nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : Gian Paolo Pippo Ricci dopo alcune prove convincenti, a Trieste ha avuto un passaggio a vuoto al tiro.
Il primo quarto di stagione formato da 17 partite, nove in LBA e otto in Eurocup, si concluderà per la Virtus domani (ore 20 Polisportiv d’Andorra ed Eurosport player). Il campionato a diciassette squadre infatti impone una giornata di riposo nel girone d’andata ed una in quello di ritorno. Anche l’Eurocup da giovedì si ferma e le Vnere torneranno soltanto l’11 dicembre nella gara casalinga, decisiva per la posizione in griglia nella fase successiva, contro il Promitheas di Patrasso, l’unica formazione che in Europa e in Italia, è riuscita a mettere sotto la squadra di Djordievic.
La gara di domani sera potrebbe, in teoria, vedere una sconfitta della Virtus senza che cambiasse nulla nel prosieguo della stagione ma se si vuole chiudere al primo posto nel girone ed avere un ipotetico vantaggio nella fase successiva, l’imperativo sarebbe il solito la famosa condanna di questa squadra : vincere.
Sperarlo e volerlo tuttavia non si sa se potrà bastare, la squadra di Djordievic, che domenica ha dovuto fare gli straordinari all’Allianz Dome, fatica sempre di più ad accendersi nel corso di una gara e la direzione d’orchestra dei due Serbi non è detto che possa essere una garanzia assoluta per arrivare ai due punti.
Definire la Virtus una squadra “stanca” intendendo con l’aggettivo un esaurimento fisico non sembra pertinente visto che i successi arrivano sempre alla fine a testimonianza che la benzina nel serbatoio non scarseggia o almeno è di più che in quello avversario.
Il problema, se così si possono definire le difficolta per una squadra che ne ha persa solo una su sedici, è legato alla parte mentale, l’imbattibilità ti carica e ti fa sentire invincibile, questo ti aiuta a continuare a vincere, tuttavia aumenta la responsabilità di dover continuare a farlo. Il roster di quest’anno ha già dimostrato di non temere la pressione ma le rotazioni accorciate da indisponibilità e cattiva condizione, potrebbero prosciugare velocemente le energie mentali.
Nella sua conferenza pre partita coach Djordievic ha presentato la gara come una da un quoziente di difficolta notevole, gli Andorrani, osso duro all’andata al Paladozza, in casa sono temibilissimi e giocano un basket a briglia sciolta in cui sno bravissimi, se li fai correre sono dolori, bisogna riuscire a controllare i ritmi e a non prendere break importanti in quanto, come a Patrasso, il pericolo di non riuscire a rientrare è consistente.
La Virtus mancherà ancora di Weems che rientrerà dunque dopo la sosta, per la seconda volta il coach si è augurato che, i superstiti moltiplichino le forze per sopperire all’assenza di Kyle, qui però si dovrebbe aprire una parentesi polemica : il roster delle Vnere è composto da dodici giocatori, se giocano sempre 7 – 8 ovviamente la fatica non viene ripartita, coach Djordievic dopo Treviso in sala stampa ad una precisa domanda riguardo lo scarso minutaggio della panchina ha risposto candidamente “oggi ci tenevo particolarmente a vincerla”, la sincerità del coach è molto apprezzabile ma è palese che in fondo, degli altri, in quesrto momento, non si fidi.
La sosta quindi viene particolarmente utile a tutti per resettare e migliorare da un punto di vista fisico e tecnico. Se poi la Società Virtus volesse approfittare della sosta per occupare in modo degno la casella del giocatore Italiano che manca (ricordiamo che Pietro Aradori non è mai stato sotituito), siccome tra poco più di un mese sarà Natale e se, sotto l’albero Virtussino, si potesse trovare il contratto dell’unico giocatore Italiano che può completare questo roster : Gigi Datome.