nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria : Devyn Marble l’ottavo straniero delle Vnere, qui nel primo allenamento sostenuto ieri, debutterà domani sera contro la sua ex squadra al Paladozza.
Per la terza volta in 24 giorni (quasi una volta alla settimana) la Virtus affronta domani (Paladozza ore 21, Eurosport player) la Dolomiti Energia Trento, che fin qui ha battuto fuori casa al termine di gare combattute e mai banali. La squadra di Brienza è virtualmente fuori dalla top 16 del girone a 4 di Eurocup con i suoi 0 punti al termine del giorne d’andata. In campionato però, nonostante un rendimento ondivago, è la squadra del momento : reduce da una vittoria di prestigio che l’ha riportata alla ribalta per aver espugnato il Palaserradimigni al termine di una gara condotta dal primo all’ultimo minuto e nonostante il solito gap arbitrale per cui i padroni di casa hanno tirato 21 tiri liberi contro i 10 dei bianco neri, oltretutto non andando in bonus in nessuno dei quarti. Nonostante tutto ciò trascinati da un Knox stratosferico e il miglior Pascolo della stagione i Trentini hanno imposto alla banda Pozzecco il secondo stop stagionale tra le mura amiche.
Test durissimo quindi per la Virtus, che ritroverà l’ex Gentile assente nella gara di andata a Trento lo scorso martedì, contro una squadra in assoluta fiducia per l’impresa appena compiuta. Tra le fila della Virtus l’elemento di maggior interesse e novità è il debutto di Devyn Marble che tra l’altro si aggiunge alla schiera di ex di questa partita, avendo giocato il campionato scorso per intero agli ordini di Buscaglia. In molti, tra i tifosi più incontentabili del panorama sportivo della penisola quelli virtussini, hanno storto il naso sul nome del tanto atteso straniero. La scelta ha spiazzato tutti perchè, come al solito, la Virtus ha tenuto la bocca cucita fino a che il giocatore non aveva firmato. Potrà essere il giocatore giusto per questa squadra ? Se lo sarà lo potrà dire soltanto il campo da gioco, una cosa è certa però : è l’uomo che il coach ha voluto per completare il roster, un uomo in grado di coprire più ruoli, fondamentalmente un’alternativa a Kyle Weems ma anche a Frank Gaines, Marble è il classico giocatore che, pur non avendo eccezionali specificità è capace di fare tante cose sia in attacco che in difesa, agevolato dalla statura (intorno ai 2 mt.) e alla cifra tecnica di cui dispone.
Anche lui come gli altri dovrà inserirsi in un meccanismo e un sistema di gioco che sembra migliorare nel tempo, in cui lo staff tecnico lavora per trovare soluzioni impreviste in estate. Che la forza di questa Virtus sia la difesa ormai è un dato di fatto, che molti degli interpreti stiano fornendo un rendimento superiore alle attese è altrettanto vero, tutto passa dalla cabina di regia che consente di controllare e dettare sempre i ritmi della gara, la Virtus in pratica, salvo rarissime occasioni, riesce sempre a giocare il basket che vuole e in cui si trova meglio. Non si tratta di energia fisica, come sabato ha semplicisticamente sostenuto anche uno di solito non banale come De Raffaele nel post partita, si tratta di controllare intanto i rimbalzi anche contro avversari più grandi e più grossi, attraverso una selezione dei tiri e, per farlo, Djordievic ha giocato con tutti e tre i play contemporanemaente. Di fatto il coach ha sdoganato il concetto dei ruoli, che nel basket moderno si sta progressivamente diluendo, quando hai la fortuna di poter disporre di tre giocaori di quasi due metri della duttilità di Teodosic, Markovic e Pajola li puoi mettere dove vuoi anche vicino a canestro e ti sarai garantito di poter difendere ed attaccare contro chiunque.
Conquistando i due punti domani le Vnere ridurranno a tre per due posti i concorrenti per il passaggio del turno nel girone : l’altra gara è Partizan Darussafakà, pertanto vincendo la Virtus potrà balzare al primo posto in compagnia di chi riuscirà a spuntarla nell’inferno di Belgrado.