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. Giancarlo Riolfo, allenatore del Carpi.
“È arrivata con sofferenza la quinta vittoria consecutiva, come il Carpi di Castori nel 2015, che vale il secondo posto in solitario. La sofferenza è un ingrediente del calcio e della vita. Bisogna saper soffrire e oggi lo abbiamo fatto contro una signora squadra, costruita per vincere e che ha giocatori di grande esperienza. In avvio di primo tempo potevamo sfruttare meglio qualche occasione, poi nel secondo abbiamo cercato di fare cose diverse, trovando maggiori spazi e l’episodio del rigore che ha deciso la partita. Abbiamo ridotto la Triestina in nove vincendo gli uno contro uno e costringendo gli ammoniti al secondo giallo. Non siamo riusciti a fare il 2-0, quindi ci siamo difesi con ordine anche se sulla pancia rimane l’ultima punizione che loro hanno avuto alla fine del recupero. Carpi senza l’ariete Vano, ma con un attacco di piedi buoni. Maurizi, Jelenic e Biasci hanno trovato giocate di grandissima qualità che ci hanno portato a creare situazioni da gol importanti. Devo fare un applauso alla squadra per come sta lavorando. Non è facile vincere tante partite di fila e mantenere lo stesso livello di concentrazione. Le condizioni di Vano ti preoccupano? Ha tempo per recuperare. Oggi voleva giocare e dare tutto quello che aveva, però i rischi erano altissimi e non avrei dormito per parecchie notti se lo avessi visto dolorante a terra. Abbiamo bisogno anche di lui, ma non vogliamo andare oltre il limite del rischio. Anche Carletti non era al top e nel riscaldamento ha risentito dolore. Come attaccante di peso c’era solo Van der Heijden che finora ha giocato poco, quindi ho preferito puntare su un attacco più mobile e di qualità. I ragazzi hanno superato l’esame in maniera importante”.
. Enej Jelenic, centrocampista del Carpi.
“Una vittoria sofferta, la quinta di fila, che vi porta al secondo posto a -4 dal Vicenza. Che sapore ha? La vittoria era troppo importante per continuare il nostro percorso e restare in alto in classifica. Loro sono stati costruiti per vincere il campionato e non ci hanno dato spazi. Siamo stati bravi a restare in partita e alla fine ha pagato. Oggi non sei riuscito a saltare addosso al vice-allenatore Pantera. Come è nato questo legame con lui? Mi stimola sempre in allenamento e lo ringrazio. L’ho cercato in panchina per esultare, ma si sarà nascosto (ride, n.d.r.). Da quando sei tornato a disposizione stai diventando uno dei trascinatori del Carpi. Io, Ligi e Pezzi cerchiamo di guidare il gruppo dato che ci sono molti giovani. Siamo tutti umili, lavoriamo duro durante la settimana e domenica cogliamo il risultato che vogliamo. Avete sentito l’assenza di Vano? Il nuovo tridente d’attacco ha saputo essere all’altezza? Michele è importante per noi, cerca di tenere la palla anche quando soffriamo. Ci tiene al gruppo, oggi voleva giocare anche da infortunato. Il trio offensivo era inedito, fatto solo con giocatori rapidi. Ci siamo messi bene e abbiamo scambiato tanto tra di noi. Maurizi ha avuto poco spazio ultimamente però è andato benissimo, mentre Biasci si è sacrificato ed è uscito con i crampi”.
. Samuele Maurizi, centrocampista del Carpi.
“Il Carpi ottiene la quinta vittoria di fila con un nuovo attacco e si lancia nella lotta per il primo posto. Abbiamo fatto una buona prestazione e l’importante era portare a casa i tre punti. Questa vittoria ci dà carica e morale per il prosieguo del campionato. Come è stato per te non giocare tanto nelle ultime gare? Non è facile gestire trenta ragazzi. Il mister coinvolge tutti e il gruppo ha nell’unità la sua forza più grande. All’inizio, pur giocando bene, non riuscivo a trovare la posizione. Più avanti abbiamo trovati gli spazi che cercavamo. State facendo un grande campionato. Si può fare di più? Come dice sempre il mister, dobbiamo pensare una partita alla volta. Ora pensiamo alla Vis Pesaro”.
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