Giancarlo Riolfo, allenatore del Carpi, ha parlato con la stampa alla vigilia della trasferta di domani sera contro l’Imolese, valida come posticipo della dodicesima giornata di Serie C (ore 20:45).
Come sta la squadra dopo la sconfitta contro il Modena?
“Fisicamente stiamo bene, la settimana è stata ben gestita per recuperare le forze. Mentalmente c’è l’amarezza per non aver ottenuto quello che meritavamo nel derby. Stiamo lavorando sulla voglia di riscatto e vogliamo ritrovare la linea di risultati positivi che si è interrotta”.
Che avversario è l’Imolese, ultima in classifica, ancora senza vittorie in casa ma in rialzo?
“Hanno cambiato un mese fa l’allenatore (Atzori per Coppitelli, n.d.r.) e la classifica gli dà contro. Qualche giornata è arrivata la prima vittoria (1-0 a Fermo, n.d.r.) e ci sono segnali di reazione”.
Dopo più di dieci partite e il derby contro il Modena, aldilà del risultato, può iniziare la fase dell’adolescenza di quello che è il tuo Carpi? O è ancora nella fase dell’infanzia?
“Il mio Carpi è in continua evoluzione e cambierà ancora. Ho giocatori che stanno crescendo, altri a cui ho cambiato il ruolo e altri che venivano da un anno con poche presenze. È un continuo adattamento, ma credo che siamo a un ottimo livello. Spero che ci siano ancora crescita e maturazione per dimostrare di valere ancora di più”.
Come sta Saric?
“Saric l’hanno suonato per bene, aveva tacchetti da tutte le parti. Penso che sia recuperabile anche se ha le caviglia martoriate. A parte Grieco infortunato e Lomolino squalificato sono tutti disponibili”.
Sarzi Puttini e Boccaccini hanno recuperato dai loro acciacchi?
“Sarzi Puttini lavora con il gruppo da 10-15 giorni. Non è al top della condizione e dobbiamo valutare se sarà in campo. Fino a quando ha giocato si è comportato bene. Boccaccini lo stiamo gestendo, ha un fastidio al perone e alla caviglia. I tempi di recupero non sono immediati, infatti non si è allenato al meglio nelle ultime settimane. Per noi è un effettivo importante e lo apprezzo perchè si sta impegnando al massimo”.
Biasci ti sembra più decisivo da subentrato come è successo contro Gubbio, Fano e Modena? O può fare la differenza anche da titolare?
“Ci sono giocatori che si adattano di più ad entrare in partita in corso. Biasci per me è un titolare e recentemente quando è entrato dalla panchina è sempre stato determinante. Credo che può esserlo anche dal primo minuto”.
A centrocampo potrebbe esserci un avvicendamento tra Fofana e Pezzi?
“Fofana contro il Modena per la prima volta non ha giocato in questa stagione. Quando siamo partiti in ritiro non pensavamo facesse così bene. Pezzi è cresciuto molto nel ruolo di regista e meritava fiducia per permettergli di evolversi in un ruolo che non poteva imparare dall’oggi al domani”.
Rispetto all’inizio di stagione, noti un calo nel rendimento di Saber?
“Saber è cresciuto molto in fase difensiva e nel sostegno alla fase offensiva. Aveva iniziato molto bene, poi prima della trasferta di Gubbio ha avuto l’influenza, si è curato con antibiotici e in quella partita fece fatica anche nel quarto d’ora finale che gli ho concesso. Ha buone qualità tecniche, ultimamente ha fatto tra virgolette meno bene però ha l’applicazione per esprimersi al meglio”.
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