CARPI (4-4-1-1): Piscitelli 5,5; Pezzi 4,5, Poli 4,5, Kresic 4, Buongiorno 3; Mustacchio 5 (51′ Pachonik 5), Coulibaly 6, Vitale 5 (71′ Saric 5), Marsura 6 (71′ Concas 5); Crociata 6; Cissè 6. A disp.: Sambo, Suagher, Marcjanik, Barnofsky, Rizzo, Piscitella, Romairone, Arrighini, Vano. All.: Bocchini 6.
VENEZIA (4-3-3): Vicario 5,5; Bruscagin 6, Modolo 6,5, Domizzi 7,5, Mazan 6; Segre 5 (53′ Bentivoglio 7), Schiavone 6, Besea 5 (49′ Zigoni 8,5); Pimenta 5 (69′ Pinato 6,5), Bocalon 6, Lombardi 6,5. A disp.: Facchin, Lezzerini, Coppolaro, Cernuto, Zampano, Suciu, Zennaro, Vrioni, Rossi. All.: Cosmi 7.
Arbitro: Lorenzo Illuzzi di Molfetta.
Ammoniti: Vicario (V), Buongiorno (C), Mazan (V), Bentivoglio (V), Cissè (C), Domizzi (V), Schiavone (V), Zigoni (V), Lombardi (V).
Espulsi: 49′ Buongiorno (C) per doppia ammonizione.
Recupero: 1′ p.t.; 5′ s.t.
TOP
Zigoni (Venezia) 8,5: fino a ieri pomeriggio un infortunio al tallone d’Achille gli aveva rovinato la stagione (solo 4 presenze in campionato, l’ultima a inizio ottobre). Entrato per Besea un minuto dopo il 2-0 di Coulibaly, l’ex SPAL (andò a segno, nella stessa porta, nel 4-1 del 18 marzo 2017) in trenta minuti ha mandato in tilt la difesa di casa, ha sprecato un rigore in movimento e ha segnato una tripletta inattesa quanto incredibile, scatenandosi tra l’88’ e il 92′ con due colpi di testa spietati. Il Venezia accede così ai Play-out, mentre il Carpi ha ricevuto l’ultima umiliazione della stagione.
Domizzi (Venezia) 7,5: il 2-0 di Coulibaly sembrava una mazzata mortale per le speranze del Venezia, ma il suo capitano da quel punto in avanti ha alzato la testa e ha iniziato a trascinare i compagni. Da un suo lancio è nato il 2-1 di Zigoni, poi negli corner è stato pericoloso due volte. Nel finale è salito in area insieme a Modolo per guidare l’ultimo assedio insieme ai tre attaccanti più Pinato.
Bentivoglio (Venezia) 7: l’ex Modena rimpiazza il tenero Segre e anche lui mette a disposizione la sua esperienza creando gioco e menando (ha rischiato l’espulsione per una mezza testata a Cissè). Ha battuto parecchi corner e uno degli ultimi ha portato alla tripletta di Zigoni.
Cosmi (all. Venezia) 7: la sua squadra, costretta a vincere per sperare nei Play-out, gioca con poco mordente e il Carpi ne approfitta. Cosmi inizia a mettere mano alla panchina appena incassato il 2-0 di Coulibaly e inserisce Zigoni per affiancare il troppo isolato Bocalon. Questa mossa, insieme all’espulsione ingenua di Buongiorno, cambia le carte in tavola e il Venezia comincia a essere più insidioso e insistente. Anche gli altri cambi sono stati decisivi perchè Pinato si è buttato stabilmente in avanti come trequartista di filtro e inserimento (Piscitelli al 70′ gli ha pure parato di piede un rigore in movimento) e Bentivoglio ha dato più tecnica a centrocampo.
Lombardi (Venezia) 6,5: ha corso fino alla fine sulla fascia destra, anche quando vistosamente sembrava svenire e non reggersi in piedi. L’ex Primavera della Lazio è cresciuto alla distanza e ha preso le misure a Pezzi man mano che Bruscagin guadagnava metri in proiezione offensiva.
Modolo (Venezia) 6,5: soffre le fiammate del Carpi, poi torna a compattarsi e di testa serve l’assist per il 2-2 di Zigoni.
FLOP
Buongiorno (Carpi) 3: terribilmente ingenuo nella seconda ammonizione, arrivata un minuto dopo il 2-0 con un’entrataccia inutile su Bruscagin a bordocampo. Dal nulla il Venezia è uscito fuori e il Carpi è crollato mentalmente e fisicamente come gli è successo varie volte nei secondi tempi, con o senza l’uomo in meno.
Poli e la difesa del Carpi 4: tranquilla e ordinaria amministrazione contro Bocalon. Per far calare il voto è bastato avere di fronte Zigoni, uno che non giocava dal 6 ottobre 2018 (90′ nella sconfitta per 1-0 a Perugia). Poli, che è stato uno dei pochi a salvarsi in questa annata, ha perso il duello aereo contro Bocalon nel 2-1 e nel 2-2 si è fatto sfuggire Zigoni sul secondo palo. Nel 3-2 sono saltate le marcature perchè Zigoni si era nascosto dietro Coulibaly ed è saltato totalmente libero davanti al senegalese. Malissimo alla lunga anche Kresic, troppo macchinoso e distratto (vedere la voragine centrale sul primo gol veneto), e Pezzi, puntato in continuazione da Lombardi e Bruscagin senza poter opporre gran resistenza. Stesso discorso per Pachonik, entrato per Mustacchio per rifare la difesa a quattro e asfaltato da Mazan. Questo è il quadro impietoso della difesa più battuta della Serie B 2018-2019 con 67 reti subite.
Vitale e Mustacchio (Carpi) 5: poca luce per entrambi in regia e sulla fascia destra.
Segre e Besea (Venezia) 5: i due giovani non appoggiano nè Schiavone nè l’attacco. Quando escono il Venezia migliora in tutto.
Pimenta (Venezia) 5: il portoghese non incide sulla sinistra contro Pezzi e non bissa la bella prova contro il Pescara.
MENZIONE SPECIALE TOP
Cissè e Coulibaly (Carpi) 6: segnano gli ultimi gol del Carpi in Serie B, dando l’illusione che il 2-0 possa essere un degno congedo. Purtroppo l’inferiorità numerica penalizza anche loro e spariscono dai radar.
Marsura e Crociata (Carpi) 6: il primo si guadagna il rigore dell’1-0 e il secondo contribuisce al 2-0 chiudendo con Coulibaly un bel triangolo al limite dell’area. Avrebbero potuto fare di più senza l’espulsione di Buongiorno?
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