Fabrizio Castori, allenatore del Carpi, ha parlato con la stampa dopo la rifinitura mattutina sulla partita di domani contro il Venezia, valida per l’ultima giornata della Serie B 2018-2019.
Perchè non ha parlato nessuno dopo la sconfitta di Livorno che ha sancito la retrocessione del Carpi in Serie C?
“Avevamo poca voglia di parlare, l’amarezza ha superato ogni pensiero razionale. Purtroppo abbiamo perso ed è finita così. Nella partita di domani ne va della nostra onorabilità e del nostro buon nome. Speriamo di chiudere a testa alta, davanti ai nostri tifosi, e onorare la regolarità del campionato”.
Hai qualche rimpianto per questa seconda retrocessione da quando sei qui?
“In Serie A la mia media punti non era da retrocessione. Mi prendo la mia parte di responsabilità soltanto per questa retrocessione. Il mio rammarico è essere passato da una Finale Play-off persa a una retrocessione. Mi dispiace molto per quello che è successo, poi ci sarà tempo per fare altre analisi. Le emozioni che ho vissuto qui sono troppo forti e il dolore è doppio”.
Credevi che questa squadra potesse salvarsi?
“Quando sono tornato credevo che la squadra aveva il potenziale per salvarsi, ma è stata un’annata molto sfortunata, pregiudicata da tanti episodi negativi come rigori sbagliati, gol annullati e infortuni continui”.
Come approcciate la partita di domani, che vale tantissimo per il Venezia? Hai recuperato qualcuno?
“È sempre una partita di calcio e va giocata con impegno. C’è qualche acciaccato come Cissè e Rolando, poi mancheranno i soliti infortunati compreso Sabbione squalificato. Sarà convocato Rizzo, vedremo se giocherà”.
Potrebbero trovare spazio alcuni giocatori poco usati, come Saric, Buongiorno e Barnosfsky?
“Ci sono tanti ragazzi che meriterebbero di giocare e hanno le giuste motivazioni. Noi siamo tenuti a schierare la migliore formazione”.
In quale momento hai pensato che la salvezza era al limite del proibitivo?
“Mollare non esiste nel mio vocabolario. La sconfitta contro la Cremonese è stata decisiva perchè a dieci minuti dalla fine stavamo vincendo e abbiamo perso per dei gol strani. Era come vedere un film già visto nel corso del campionato. Siamo retrocessi anche perchè ci sono stati troppi episodi negativi: i rigori sbagliati contro Brescia, Foggia e Cosenza, i gol annullati a Crotone e in casa contro l’Ascoli, oppure la sconfitta interna allo scadere contro il Perugia. Uno ci crede sempre, però questi episodi negativi alimentano pensieri negativi”.
Potresti continuare ad allenare dopo questa stagione?
“Vediamo. Devo occuparmi della mia salute, perchè sono ferito da questa retrocessione, per poter ricominciare con la determinazione di sempre”.
Domani cosa ti aspetti dai tifosi, che hanno applaudito la squadra a Livorno?
“Una piazza civile come Carpi ci ha già dimostrato varie volte il suo affetto, senza drammatizzare troppo per questa situazione”.
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