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. Giancarlo Riolfo, allenatore del Carpi.
“Abbiamo fatto la gara che volevamo fare, con grande applicazione e la giusta intensità. Non era facile ripetersi dopo un derby intenso contro la Reggio Audace sotto l’aspetto nervoso e fisico. Siamo più che contenti per questo risultato e per la grande prestazione fatta dai ragazzi. L’approccio aggressivo dall’inizio era importante per superare un Piacenza difficile da affrontare. La tifoseria è in sintonia totale con voi come testimoniano i cori a fine partita. È stato il giusto tributo a una squadra che sta facendo grandissime cose. Stiamo trasmettendo in campo belle emozioni ai tifosi ed è bello festeggiare insieme”.
. Fabio Varoli, difensore del Carpi.
“Lavoro per farmi trovare pronto in domeniche come questa. Sono un centrale difensivo, ma il mister mi fa giocare anche da terzino. A gennaio eri sul punto di essere ceduto? Il direttore mi aveva parlato di andare via in prestito per fare minutaggio. Per qualsiasi calciatore è una fatica stare sempre in panchina. Mi trovo benissimo con tutti, so di essere il più giovane della rosa e mi tocca fare la gavetta (sorride, n.d.r.). Avete vendicato in modo netto le due sconfitte dell’andata contro la Reggia e il Piacenza. Sì, quelle dell’andata furono due sconfitte consecutive pesanti, ma non ci siamo fatti grossi problemi. