale poteva essere sul mercato, interessava a Reggio Emilia, a patto che chi lo metteva sotto contratto ne assumesse l’onere anche per la stagione futura. Tutto ciò significa una cosa sola : se viene trattato e possibilmente ceduto significa che è sano, nessuno mette sotto contratto un giocatore rotto. Pertanto il mistero dei centri s’infittisce, perchè se è sano non gioca ?
Il terzo pivot delle Vnere è Dejan Kravic che, come rendimento, è oggi il più affidabile ma il serbo canadese ha evidentissimi limiti tecnici che ne limitano l’impiego, lui spalle a canestro non vuole andarci e, quando lo fa, si libera del pallone come scottasse, ieri ha buttato al vento tre o quattro semi ganci per la fretta di concludere. In ultima analisi con 3 centri contrattualizzati Djordievic quando vuole un pò di fotta in difesa e sotto canestro, sia a Nanterre che ieri, ha dovuto far ricorso ad un quintetto in cui Baldi Rossi fa il 5, è normale ? Non lo è per nulla. E’ evidente che tutti gli altri problemi sono dei problemini al confronto, se ad ogni gara tu prendi meno rimbalzi degli avversari è come se, in una gara di Formula 1, una macchina partisse 1000 metri dietro ad un’altra, vincere è impossibile. Oggi come oggi, con questo roster, il problema è irrisolvibile, per i rimbalzi in difesa l’organizzazione difensiva può aiutare, puoi migliorare la tecnica di tagliafuori individuale ma per i rimbalzi d’attacco o hai dei giocatori che ne conquistano oppure te li puoi dimenticare.
La statura e il fisico sui rimbalzi d’attacco contano ma ci sono doti innate che o le hai o non le hai : ho visto giocatori di meno di due metri prendere rimbalzi sulla testa di giocatori da 2.10 e oltre, questione di braccia, di senso della posizione e sopratutto di fiuto per valutare dove andrà a finire il pallone, doti scarsmente allenabili. Che il momento della Virtus sia molto serio lo dimostra la conferenza post partita del coach : provate a farlo parlare con la voce di Sacripanti e vedrete che, la mimica facciale è la stessa. Stupore e incredulità insieme ad una profonda amarezza, il momento peggiore per un allenatore è quando i tuoi uomini non rispondono ai tuoi comandi, non sai più che pesci pigliare, tanto che Sasha ha parlato dell’assenza di Martin e del fatto che i suoi uomini giocano 30 minuti.