CARPI (4-4-2): Piscitelli 9; Pachonik 6, Sabbione 5,5, Kresic 5,5, Rolando 5 (78′ Pezzi 6); Concas 8, Coulibaly 5 (73′ Vitale 6), Di Noia 5 (40′ Crociata 6,5), Pasciuti 8; Mustacchio 6, Arrighini 7,5. A disp.: Serraiocco, Suagher, Marcjanik, Buongiorno, Saric, Piscitella, Marsura, Romairone, Vano. All.: Castori 6.
PADOVA (4-3-1-2): Minelli 6,5; Cappelletti 6, Andelkovic 6, Ravanelli 6, Longhi 5; Lollo 7, Calvano 6,5 (72′ Bonazzoli 5), Pulzetti 6,5 (82′ Moro s.v.); Baraye 6,5; Capello 5 (88′ Clemenza s.v.), Mbakogu 6,5. A disp.: Favaro, Merelli, Morganella, Cherubin, Trevisan, Mazzocco, Serena, Broh, Madonna. All.: Centurioni 6.
Arbitro: Marco Piccinini di Forlì.
Ammoniti: Calvano (P), Coulibaly (C), Baraye (P), Pasciuti (C), Longhi (P).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 2′ p.t.; 4′ s.t.
TOP
Piscitelli (Carpi) 9: ha fatto una serie di parate da tre punti che valgono quanto i gol segnati da Concas e Arrighini. Il Padova ha giocato meglio per lunghi tratti della partita e ha avuto molte più chance per segnare, ma ha trovato davanti un portiere che negli ultimi due mesi (12 presenze totali, 10 di fila dopo l’infortunio di Colombi del 2 febbriao contro l’Hellas) ha migliorato il suo livello a piccoli passi, toccando ieri l’apice sulle conclusioni di Mbakogu (20′, tiro ravvicinato in area), Pulzetti (36′, botta da fuori area deviata a mano aperta), Cappelletti (37′, colpo di testa parato sulla linea), Baraye nella ripresa (62′ e 66′, tiro da fuori e girata da due passi in area di rigore), ancora Mbakogu (uscita tempestiva in contropiede al 64′) e Pulzetti (conclusione da fuori pochi secondi dopo l’uscita su Jerry).
Pasciuti (Carpi) 8: dopo due turni di squalifica, Pasciu era chiamato al riscatto dopo l’espulsione irresponsabile contro il Palermo. La fascia da capitano, ereditata dall’infortunato Poli, lo ha responsabilizzato ancora di più. Si è visto ovunque e ha dato gioco, grinta e rabbia ai compagni per cercare una vittoria fondamentale per coltivare speranze di salvezze. Suo l’assist per il 2-1 di Arrighini con un calibrato esterno destro, nato da un pallone rubato a Longhi. Con la presenza di ieri è diventato il quarto giocatore più presente del Carpi con 270 gettoni, a +1 su Giancarlo Magnani. Davanti, nel gradino più basso del podio, c’è Simone Teocoli con 275.
Concas (Carpi) 8: al 26′, dopo un miracolo di Minelli su Arrighini, Ravanelli in scivolata evita il pareggio anticipandolo a porta quasi sguarnita. Il gol dell’1-1 lo trova ugualmente ed è un capolavoro da incorniciare. Un gol alla Concas: sorprendente, imprevedibile, brillantemente pazzo. E con il brivido della palla che colpisce violentemente la traversa per due volte e per due volte si infila oltre la linea di porta, alle spalle di Minelli, che successivamente gli nega la doppietta in apertura di ripresa. Anche lui si è fatto perdonare l’espulsione rimediata contro il Crotone mettendo in campo tanto cuore e tanta corsa. Per Cico è il quarto centro in campionato e il 30° con la maglia biancorossa.
Arrighini (Carpi) 7,5: al 26′ Minelli gli aveva parato un colpo di testa a bruciapelo, poi ha servito l’assist per l’1-1 di Concas. Al 66′, sempre di testa, ha trovato la spazzata di Longhi sulla linea. Anche ieri sembrava che il gol fosse una cosa al limite dell’impossibile, ma al 78′ ha iniziato e chiuso un triangolo con Pasciuti finalizzando l’assist con un piatto destro rasoterra. Ha avuto quella freddezza e quella fortuna che spesso gli è mancata. Finalmente Zorro lascia una firma da tre punti dopo i gol di diverso valore contro Brescia (1-1 al Cabassi) e Cittadella (rigore nel KO per 3-1 al Tombolato).
