Tommaso Nobile, portiere del Carpi, ha parlato in conferenza stampa a tre giorni dalla partita casalinga contro la Triestina, valida per la 17a giornata d’andata di Serie C (ore 15:00).
Quando sei arrivato a Carpi speravi di essere in lotta per le prime posizioni? Come valuti il tuo campionato?
“Credo che nessuno si aspettasse questa classifica, specialmente perchè in estate si è formato un gruppo tutto nuovo. Personalmente sono contento di cosa sto facendo e di come stiamo andando”.
A Verona hai fatto un autogol, ma la squadra è andata oltre, è riuscita a vincere con grande forza di volontà e alla fine ti ha rincuorato per l’errore.
“Questi gesti ci solidificano di più. Il discorso del gruppo è importante e fa la differenza. Siamo sempre compatti, tutti ci diamo una mano e questo è fondamentale per fare grandi cose. L’esultanza, chiamiamola ‘del cigno’, è nata in modo giocoso per coinvolgere la panchina e nello specifico Van der Heijden, al quale i tifosi hanno dedicato un coro”.
Come fu la trattativa per venire al Carpi?
“La trattativa non è stata difficilissima, ero contento di venire in una piazza che pochi anni fa ha anche giocato la Serie A. Volevo rimettermi in gioco perchè l’anno scorso a Vercelli ho fatto un discreto campionato, ma non come speravo”.
In questi primi mesi stai mostrando grandi doti, compreso giocare con la palla al piede. Ci racconti i tuoi inizi in porta? Chi sono i tuoi portieri di riferimento?
“Da piccolino, prima di andare in porta, ho fatto la mezz’ala sinistra e mi è rimasto qualche fondamento. Stando più alto do una mano ai difensori. So che può essere rischioso, ma giocare così è una mia caratteristica e mi piace. I miei portieri di riferimento sono stati prima Neuer e poi Ederson. Sono cresciuto vedendo loro e li ammiro perchè sono stati tra i primi portieri a giocare alti e coi piedi”.
Come ti “gestiscono” Riolfo e i difensori?
“Il mister mi dice di essere concreto e di fare ciò che serve senza eccessi che possano creare scompensi per la squadra. Mi capita anche di parlare con i difensori come Ligi che mi chiedono di non esagerare per facilitarli e non avere malintesi”.
Hai anche fama di para-rigori?
“Sì, diciamo che in Serie D al Matelica ho parato sette rigori su nove (stagione 2015-2016, n.d.r.). Lì mi sono conquistato il salto di categoria passando alla Lucchese in Serie C. Sono stato bravo ma anche fortunato perchè l’anno dopo parai solo un tiro su cinque. Quest’anno ho parato uno su due, ma speriamo di ricevere meno rigori a sfavore (sorride, n.d.r.)”.
Che avversario è la Triestina, squadra che in estate era una delle favorite per vincere il Girone B e che solo ora si è avvicinata alla zona Play-off battendo il Sudtirol per 1-0 nei minuti di recupero?
“La Triestina è una grande squadra con tante individualità. Ha vissuto un momento travagliato all’inizio della stagione, forse il gruppo non si è amalgamato subito e piano piano sta riemergendo. Ieri hanno giocato in Coppa Italia di Serie C (sconfitta per 3-1 dopo i supplementari a Vicenza, n.d.r.), ma cambierà poco dato che in campionato sono galvanizzati dal successo sul Sudtirol. Noi, come sempre, lavoriamo a testa bassa per vincere”.
Nelle sedute video rivedete le vostre partite e quelle degli avversari di turno. Voi portieri come lavorate?
“Il preparatore Foti ci fa studiare i movimenti degli attaccanti e i rigori. I video delle partite li guardiamo tutti in modo da capire in anticipo cosa può fare l’avversario”.
Quali squadre ti hanno impressionato?
“Non saprei, quasi tutte ci hanno dato filo da torcere. Penso al Sudtirol che quando lo abbiamo battuto a Bolzano era sempre sul pezzo fino alla fine e mi toccò fare una bella parata all’ultimo secondo per evitare il pareggio”.
Ti capita anche di andare a saltare nei corner quando il risultato è in bilico?
“Se me lo indica l’allenatore ci vado. L’anno scorso ad Arezzo con la Pro Vercelli perdevamo 2-1, sono andato a saltare in pieno recupero, la palla mi era rimasta sul piede ma l’ha intercettata un difensore e in ripartenza mi hanno fatto gol a porta vuota (sorride, n.d.r.)”.
Sei arrivato a Carpi dalla Pro Vercelli in prestito con diritto di riscatto. Sai se c’è stato qualche dialogo per confermarti?
“Sinceramente ora non so niente, non ho parlato con il mio procuratore. Aspettiamo che tutto vada come deve andare, poi vedremo se il Carpi sarà soddisfatto di me”.
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