Andrea Arrighini resterà in Serie C, ma non nel Carpi perchè salirà nel Girone A: l’attaccante pisano, arrivato in Emilia la scorsa estate dal Cittadella, ha firmato un contratto triennale con l’Alessandria e ieri pomeriggio, oltre ad essere stato ufficializzato dal club piemontese in serata, ha svolto il suo ultimo allenamento all’antistadio del Cabassi. Dopo pochi minuti con il gruppo, si è tolto gli scarpini ed è rientrato negli spogliatoi. Resta emblematico il suo passaggio vicino allo striscione che i Quarantunozerododici gli hanno dedicato qualche settimana fa: “Arrighini Con noi“, con la lettera C evidenziata in rosso.
Nella scorsa stagione Arrighini è stato il calciatore più utilizzato con 34 partite giocate, il miglior marcatore insieme a Concas con 4 reti (3 nel girone di ritorno) e il miglior assist-man con 6 passaggi vincenti. La totale negatività dell’annata ha pesato anche su di lui, soprattutto per le tante occasioni da gol sprecate che talvolta hanno oscurato la sua generosità e la voglia di lottare. Oltre al poco cinismo, deve aver pesato anche l’assenza costante di un altro attaccante che potesse dialogare con lui dato che si sono alternati con poca buona sorte Mokulu all’andata e Cissè al ritorno, entrambi limitati da infortuni (il primo alla fine del 2018, il secondo dopo poche presenze).
In questo pre-campionato si vociferava, dato il passaggio al 4-3-1-2 di mister Riolfo, di una coppia a dir poco inedita Arrighini-Vano che è stata provata solo per 60′ nell’amichevole persa a Gubbio per 2-1 contro il Livorno il 24 luglio. Un leggero infortunio nelle fasi finali del ritiro hanno limitato alla panchina l’ex Citta nelle ultime amichevoli estive (Fermana e Correggese) e nel debutto stagionale in Coppa Italia a Livorno. Pochi giorni fa a Cittadella, nel roccambolesco match del Terzo Turno, Arrighini è entrato dalla panchina nel secondo tempo e si è congedato amaramente, confermando di non essersi tolto la cattiva onda del campionato 2018-2019: dopo aver sbagliato un gol clamoroso davanti al portiere nei supplementari sul 3-2 al 117′ (la palla gliela passò di testa, in modo fortuito, il veneto Branca), è stato suo il quinto e unico rigore sbagliato della serie, respinto con bravura da Paleari.
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