Il presidente del Carpi Claudio Caliumi, ospite nel programma Sport Qui andato in onda stasera su Tv Qui, ha commentato il positivo inizio di stagione in Serie C del club biancorosso, retrocesso dalla Serie B e rialzatosi con un nuovo progetto e nuovi stimoli dopo un estate incerta (anche a livello societario) e di rifondazione totale.
Dopo quattro mesi dalla dolorosa retrocessione in Serie C, il Carpi sta vivendo un momento di forma che sembrava difficile da immaginare: 7 punti nelle prime tre giornate, gioco propositivo con una rosa quasi tutta nuova e una tifoseria che ha ritrovato entusiasmo e vi ha portato alla riapertura della campagna abbonamenti.
“La scorsa annata è stata talmente sfortunata e piena di errori che era quasi impossibile da raddrizzare. Questa estate abbiamo cambiato radicalmente la struttura della squadra. Non pensavamo di fare questi risultati, però già dalla prima partita in Coppa Italia contro il Livorno ho sentito un’aria positiva. Per gli abbonamenti abbiamo avuto altre richieste, c’è entusiasmo intorno alla squadra e così la campagna è stata riaperta fino alla partita contro il Rimini del 22 settembre”.
Vi sta stretto il pareggio di sabato contro il Vicenza?
“Nel primo tempo siamo andati molto bene, creando anche un paio di occasioni. Nel complesso abbiamo fatto benissimo contro una squadra forte come il Vicenza. Ai punti meritavamo di vincere, però va bene così perchè a Bolzano era giusto il pari e abbiamo vinto nel finale”.
Come è arrivato mister Riolfo a Carpi?
“Riolfo è stato scelto e bloccato a maggio da Stefanelli perchè avevano lavorato a Pesaro. Mi ha colpito il modo di giocare, diverso dal nostro stile palla lunga e pedalare”.
Come ti spieghi l’esplosione di Vano, goleador e trascinatore?
“Vano in Serie B ha patito l’andamento della squadra. Riolfo gli ha dato la titolarità, lo sta sfruttando in modo diverso e ne stiamo traendo beneficio. Nel ritiro si è presentato con uno spirito diverso insieme a quasi tutti i ragazzi. Abbiamo rifiutato tante squadre interessate, come la Triestina o alcune di B, e l’abbiamo tenuto a ogni costo. Un errore nostro dell’ultimo anno è stato tenere calciatori che non volevano più stare a Carpi”.
In società, dopo la mancata cessione estiva, come state vivendo questo avvio di campionato?
“Dopo dodici anni eravamo un po’ stanchi e volevamo passare la mano. Non è successo, quindi ci siamo rimessi all’opera con voglia di fare. A tutti, Bonacini compreso, è passata la delusione della retrocessione. È giusto avere entusiasmo, ma bisogna comunque stare calmi perchè il campionato è ancora lungo ed è appena iniziato. Viviamo alla giornata, restiamo lontano dalle zone basse e poi vediamo. Sicuramente c’è una sintonia con i tifosi che non si sentiva da quasi tre anni”.
Pensavi di restare così a lungo nel Carpi?
“Non pensavo di fare una scalata del genere quando sono entrato in società. Siamo arrivati in Serie A, poi ci sono stati tre anni di B e la retrocessione della scorsa stagione. Ci pendiamo il buono e il male. Bisogna rialzarsi sempre”.
Arrighini doveva sulla carta giocare insieme a Vano e alla fine è andato all’Alessandria.
“Noi volevamo tenerlo, ma lui ha voluto andare via e l’abbiamo accontentato. Come ho detto prima, ci servono giocatori con entusiasmo e voglia di lavorare”.
Ligi, rientrato da un prestito allo Spezia, sembrava in partenza e invece è rimasto.
“L’allenatore ha parlato con lui in ritiro e Alessandro è rimasto più che volentieri. Lui e Pezzi guidano in campo il Carpi”.
Il mercato estivo si è concluso con ben sei nuovi innesti.
“Sì, in Serie C abbiamo cinque cambi e fai presto ad avere bisogno di tutti. Già abbiamo avuto tre infortuni prima della partita contro il Vicenza”.
Dopo le partenze di Colombi e Piscitelli, in porta ci sono state ottime risposte.
“Rossini e Nobile hanno fatto grandi prestazioni. La porta è ben guarnita. Stefanelli è stato bravissimo a prendere giocatori vogliosi di rilanciarsi dopo stagioni difficili e giovani di prospettiva”.
Maurizi e Saric sono due dei ragazzi in rampa di lancio.
“Maurizi ha i numeri, deve migliorare e puntiamo su di lui. Anche Saric ha pagato la scorsa stagione, però crediamo in lui e gli stiamo cercando la posizione in campo”.
Il manto erboso del Cabassi sarà al top a breve?
“In estate abbiamo preso un fungo che ha rovinato l’erba. Il campo dovrebbe essere ottimo per la partita contro il Rimini. Memushaj dopo dieci anni con noi ha raggiunto il fratello a Pescara. Ora abbiamo un nuovo giardiniere fisso e una nuova collaborazione con una ditta di giardinaggio”.
Quali squadre del Girone B ti sembrano le principali candidate per la promozione in Serie B?
“Triestina, Vicenza e Padova sono le tre squadre sulla carta più forti del nostro girone. Poi nel calcio può sempre succedere di tutto. Il Padova è retrocesso insieme a noi e ha fatto una squadra importante, mentre la Triestina ha perso la Finale Play-off contro il Pisa e si è rinforzata di più”.
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