nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : Kyle Weems ritornato dopo la morte del padre e subito protagonista in campo e fuori
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ACQUA S. BERNARDO CANTU’ RIS. FINALE 89 – 70 1°QUARTO 21-21 2°QUARTO 41-36 3°QUARTO 69-49 arbitri Rossi, Baldini, Vita
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA : GAINES 3 DERI 2 PAJOLA 5 BALDI ROSSI(CAP.)5 MARKOVIC 10 RICCI 2 COURNOOH 6 HUNTER 13 WEEMS 15 NIKOLIC 0 TEODOSIC 15 GAMBLE 13 all.re Djordievic
ACQUA S.BERNARDO CANTU’ : Young 11 Collins 6 Clark 17 La Torre 3 Hayes 10 Wilson 11 Burnell 10 Baparapè n.e. Simioni 0 Rodriguez 0 Pecchia 2 all.re Pancotto
Quasi sold out la Virtus Segafredo Arena, nonostante le polemiche per le difficoltà degli spettatori durante la gara con la De’ Longhi, a cui la Virtus ha cercato di porre rimedio con diverse modifiche strutturali dell’impianto provvisorio, il pubblico ha risposto dando fiducia alla Società e il colpo d’occhio alla palla a due è notevole, i vuoti sono veramente pochissimi.
CRONACALa Virtus vince anche questa e non smbra avere nessuna intenzione di smettere. Nel festival delle stoppate, com’era prevedibile, alla fine la Virtus ha preso le misure all’avversaria e l’ha domata. Cantù si è dimostrata una buona squadra, con ottime individualità e alla fine ha catturato gli stessi rimbalzi delle Vnere (35). La Virtus la vince con la miglior percentuale nel tiro pesante 37% a 26% e nello sbilancio delle palle perse : solo 6 per Bologna e 15 per Cantù.
E’ andata in scena la classica Virtus di quest’anno riveduta e corretta dalla sosta e dalla possibilità di tanti allenamenti insieme. La squadra di Djordievic ha tenuto gli avversari che tentavano di scappare nel primo quarto, ha superato di poco all’intervallo, ha fatto il break nel 3° quarto finito 28 a 13 e nell’ultimo ha controllato il ritorno canturino, prendendosi il lusso d’inserire alla fine anche i giovani del roster Deri e Nikolic.
Quasi bloccato Gaines dall’infortunio alla mano (solo 3 punti) ci ha pensato Cournooh all’inizio a non farlo rimpiangere e, come chiesto da Djordievic, gli altri Italiani hanno portato il loro mattone per conquistare la decima vittoria.
Ormai è chiara la caratteristica di questa Virtus :ci sono momenti della gara in cui opera una fiammata di gioco, punti e difesa con cui opera un break che quasi sempre risulta decisivo. Teodosic suona la carica e gli altri lo seguono.
Ieri sera si è accodato un Pajola sempre più convinto dei propri mezzi e i soliti protagonisti che si fanno trovare pronti sugli scarichi e vanno a incrementare il loro bottino di punti.
In sala stampa un Djordievic particolarmente soddisfatto della risposta avuta dai suoi dopo la strigliata di Andorra (ha invertito la media delle 18-20 palle perse, oggi solo 6) e ha parlato dei massimi sistemi Virtussini e delle sue prospettive sempre più rosee visto l’impegno economico della Segafredo e gli sforzi profusi per riportare alla Virtus la posizione Europea che ha sempre avuto, mentre Kyle Weems ha fatto un atto di fede alla Virtus come società ed anche ai suoi tifosi, le manifestazioni d’affetto e di vicinanza per la scomparsa del padre lo hanno commosso e lo hanno convinto a cercare di rimanere alla Virtus anche prolungando il contratto biennale per chiudere qui la sua carriera.