Giancarlo Riolfo, allenatore del Carpi, ha parlato con la stampa per presentare il match di domani allo Stadio Garilli contro il Piacenza, valido per la settima giornata d’andata di Serie C (ore 20:45).
Come si sta preparando la squadra alla sfida di domani contro il Piacenza?
“Ieri c’è stato un allenamento di scarico per chi ha giocato e di tecnica per chi ha giocato meno. Questo è un campionato con almeno dieci squadre di alto livello e il Piacenza è una di queste. Nella scorsa stagione è arrivato in Finale Play-off e lotterà ancora per la promozione”.
Cosa avete chiarito nel cerchio fatto a centrocampo dopo il triplice fischio contro la Reggio Audace?
“Il cerchio lo facciamo dopo ogni partita, quando vinci ci fai anche due risate. Non sono abituato a parlare negli spogliatoi, però le parole in quel momento possono dare conforto o stimolo. La sconfitta fa parte del gioco del calcio e per come abbiamo affrontato la partita, con sostanza e volontà, siamo stati meno bravi degli avversari. Ora dobbiamo ripartire dalle cose positive fatte finora”.
Oltre allo squalificato Sabotic, c’è qualche giocatore da valutare?
“Aspettiamo gli esiti della risonanza di Sarzi Puttini. Vedremo se convocare Jelenic o meno. Per il resto tutti sono disponibili”.
Che squadra è il Piacenza, trascinata nel 3-1 contro il Ravenna dai suoi bomber Paponi e Cacia?
“Paponi e Cacia sono giocatori molto importanti, si completano a vicenda quindi guai a chiamarli ‘vecchi’. Cacia si è sbloccato contro il Ravenna, si diceva che era arrugginito ma ho visto la partita ed è apparso dinamico e in forma. Anche il resto della squadra è di esperienza, sa quello che vuole e poco a poco sta venendo fuori”.
Le scelte tattiche e di formazione nel derby hanno avuto molte critiche.
“In Coppa Italia abbiamo affrontato due squadre forti di Serie B e i risultati fatti in campionato da inaspettati sono diventati normali. Automaticamente credo che si generano grosse aspettative, anche perchè il Carpi è un club che negli ultimi dieci anni ha ottenuto una serie di grandi soddisfazioni. Però ci sono anche gli avversari e le valutazioni sulla formazione o su chi conviene schierare sono prerogative degli allenatori. Non mi piace passare in meno di una settimana da ‘Profeta’ a ‘presuntuoso’ o come quello che ‘ha sottovalutato la Reggiana!’… Voglio ottenere il massimo dai giocatori per il bene del Carpi. Se Vano non è partito titolare, un motivo ci sarà”.
Nel primo gol della Reggio Audace, costruito con un contropiede velocissimo, perchè c’era solo Fofana davanti a Nobile?
“La colpa è mia. Non ho interpretato al meglio la situazione. Pur avendo tre giocatori dietro la linea della palla al momento del corner, abbiamo sbagliato in maniera grossolana lasciando troppo spazio e questo non deve capitare. Forse non abbiamo lavorato abbastanza bene su un particolare elementare”.
Il 3-5-2 è un modulo che può avere futuro nel tuo Carpi?
“La difesa a tre l’abbiamo provata in amichevole contro la Fermana, poi sono due mesi che lavoriamo con il 4-3-2-1 o il 4-3-1-2. Il 3-5-2 lo terremo in considerazione, sempre a seconda delle situazioni, perchè ho terzini idonei e se uno arretra la difesa torna a quattro e non cambia nulla”.
Mastaj ti è piaciuto? Come valuti l’avvio di stagione di Fofana, che al Mapei Stadium ha debuttato da titolare?
“Mastaj mi è piaciuto. Ha voglia ed è stato tosto e determinato nei minuti che gli ho concesso. Fofana non mi mette in difficoltà, ma invece mi aiuta. Non lo conoscevo quando sono arrivato, è uno che lavora tanto, ha sempre il sorriso e mi sembra un ragazzo positivo e presente. A Reggio Emilia è stato tra i migliori per la quantità di palloni giocati. Ha personalità, lo ha dimostrato anche in un contesto come il derby e sono contento di averlo. Finora ha sempre giocato, quindi ha la mia fiducia”.
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