nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : tutta la Virtus domani gioca per la Coppa
Saranno dunque i “canarini” del Tenerife Baloncesto Iberostar, ieri sera dominatori dei padroni di casa di Antwerp, a sbarrare la strada alle Vnere nella scalata all’ultimo gradino della Basket Champions league 2019. Il lungo cammino iniziato ad Ottobre in cui le Vnere, con un girone d’andata immacolato, si sono messe nella migliore condizione per far fuori le due francesi, si concluderà domani (ore 18 Sportpaleis di Antwerp, Eurosport player e Raisport HD) davanti a mr. Segafredo, Massimo Zanetti, atteso domani ad Anversa col fido Luca Baraldi.
Come tutte le finali gara senza pronostico ma la Virtus può aggrapparsi ad una cabala, poca roba d’accordo ma sempre meglio che niente : nell’ultimo successo Europeo stagione 2008 – 2009 tra gli altri in campo anche Keith Langford, il coach era Matteo Boniciolli ex Fortitudo proprio come Sasha Djordievic seppur da giocatore. Ecco la cabala si ferma qui per tutto il resto le Vnere dovranno metterci del loro e penso che nessuno, in primo luogo la panchina, commetterà l’errore di sentirsi già la Champions fra le mani, nemmeno Kevin Punter che pure è l’unico ad averla maneggiata solo 12 mesi fa.
Ad ostacolare la conquista del 5° trofeo europeo in casa Virtussina saranno gli spagnoli dell’ Iberostar Tenerife una squadra tostissima che ieri sera, davanti a 17.500 spettatori, ha fatto fuori i padroni di casa. Gli Spagnoli in BCL hanno complessivamente numeri migliori delle Vnere, in tutto hanno perso soltanto 4 partite, tirano meglio sia dal campo che i liberi, conquistano più rimbalzi e servono più assist. I canarini non hanno punti deboli, hanno un ottimo equilibrio tra gioco esterno e quello interno, unico settore in cui la Virtus prevale è nella percentuale dei tiri in area.
Sotto canestro gli uomini di coach Vidorreta, storico assistente di Scariolo nella nazionale Iberica, possono contare sui 202 cm. di Saiz un centro molto mobile (9 punti e 4 rimbalzi) e il monumentale Iverson una specie di Fesenko più mobile, non grande realizzatore ma preziosissimo nelle situazioni di pick and roll, data la stazza. Un cliente difficile dunque, sulla carta non più del Bamberg ma, nella semifinale con Anversa, apparso certamente più in forma dei Tedeschi. La stella dei prossimi avversari della Virtus in finale è Tim Abromaitis, un’ala di 2.03 quasi 11 punti, 5 rimbalzi e 2 assist, già premiato come Mvp nella prima finale di BCL vinta in casa dagli Spagnoli.ù
Nella conferenza pre partita coach Djordievic ha ribadito che negli ultimi 10 giorni la squadra si è allenata bene con serenità e fiducia, il Tenerife era la squadra che godeva dei pronostici anche del coach Serbo alla vigilia ma ovviamente i suoi uomini vorranno dimostrargli che ha sbagliato il pronostico.
La Virtus come già contro il Bamberg ha da temere solo sè stessa, i propri cali di tensione, di concentrazione e le proprie disattenzioni. Per portare a Bologna la Coppa, sarebbe la prima formazione a vincere in campo neutro, occorre una prova migliore anche di quella di venerdì.
Il dubbio su chi resterà a guardare, tra gli stranieri, verrà sciolto soltanto all’ultimo momento, la tentazione di opporre Qvale a Iverson penso sia forte anche per le caratteristiche di Brian e il suo gioco spalle a canestro.