nella foto Aquila Trento : Devin Marble nuovo e fresco giocatore delle Vnere qui impegnato contro Sassari nella sua specialità, il tiro in sospensione.
Già Devin Marble, uno di quei giocatori di cui avevi perso le tracce e, al momento di risentirlo accostato alla Virtus, ti viene da dire : come avevo fatto a non pensarci prima. Invece Paolo Ronci che cercare giocatori lo fa di mestiere ci aveva già pensato e l’ha portato qui. Per allungare le rotazioni come si dice oggi, per dare una mano o aiutare la squadra altrettanti luoghi comuni del lessico sportivo, insomma un uomo in più per lo staff tecnico.
Anche per placare l’endemico fabbisogno di Xanax dei più ansiogeni tifosi del globo terracqueo, quelli della Vnera, diciamolo francamente un’aggiunta serviva. Se uno guarda le partite con gli occhi girati dalla parte del campo e le osserva con spirito critico dovrebbe già sapere quasi tutto di lui e di ciò che la Virtus può attendersi.
Io però ho un mio modo di giudicare, penso sempre a chi il tal giocatore lo ha scelto e voluto ed in base a queste considerazioni mi faccio un’idea. Maurizio Buscaglia che giudico il miglior coach italiano, i risultati sono li a dimostrarlo, lo ha voluto due volte e il rendimento di Devin è sempre stato pari alle attese, pertanto questo mi basta.
Naturalmente in una città in cui c’è qualcuno per cui lo Champagne sa sempre di tappo in tanti avranno storto il naso a leggere il suo nome, che non sia un crack è sicuro, che sia un giocatore nel suo ruolo affidabile è altrettanto certo.
Giocatore di 198 cm. per quel che valgono oggi i ruoli nel basket, si può definire un’ala piccola o anche un “3” in una formazione come quella Virtussina in cui il menù della casa recita per ogni ricorrenza : sempre due play in campo, non avere una guardia e invece un’ala piccola, un’ala grande e un centro può essere un’ottima soluzione,
Diciamo che è, ancora una volta, il giocatore che rispetta i programmi iniziali della società per questa stagione : la Virtus marchio Segafredo-Zanetti è proprio questo, si programma e si rispettano i programmi. Doveva arrivare un top player ed è arrivato niente meno che un crack come Teodosic che, per usare un eufemismo, sta facendo molto bene. Tutti gli altri dovevano essere giocatori ottimi e molto affidabili, parliamo di stranieri, cominciando da Markovic a Gaines, Hunter, Gamble fino al giocatore più amato dalla tifoseria : Kyle Weems.
Tutti giocatori che non erano delle stelle ma molto disponibili ad integrarsi fra loro e ad aiutarsi in campo per migliorare il gioco di squadra ed ottenere grandi risultati. Ecco il fatto che Buscaglia l’abbia preso e poi richiamato dimostra che Devin è un tipo solido e mentalmente motivato, quello che serve a questa Virtus, ma in generale a tutte le squadre.
Chiaramente sarà un’aggiunta al roster sopratutto in Eurocup perchè sia chiaro a tutti che in LBA dovrà cambiarsi con qualcuno per poter andare in panchina, stando l’obbligo dei sei stranieri.E’ del tutto evidente che avrebbe fatto più comodo un Italiano il sostituto di Pietro Aradori che però non si trova. Di tutti i tanti nomi fatti l’unico concreto è quello di Abass, anche perchè la notizia è giunta dal club Bresciano.
Che il moro Italiano fosse o sia, la ciliegina sulla torta per la Virtus è fuor di dubbio, visto il rendimento attuale, temo però che ci abbiano pensato in tanti anche in Europa e quindi che la concorrenza sia elevata, è anche vero però che, al 30 giugno, il giocatore sarà libero senza nessun buy out, pertanto Brescia potrebbe avere la tentazione di capitalizzare o con un nuovo contratto più oneroso e garantito o cedendolo già ora con uscita al termine della stagione. Che qualche telefonata sia partita da Via dell’Arcoveggio è auspicabile per ripristinare le buone abitudini per cui, per tanti anni, la Virtus era per gli Italiani un obiettivo ed un approdo sicuro.