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. Giancarlo Riolfo, allenatore del Carpi.
“Abbiamo creato diverse situazioni per fare gol, lo abbiamo trovato, potevamo raddoppiare dopo una mezza occasione per loro. Non siamo riusciti a chiudere la partita e quindi ci serviva il giusto atteggiamento per portare a casa la vittoria, anche cambiando con due linee a quattro e una a cinque per non permettere all’Arzignano di calciare in porta ed evitare qualsiasi tipo di rischio. Ci vuole maturità per vincere così. Cosa ti è piaciuto del Carpi? L’approccio nel primo tempo, la gestione della palla, i cross e alcune finalizzazioni che sono nel nostro DNA. Oggi però c’era da remare, combattere e dimostrare compattezza. Tra i migliori di giornata Sabotic in difesa. Sì, è stato aggressivo nei giusti modi, dinamico in marcatura e nel tenere la linea unita. Il gioco dell’Arzignano è stato ben limitato. Abbiamo stretto sui loro attaccanti per non dare riferimenti e permettere a Jelenic di trovare spazi dietro le linee. L’Arzignano gioca in modo propositivo e noi abbiamo messo in mostra qualità e organizzazione. Negli ultimi 35′ nessuno ha calciato in porta, ma l’importante era aver segnato l’1-0 prima”.
. Enej Jelenic, centrocampista del Carpi.
“Sono contento per il gol e soprattutto perchè la squadra è riuscita a vincere contro un avversario tosto che gioca bene a calcio. Il campo non era in perfette condizioni, però faccio i complimenti a tutta la squadra. Quanto vale la terza vittoria in trasferta che vi avvicina ai primi posti? Vale tanto per dare continuità ai risultati. Non dobbiamo guardare chi è davanti, ma pensare a noi stessi e fare una striscia di risultati positivi il più lunga possibile”.
. Enrico Pezzi, centrocampista del Carpi.
“La partita è stata preparata nel modo giusto, come volevamo alla vigilia. Non dico che abbiamo vinto col minimo sforzo, ma senza rischiare tanto. Sapevamo che l’Arzignano aveva buon palleggio, quindi li attaccavamo alti e restavamo compatti quando non ci riuscivamo. Oggi era molto importante fare tre punti. Temevate di rivivere i fantasmi di Imola? Quella sconfitta ci ha insegnato che quando non si può vincere bisogna cercare di non perdere. Oggi non abbiamo commesso errori, dopo il gol la squadra ha continuato a fare il suo gioco e, quando la partita si stava fermando tra la stanchezza e le condizioni del campo, ha chiuso tutti gli spazi e dato il massimo fisicamente e tatticamente a differenza di altre volte”.
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