Alessandro Ligi, difensore del Carpi, ha parlato con la stampa allo Stadio Cabassi a tre giorni dalla partita in casa contro la Fermana, valida per la 15a giornata di Serie C (ore 17:30). L’ex Cesena nell’ultima vittoria contro l’Arzignano ha toccato quota 50 presenze in biancorosso.
Manca quasi un mese alla fine del girone d’andata e il Carpi è quinto a 4 punti dal primo posto. Si può ambire a qualche posizione più alta in graduatoria?
“Sicuramente abbiamo tutte le armi e le possibilità per giocarcela contro tutti e perchè già sono state affrontate tutte le squadre dell’alta classifica salvo la Triestina, che sarà più indietro ma ha nomi importanti, e Sambenedettese. Personalmente sto notando la differenza tra Serie C e Serie B: questo è un campionato strano e particolare in cui non ci sono rivali ‘materasso’. Infatti, noi ne abbiamo fatto le spese contro l’Imolese. Bisogna stare sempre più attenti e non sottovalutare nessuno”.
A proposito di squadre “materasso”, domenica arriva la Fermana che è in zona Play-out, ha perso in casa per 2-0 contro la Virtus Verona ma è imbattuta in trasferta da tre partite.
“Loro vengono da un KO interno e vorranno recuperare i punti persi. Noi siamo in volata, mancano sei partite alla sosta invernale e abbiamo le pile cariche. Sarebbe importante vincere ancora dopo le ultime due vittorie consecutive contro Ravenna ed Arzignano”.
Dopo la retrocessione pensavi di restare in biancorosso in Serie C, categoria dove non giocavi da tempo (San Marino e Bellaria dal 2006 al 2011, n.d.r.)?
“In estate ero ancora un giocatore del Carpi e avevo considerato anche l’opzione di rimanere nonostante la retrocessione. Nel ritiro ho trovato un mister nuovo e un gruppo rinnovato, le idee trasmesse e le impressioni sono state positive e mi hanno fatto prendere la decisione di restare. Sto ancora cercando il primo gol (sorride, n.d.r.), ci ero andato vicino contro il Ravenna e a quanto pare devo fare di più”.
I gol subiti, soprattutto da fermo tra rigori e calci di punizione, stanno dimostrando che la difesa è robusta e difficile da superare, grazie anche alla tua esperienza. Come valuti il tuo reparto?
“Nell’ultimo periodo siamo migliorati tanto in difesa, concedendo relativamente poche occasioni e nelle poche concesse sono stati bravi gli avversari a sfruttarle. Credo che abbiamo preso qualche gol di troppo, però la strada è giusta, ci sono margini di miglioramento e stiamo lavorando per limare le ultime lacune e incertezze”.
Dopo la tua prima annata con Calabro in panchina, dove sei stato titolare fisso con un ottimo rendimento, perchè non hai trovato spazio con Chezzi e Castori? Per molti avresti fatto comodo…
“Dovreste chiederlo ai mister precedenti. Forse non rientravo nei loro piani e non piacevano le mie caratteristiche. Purtroppo non mi è bastato fare un buon campionato due anni fa… Ho giocato solo nella trasferta di Ascoli, poi non ho avuto altre opportunità per dare un contributo e alla fine a gennaio è stato deciso di farmi andare in prestito a La Spezia”.
Pensavi al momento del raduno e durante il ritiro di fare un campionato da protagonista con il Carpi?
“Molti giocatori erano nuovi per me e altri li conoscevo da qualche anno. A inizio stagione non pensavo di fare una Serie C nei primi 2-3 posti, ma col passare delle partite è uscita la qualità di chi conoscevo e i nuovi arrivati hanno iniziato a convincersi delle loro capacità. Possiamo fare meglio, siamo là a lottare alla pari e ci conforta il modo in cui abbiamo affrontato le squadre di vertice che alla vigilia sembravano più attrezzate per vincere e dominare”.
Finora quali sono stati gli attaccanti che ti hanno impressionato di più?
“Scappini della Reggio Audace e Paponi del Piacenza mi hanno impressionato. Caracciolo invece è l’attaccante con più storia in questa categoria e sta dimostrando che la qualità rimane sempre anche se l’età avanza. Sono giocatori contro cui non devi mai distrarti un secondo”.
Hai discusso con la società del contratto che è in scadenza il prossimo giugno?
“Per il momento non si è discusso di niente e non ci sono le esigenze per farlo. Forse ne parleremo a gennaio, ora è tutto in sospeso. Siamo tutti concentrati sul finale del girone d’andata e vogliamo fare più punti possibili. A Carpi, a parte la parentesi della scorsa stagione, mi ero trovato bene. Quest’anno c’è una bella atmosfera e direi che c’è più piacere nel trovarsi per andare in campo”.
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