Pesante stop in trasferta per la Pompea Mantova che crolla con Montegranaro 75-48. Dopo un primo tempo equilibrato, gli Stings cedono nella ripresa alla squadra seconda in classifica.
Avvio shock per Mantova che dopo meno di due minuti è già sotto 9-0 con le realizzazioni di Amoroso e Corbett. Con pazienza e lucidità, senza timeout, gli Stings recuperano guidati da Ghersetti e Raspino con un contro parziale di 8-2. Sul -4, Vencato sbaglia dalla lunetta il possibile -2 e Montegranaro ne approfitta subito per portarsi sul 16-11 al 10′.
Nel secondo quarto Mantova alza l’intensità difensiva e trova più ritmo in attacco. Corbett e Amoroso perdono di efficacia offensiva e gli Stings accorciano fino al -1 grazie alla bomba di Maspero e al canestro di Poggi (24-23 al 16′). La Poderosa prova a scappare con Traini, ma viene immediatamente ripresa da una Pompea concentrata e determinata fino al 29-28 del gong di fine primo tempo.
Nella ripresa si abbassano le percentuali di Mantova che non riesce mai a trovare il canestro favorendo il 9-0 di parziale di avvio della XL Extralight Montegranaro. I quattro punti di Morse rimettono in carreggiata Mantova, ma i padroni di casa sembrano avere più continuità in questa fase dell’incontro. Mastellari e Petrovic mandano la Poderosa sul +10, massimo vantaggio della partita (44-34 al 28′). Vencato e Metreveli ricuciono a -6 con Montegranaro che risponde subito con Treier che, dopo tre errori di fila a cronometro fermo, firma il +12. 50-38 al 30′.
Gli ultimi dieci minuti vedono un dominio di Montegranaro che, ormai in fiducia, arriva fino al +23. Mantova spara a salve e paga la serata storta al tiro dei suoi giocatori migliori, Visconti e Veideman. Neanche i timeout di coach Finelli servono a raddrizzare la partita, con gli Stings che giocano gli ultimi minuti solo per contenere il passivo finale.
Mantova rimane comunque in zona playoff grazie alla contemporanea sconfitta di Imola contro Cento 89-82 e domenica prossima alle 18 affronterà Forlì in una partita fondamentale in ottica post-season.
(Foto Marco Donati)