Pietro Cianci, attaccante del Carpi arrivato in prestito dal Teramo nel mercato invernale, si è presentato ai mezzi di comunicazione in conferenza stampa allo Stadio Cabassi.
Come è stata la trattativa che ti ha portato a Carpi invece che ad altre piazze come Siena e Avellino?
“La trattativa c’era da una decina di giorni. Appena mi ha chiamato il direttore Stefanelli abbiamo accelerato e non ci ho pensato due volte a venire qui”.
In soli sei giorni hai già giocato tre partite, le ultime due da titolare. Ti aspettavi di entrare immediatamente nelle rotazioni?
“Sono arrivato un venerdì e due giorni dopo ho giocato a Vicenza. Le prime impressioni sono state positive, mi sono messo a disposizione del mister e ho vissuto una settimana intensa scendendo subito in campo ”.
Ti è stata affibbiata l’etichetta scomoda di “vice-Vano”, ma in campo ti abbiamo visto cercare di giocare con palla bassa invece di fare a sportellate in verticale.
“Mi posso adattare giocando con palle alte o a terra, dipende anche da come si sta sviluppando la partita. In campo bisogna sempre dimostrare qualcosa, altrimenti non si gioca. So che c’è concorrenza in attacco così come in tutti i reparti, quindi questo stimola a dare di più”.
Che impressioni avevi da fuori del gioco del Carpi?
“Conoscevo Simonetti e Biasci perché sono stati miei compagni nelle Giovanili del Livorno. Per seguire loro ho visto qualche partita ed è una squadra che gioca molto bene”.
Contro Cesena e Padova ti sei cercato a vicenda con Biasci.
“Con Tommy parliamo spesso prima delle partite e in campo cerchiamo di passarci di più la palla. Sono contento di giocare di nuovo con lui e Simonetti”.
Cosa non ha funzionato nel Teramo, dove hai fatto solo 2 gol in 14 presenze?
“Purtroppo nel calcio può capitare di non esprimersi al meglio. Voglio riscattarmi dopo sei mesi non buoni anche per colpa mia. Ora penso solo al Carpi, però al Teramo devo solo dire grazie”.
Quali differenze noti tra i tre gironi della Serie C?
“Il Girone C è molto più fisico, si gioca molto sulle seconde palle. I Gironi A e B li ho frequentati negli anni scorsi e sono più calmi”.
Dove può arrivare il Carpi?
“Il nostro obiettivo è pensare partita dopo partita: se le vinciamo tutte tireremo le somme e vedremo cosa siamo riusciti a fare. Da quando sono arrivato abbiamo fatto tre partite difficili a Vicenza, Cesena e nell’ultima contro il Padova non siamo riusciti a vincere pur giocando molto meglio di loro. Cercheremo di rifarci a Rimini”.
Dopo gli esordi nell’Andria sei stato tesserato dal Sassuolo, club all’avanguardia nel pescare talenti nel calcio “minore”. Il Carpi ha dovuto parlare con i neroverdi per il tuo trasferimento?
“Il Sassuolo mi prese poco dopo il mio primo gol nell’Andria, poi ho fatto alcuni prestiti in Serie C di nuovo ad Andria, alla Reggiana e al Siena. Posso dire che ho ricevuto una grandissima mano per iniziare la mia carriera e mi sento orgoglioso di essere stato scelto. Credo che ci sia ancora un diritto di recompra, ma il Sassuolo non aveva problema per farmi venire qui”.
RIPRODUZIONE RISERVATA.
SI RICHIEDE LA CITAZIONE IN CASO DI UTILIZZO TOTALE O PARZIALE DEL MATERIALE.