nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : Milos Teodosic appena arrivato al Marconi, vestito dalla t-shirt della Segafredo e acclamato dai tifosi, con Paolo Ronci che assiste divertito.
Milos Teodosic dopo un corteggiamento di oltre due mesi ha capitolato e ha detto si alla Vnera. L’entusiasmo che il suo arrivo ha generato in tutta la dirigenza Virtussina e di conseguenza nella tifoseria è comprensibile non tanto e non solo per il valore del giocatore (indiscutibile a livello europeo) ma sopratutto per gli sviluppi e le sinergie che il suo arrivo possono generare. Era risaputo che, la Virtus, doveva prima firmare un top player per poi di conseguenza aggiungere, al roster degli stranieri, le pedine mancanti.
Il mercato dei giocatori oggi, in Europa, è fortemente condizionato dalla possibilità delle squadre di disputare una Coppa Europea. E’ del tutto evidente che gli stranieri europei o americani scelgano per prime le società che disputano l’Eurolega e poi a scendere l’Euro Cup (seconda coppa dell’Uleb) e giù alla BCL ed Europe Cup della Fiba.
La Virtus si è trovata in una impasse notevole legata al fatto che, per scelta strategica, cerca giocatori da Eurolega, peccato però che ad oggi non la disputi. A questo punto ha dovuto fare leva su altri elementi che sono altrettanto importanti nelle scelte dei giocatori guidati com’è noto da agenti che non hanno certo l’anello al naso. La Virtus dunque ha potuto mettere sul piatto una proprietà ambiziosa come la Segafredo e la necessità, legata al business planetario del re del caffè, di poter disporre di un importante palcoscenico europeo. Inoltre le presenze di spettatori alle gare, al top in Italia, e l’ambizione non celata di scalare il ranking europeo, tentando di disputare,il prossimo anno l’Eurolega.
Tutto ciò ha convinto Teodosic e da quanto si sa, ne ha convinti anche altri che sono sul punto di firmare : i nomi sono quelli rimbalzati sui media da oltre un mese Si sa che per arrivare sotto le Due Torri, Teodosic ha chiesto importanti garanzie riguardo i compagni di squadra, visto che sul coach non potrebbe essere sistemato meglio, in quanto qui troverà quel Aleksandar Djordievic che lo guida dalla panchina anche in nazionale, pertanto nessuno lo conosce meglio del coach Serbo.
Indubbiamente il play Serbo, è un giocatore che, in Europa, può cambiare faccia ad una squadra. Le sue cifre in Eurolega non sono straordinarie ma, come spesso succede, non dicono tutto : 11.8 punti a partita con 52 % da 2, il 37.6 % da 3, 87,7 % ai liberi, 2,4 rimbalzi e quasi 5 assist a gara. Milos però ha una caratteristica peculiare : l’assist no look che entusiasma la folla e ha il potere di deprimere la difesa avversaria. Non è una belva difensiva sull’uomo ma è bravo a rubare palloni perchè è un tipo molto scaltro che su un campo da basket guarda sempre dalla parte opposta in cui vuole giocare la palla.
La speranza degli avversari della Virtus è che fisicamente sia un pò logoro (in Nba è stato tagliato per i ripetuti problemi fisici) e che non sia più affamato come nei primi anni di carriera. Purtroppo per Milano, Venezia e compagnia è probabile non possano avere speranze in questo senso : prima di firmarlo la Virtus lo ha sottoposto a tutti i test possibili e per le motivazioni Sasha Djordievic non è certo uno che si accontenta di un play demotivato.
La fortuna della Virtus nell’arrivare a Milos è stata la debacle dell’Olympiacos (che disputerà la seconda lega greca, pur giocando l’Eurolega) e anche la chiamata fuori di Milano che per ragioni diciamo così ambientali, non poteva mettere sotto contratto Teodosic. L’arrivo di Messina all’Olympia, che aveva avuto Milos al CSKA e col quale si è lasciato malissimo, ha in pratica spianato la strada perchè il play Serbo arrivasse qui.
Domani giornata campale in Virtus : alle 12 presentazione della campagna abbonamenti, alle 14 presentazione di Teodosic aperta a tutti.