Lollo e il centrocampo del Padova 7: il Tigre di Carrara ha fatto una partita di grandissimo livello, fatta di contrasti, geometrie a testa alta e quell’assist al bacio per Mbakogu che, fino a qualche anno fa, era un marchio di fabbrica carpigiano. Al 63′, nel miglior momento del Padova, ha persino sfiorato il palo con un colpo di testa. Sarebbe stato un colpo grosso per il cuore dei tifosi di casa. Lollo, Pulzetti e Calvano hanno avuto lo spartito del match per lunghi tratti. Dopo l’uscita di Calvano in cambio di una punta come Bonazzoli, nel centrocampo padovano si è rotto qualcosa e il Carpi ha poco a poco preso il controllo alla ricerca della vittoria.
Mbakogu e Baraye (Padova) 6,5: Jerry al 12′, su assist di Lollo, segna il classico gol da ex (si aggiunge a Molina, Letizia, Matos, Melchiorri e Tutino, sempre se il fantasista del Cosenza possa essere considerato un ex) che sembra essere una condanna definitiva sul destino del Carpi. Per lui è il terzo gol in campionato dopo la doppietta alla prima di ritorno nel 3-0 contro il Verona. Per almeno un’ora gioca come faceva negli anni migliori, ossia puntando la profondità con il fisico e la velocità. Ha un bella intesa con Baraye, ma non con Capello. Insieme creano tante occasioni, ma Piscitelli è in un pomeriggio di grande ispirazione e para tutto, esaltandosi soprattutto tra il 62′ e il 64′ sull’esterno ex Parma. Mbakogu e Lollo escono sconfitti ma hanno ricevuto prima e dopo la partita gli applausi e l’affetto di quello che era e sarà il loro caro Cabassi.
Minelli (Padova) 6,5: fa due belle parate su Arrighini al 26′ e Concas al 49′, entrambe da distanza ravvicinata. Quando non ci arriva lui, lo fanno i suoi difensori. Sui gol incassati poteva fare poco.
Crociata (Carpi) 6,5: al 40′ entra in gioco per via dell’infortunio di Di Noia e si piazza alle spalle di Arrighini come trequartista. Non ha avuto occasioni, ma ha confermato di avere un buon cambio di passo e di poter aiutare la squadra con la sua tecnica e alcune giocate di fino, come l’assist al 49′ per il tiro di Concas disinnescato a terra da Minelli.
FLOP
Capello (Padova) 5: annullato come all’andata. Esce all’88’ per Clemenza.
Rolando (Carpi) 5: soffre anche lui la velocità di Baraye quando si defila dalle sue parti. Va in affanno con quasi tutta la difesa quando il Padova alza i ritmi. In attacco non è riuscito a proporsi come vorrebbe. Lascia il campo al 78′ per infortunio.
Coulibaly e Di Noia (Carpi) 5: a differenza di Pasciuti, Coulibaly gioca al rallentatore e senza fornire spunti, anche perchè il centrocampo ospite lo limita molto bene. Ammonito nel primo tempo, al 73′ lascia spazio a Vitale. Pure Di Noia fatica ad imporsi e al 40′ alza bandiera bianca per uno sfortunato infortunio al ginocchio sugli sviluppi di un corner per il Padova.
Sabbione e Kresic (Carpi) 5,5: nel primo tempo soffrono in maniera infernale le percussioni di Mbakogu e Baraye. Nel secondo tempo Jerry si spegne alla distanza e viene marcato meglio, ma faticano troppo contro Baraye, il più intraprendente come assist-man e tiratore con palla in movimento o ferma.
Longhi (Padova) 5,5: la palla che gli ruba Pasciuti in pieno centrocampo, dando il via all’azione del 2-1 decisivo, lascia aperta una prateria a destra nella quale si lancia Arrighini. Errore che pesa molto sulla sua prestazione sufficiente.
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