Lorenzo Simonetti, centrocampista del Carpi, ha parlato con la stampa a tre giorni dalla trasferta contro la Vis Pesaro, valida per la 18a giornata di Serie C (ore 17:30).
La quinta vittoria consecutiva vi ha permesso di eguagliare il Carpi di Castori che salì in Serie A. Se vincerete contro la Vis Pesaro arriverebbe la sesta e fareste un nuovo record per il club a livello professionistico.
“Domenica scorsa contro la Triestina è arrivata la quinta vittoria di fila e abbiamo ancora voglia di record. Sicuramente le vittorie aiutano ad affrontare meglio la settimana e speriamo di fare risultato anche a Pesaro”.
Sei stato uno degli ultimi ad arrivare a Carpi nel mercato estivo. Come è stata la trattativa con il Parma? Ti aspettavi di essere in una squadra da primi posti?
“Sono arrivato nell’ultimo giorno di mercato, ma da un po’ di tempo sapevo dell’interesse del Carpi. Dal ritiro del Parma ho seguito le prime partite ed erano arrivati risultati importanti in Coppa Italia e nelle prime due giornate di Serie C. Non sono stupito del nostro campionato perchè sapevo di venire in una squadra forte, ma dobbiamo restare con piedi per terra”.
In quale ruolo ti trovi meglio? C’è qualche giocatore in rosa con cui condividi le caratteristiche?
“Principalmente sono una mezz’ala, anche se in passato qualche volta da mi è capitato di fare il terzino come in Coppa Italia contro la Pro Vercelli. Sono contento di quello che sto facendo e spero di continuare così. Quello che mi somiglia di più è Carta: siamo due centrocampisti di ruolo che sanno fare le due fasi”.
Venivi da due anni in prestito a Renate dove sei stato titolarissimo. Ora come vedi il fatto di dover spesso subentrare a partita in corso?
“A Parma in C ho giocato poco e ho vissuto spesso la situazione di entrare dalla panchina. A Renate sono stato un punto fermo per due anni e ora sono venuto a giocarmi il posto in una squadra superiore. Siamo tutti trattati alla pari dal mister, c’è competizione sana e poi un vantaggio della Serie C è che si si possono fare cinque cambi invece di tre, quindi ci sono più possibilità di giocare e chiunque entra può dare un contributo”.
Quando eri ancora al Parma, hai avuto modo di parlare del trasferimento a Carpi con qualche ex biancorosso, come per esempio Colombi?
“Ne ho parlato con Colombi. Quando ha saputo dell’interesse del Carpi nei miei confronti, mi ha detto che c’è un bell’ambiente e di salutare un po’ tutti”.
Cosa manca al Carpi?
“In passato ci è mancata la finalizzazione come contro il Modena. Questo difetto è scomparso nelle ultime partite, però credo che abbiamo pochi punti deboli. La squadra è guidata da giocatori esperti che aiutano i giovani a inserirsi”.
La trasferta contro la Vis Pesaro sarà un ritorno a casa per Riolfo e Stefanelli. Vi stuzzica di più stabilire il nuovo record di vittorie nel professionismo o dare fastidio al Vicenza capolista e candidarvi per il “titolo” di campione d’inverno?
“Il mister, il direttore e alcuni miei compagni (Carta e Rossoni, n.d.r.) hanno lavorato là e per loro sarà una partita speciale. Dobbiamo pensare a vincere contro una Vis Pesaro che è squadra di categoria. Non sarebbe male superare il record di vittorie dopo averlo eguagliato. Sicuramente sarà uno stimolo anche puntare il Vicenza, però ragioniamo una gara alla volta per andare il più in alto possibile”.
C’è qualche giocatore che conoscevi prima venire qui? Chi ti ha impressionato maggiormente finora?
“Ho conosciuto Jelenic quando giocava nel Livorno, mentre io ero nella Primavera. Un giocatore che mi ha colpito è Ligi per come guida la difesa. È molto tranquillo e si vede che ha fatto categorie superiori”.
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