nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : Michael Ray Richardson, per tutti Sugar, per tre stagioni alla Virtus negli anni ’80, secondo alcuni il miglior straniero della Virtus
Non poteva scegliere momento migliore Sugar Richardson per venire a sostenere la Virtus, le Vnere sperano che il suo soprannome, serva ad addolcire una settimana complicata forse la peggiore dopo il ritorno in serie A. Domani sera infatti (Paladozza ore 20.45 Eurosport player e Rai sport hd) la Virtus affronta Brindisi per la 26° di campionato, dopo questa solo quattro gare al termine della regular season. Partita decisiva : una vittoria è indispensabile per continuare a tenere accesa la fiammella della speranza di accesso ai play off, una sconfitta sarebbe una sentenza di condanna e del fallimento, almeno in Italia, di una stagione. La gara è non solo in salita ma di più, l’Happy casa è, insieme a Cremona, la rivelazione del torneo, viaggia col vento in poppa con 30 punti è quarta ed ha appena sconfitto in rimonta Venezia. Inoltre ha disputato, pur perdendola, la finale di Coppa Italia proprio contro la squadra di Sacchetti.
Brindisi all’andata ha imposto alle Vnere la legge del Palapentassuglia, la Virtus pagò un pesante dazio per un primo quarto da meno 16, parzialmente recuperato nel 2° ma i 27 punti di Banks uniti ad una prova maiuscola degli altri, costrinsero la squadra di Sacripanti alla resa. Mancava Martin a Brindisi, come in tante partite della sua tribolatissima stagione, e forse anche domani sarà in campo ma non certo al meglio. Un vero peccato perchè Kelvin sarebbe l’uomo giusto per far tracorrere a Banks una serata non piacevole : più alto di lui ma altrettanto esplosivo costringerebbe la guardia di Vitucci a giocare palloni sporchi e, al tiro, a dover alzare la parabola in modo innaturale. E’ chiaro che una vittoria bianco nera non può prescindere dalla limitazione del cannoniere Brindisino, nonostante i vari Chappell, Moraschini, Clark, Rush e Gaffney, in tutte le vittorie Brindisine, c’è lo zampino di una sua prova molto positiva. Riccardo Moraschini non è la prima volta che torna qui da avversario dopo che con le Vnere ha percorso tutto il cammino della carriera dalle giovanini alla serie A, ma domani disputa l’esame di maturità sulle tavole del Paladozza perchè arriva a Bologna da protagonista di una formazione che precede i bianconeri e non di poco.
La Virtus viene dalla settimana più complicata dal ritorno in serie A, pur con la conquista della finale di Champions, è innegabile che il rischio concreto di non disputare per il secondo anno consecutivo i play off, che sono la massima espressione del torneo nazionale, sia frustrante per una squadra in cui la proprietà ha investito il terzo-quarto budget del campionato e si trova all’11° posto con pochissime residue speranze di arrivare a giocare per lo scudetto. Una vittoria domani potrebbe non bastare, anzi sicuramente non sarà sufficiente a centrare l’obiettivo ma è innegabile che una sconfitta sarebbe una sentenza pressochè matematica.
Nella sua conferenza stampa Djordievic è ricorso all’orgoglio per pungolare i suoi uomini, insistendo sulla necessità di dare quel qualcosa in più rispetto alle ultime due gare di campionato. Il coach ha chiesto di sospendere qualsiasi giudizio ed analisi critica sulla stagione e la squadra per fare quadrato e cercare di ottenere il risultato che è il vero obiettivo ancora raggiungibile. Non è il momento di fare calcoli ma di giocare una partita alla volta tentando di conquistare più vittorie possibili e i conti si faranno alla fine.
Per il turnover e gli esclusi contro Brindisi, non è ancora possibile fare previsioni : Chalmers e Martin non hanno lavorato nei primi due allenamenti mentre Kravic e Pajola hanno saltato gli altri due per una sindrome influenzale, domani sera all’ingresso delle squadre sapremo chi giocherà.