Giancarlo Riolfo, allenatore del Carpi, ha parlato con la stampa alla vigilia della trasferta contro il Vicenza, valida per la terza giornata di ritorno di Serie C (ore 17:30).
Quanto valore ha per il tuo Carpi giocare da secondo in casa della prima, distante solo 4 punti?
“Ci presentiamo contenti e orgogliosi per aver conquistato il diritto e l’onore di fare una partita da secondi contro primi. Ci siamo arrivati con tanto lavoro, applicazione e dedizione da parte dei ragazzi. Loro sono stati costruiti per vincere con programmazione, noi invece lottiamo alla pari contro tutti. Il campo sarà difficile, caloroso e pesante, ma andiamo con grande volontà e coscienza di quello che abbiamo fatto per giocarci le nostre possibilità”.
Cosa pensi dell’arrivo di Cianci in attacco?
“Cianci è un giocatore importante, è un ’96 quindi corrisponde al profilo giovane della squadra. Ha voglia di raggiungere obiettivi di rilievo, non è il vice di nessuno e sarà un arma in più per raggiungere i nostri obiettivi”.
Come a Reggio Emilia, il fattore campo potrebbe incidere molto sui tuoi ragazzi?
“Un giocatore o un allenatore vive e costruisce il suo percorso per arrivare a giocare in questi palcoscenici, davanti a tantissimo pubblico. La cosa fondamentale per noi sarà pensare solo alla partita, quindi non dobbiamo farci condizionare dalla maggiore esperienza del Vicenza o dal suo pubblico. Credo che d’altronde meritiamo anche noi il massimo rispetto. Dobbiamo portare a casa il massimo che si potrà prendere”.
Come stanno Jelenic e Rossoni?
“Jelenic aveva avuto un problema intestinale poco prima della gara contro il Sudtirol, cosa che capita spesso in questo periodo. Ha giocato e non ne aveva più dopo il primo tempo. Per domani tutti sono più o meno recuperati, compreso Rossoni”.
Maurizi potrebbe essere ancora titolare in attacco?
“Maurizi si è dimostrato importante nella sua duttilità da centrocampista e attaccante. Se non giocherà sarà per scelta tattica”.
Al Vicenza mancheranno Marotta per squalifica e Giacomelli per infortunio.
“Di Carlo stava variando dal 4-3-1-2 al 4-4-2, quindi significa che ha una rosa ampia. Che giochi o meno Giacomelli, hanno giocatori che possono fare la differenza anche da subentrati”.
Dopo il Sudtirol dicevi che al Menti non sarà una finale. Avete ancora rabbia per il pareggio contro i tirolesi?
“Le finali sono altre come, quelle di Champions League o di Coppa Italia. Questa è una partita importante che può dare grossi segnali a entrambe le squadre. Contro il Sudtirol poteva capitare che la seconda pareggiasse con la quarta. Ci gira ancora un po’ per come ci hanno pareggiato, sicuramente potevamo fare meglio però ci sono scorie che ti impediscono di dare qualcosa in più”.
Vano è tornato titolare e almeno per un tempo è stato determinante.
“Domenica l’ho fatto giocare non perchè si chiama Vano, ma per le risposte molto positive che ha dato durante negli allenamenti”.
Al centro della difesa Sabotic e Ligi sono i titolari, ma le prestazioni di Boccaccini ti mettono in difficoltà al momento di scegliere?
“Non mi mette in difficoltà perchè fa quello che gli chiedo. Tra ottobre e novembre quasi non poteva allenarsi e ha fatto grandi sacrifici per essere dei nostri. Le gerarchie possono cambiare durante il campionato e Boccaccini mi ha sempre dato risposte positive”.
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