Dopo la rifinitura a porte chiuse svolta allo Stadio Cabassi, l’allenatore del Carpi Giancarlo Riolfo ha parlato con la stampa sulla partita di domani allo Stadio Euganeo contro il Padova capolista del Girone B di Serie C (quarta giornata, ore 17:30).
Jelenic, Ligi e Boccaccini sono disponibili?
“Jelenic è tra i convocati anche se ancora segue lavori di recupero. Gli altri acciaccati li valuteremo, ma non dovrebbe esserci niente di grave”.
La vigilia è stata scossa dalle dichiarazioni polemiche di Sogliano, ex direttore sportivo del Carpi in Serie A.
“Capisco che possa esserci della ruggine, ma i discorsi di Sogliano preferisco lasciarli da parte. Mi sembra inutile fare certi discorsi alla quarta giornata e nessuno sa che in posizione potrebbe trovarsi tra qualche mese. Mi interessa solo il Padova e a prescindere non devono mancarci le motivazioni per portare a casa più punti possibili. Quello che stiamo costruendo dal primo giorno di ritiro è la base su cui dobbiamo lavorare”.
Come vedi il Padova, unica squadra del girone che ha vinto le prime tre partite? Tra i punti di forza ci sono Santini, Mokulu e Castiglia che ha sempre segnato in questo avvio di campionato.
“È una squadra tosta, organizzata e umile, che sa alternare fasi di gioco offensive e attendiste. Castiglia è un centrocampista da Serie B che sa segnare come Morosini del Sudtirol o Varone della Reggiana. Le contromisure ce le abbiamo, non bisogna sbagliare nulla. Contro il Vicenza è bastato poco sia per non vincere che per subire il pareggio”.
Poco a poco si stanno inserendo tutti i calciatori come Boccaccini, Rossoni e Clemente.
“Ho 30 giocatori e preferisco far giocare chi sta bene e ha motivazioni piuttosto che chi non è al massimo o ha dei dubbi. Tutti devono lavorare con fame e voglia”.
Come stanno Biasci e Simonetti?
“Biasci volevo farlo giocare titolare contro il Cesena, ma non era al meglio perchè nell’ultima settimana a Carrara aveva preso una botta. Si sta mettendo a disposizione, contro il Vicenza ha avuto qualche occasione da gol e può solo migliorare. Simonetti a Parma si allenava a parte e quindi faceva più fatica a entrare nei meccanismi tipici di un gruppo che si prepara ad affrontare partite. Sta migliorando, lo vedo in palla”.
Van der Heijden è rimasto a Carpi dopo il mercato estivo. Che sensazioni hai di lui?
“Ci parliamo in inglese. Se dopo un anno non hai ancora imparato bene l’italiano forse significa che non ti sei aperto. Poi è vero che ogni nazione ha il suo modo di vivere. Lui è stato anche un po’ svalutato perchè a 20 anni ha lasciato casa ed è venuto in Italia. Saranno mancate le motivazioni e dobbiamo aiutarlo a introdursi più velocemente nel gruppo, a patto che si impegni pure lui”.
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