Giancarlo Riolfo, allenatore del Carpi, ha parlato con la stampa alla vigilia della partita in trasferta contro la Vis Pesaro, valida per la 18a giornata d’andata di Serie C (ore 17:30).
Dopo il forfait contro la Triestina, Vano sarà convocato domani?
“Non è convocato ma verrà ugualmente con noi. Purtroppo ha avuto un problema diverso rispetto alla scorsa settimana che ci obbliga a tenerlo fuori”.
Dopo aver eguagliato il Carpi di Castori del 2015, avete pensato alla possibilità di fare il nuovo record di vittorie consecutive nel professionismo?
“Non è stato un tema che ci ha perseguitato nella testa. Stiamo facendo un percorso positivo e, se non restiamo concentrati, può portarci in qualsiasi momento a lasciare qualcosa sul piano dell’attenzione, dell’umiltà e della perseveranza della ricerca del risultato. La Vis Pesaro ha delle capacità ed è un avversario di tutto rispetto. I record li guarderemo a fine partita”.
Da parte tua c’è voglia di rivalsa contro la Vis Pesaro dopo l’esonero di due anni fa, quando la squadra stava volando verso la Serie C?
“Assolutamente no. Sono stato benissimo a Pesaro, mi sono tolto grandi soddisfazioni personali e di squadra. Ho avuto un grande riscontro nelle città e ho instaurato un ottimo rapporto con i tifosi, molti dei quali nei giorni scorsi mi hanno mandato messaggi di affetto e di bentornato. Purtroppo ti fa crescere anche una situazione amara come quella che ho vissuto due anni fa, ma alla Vis posso solo augurare il meglio possibile”.
Che squadra è la Vis Pesaro?
“La Vis è solida, merita attenzione e può incappare in giornate storte come tutti. Contro il Padova l’ho vista dal vivo e mi fece un’ottima impressione, poi la gara fu stata sbloccata su calcio di punizione da un talento come Ronaldo. Anche contro il Modena c’è stata una buona prestazione nonostante la sconfitta in rimonta. Sono in un momento delicato perchè, da qui fino alla sosta, giocheranno contro squadre da alta classifica e ci metteranno tanto impegno”.
L’unico giocatore della “tua” Vis Pesaro è il centrocampista/capitano Paoli, in rosa dal 2016 in Serie D. Ha un ruolo chiave?
“Lollo è un ragazzo straordinario con cui ho condiviso ottime sensazioni. Per la Vis non è solo un capitano, ma anche un allenatore in campo. È un leader carismatico, ha grande spirito e vorresti averlo sempre con te, sia in allenamento che in partita. Lavora 24 ore su 24 per giocare a calcio e dare il massimo”.
In assenza di Vano, valuti la possibilità di schierare Carletti?
“Carletti sta leggermente meglio. L’importante è che ci sia grande disponibilità da parte di chi giocherà domani. Poi è chiaro che durante le partite si può sempre cambiare interpreti o strategia”.
A centrocampo mancherà per squalifica Saber. Potrebbe essere una chance per Carta che nelle ultime partite ha perso posizioni nelle gerarchie?
“Saber ha sempre giocato, ha il massimo della mia fiducia. Offre letture varie ai nostri schemi e sa trovare giocate diverse o istintive. Chi lo sostituirà farà bene. Carta per me non ha perso posizioni nelle gerarchie. È uno che, oltre a giocare molto, ha dato tanto per la formazione del gruppo e a chi era retrocesso, trasmettendo fiducia e scioltezza. Negli ultimi tempo il suo impiego dipende dal fatto se abbasso il raggio di azione di Saric o Jelenic”.
Come sta Pellegrini, partito come terzino destro titolare e spesso vittima di infortuni?
“Pellegrini è da 2-3 settimane che si allena regolarmente con la squadra. Recentemente ho puntato su Rossoni che si è comportato benissimo. Vedendo delle statistiche ho notato che quasi tutti i miei terzini, eccetto Clemente, hanno più o meno lo stesso minutaggio. Questo significa che li sto ruotando tutti nell’arco delle partite e che hanno la mia fiducia”.
Boccaccini contro la Triestina ha rimpiazzato alla grande lo squalificato Sabotic. Lo vedi ancora come vice del montenegrino?
“Sabotic e Ligi sono bravi nel coprire lungo, mentre Boccaccini è più strutturato e forte nelle palle aeree. In questo momento è il vice-Sabotic perchè ha avuto un infortunio pesante, è stato fuori a lungo e ha stretto i denti per tornare a disposizione”.
Come hai fatto a convincere Ligi a restare al Carpi?
“Dopo quattro giorni sono riuscito a convincerlo dicendogli che tutti dovevano allenarsi al massimo per trarre benefici comuni. Alla lunga si è creato un gruppo, si sono fissate idee di gioco nuove e a luglio ha deciso di rimanere, forse anche perchè non gli è arrivata un’offerta di mercato da fargli tremare i polsi”.
Ti stai confrontando con Stefanelli sul mercato invernale?
“Sono in sintonia con Stefanelli, ma il mercato è ancora lontano. Il nostro primo pensiero deve essere cogliere il massimo dalle ultime tre partite dell’anno prima della sosta natalizia”.
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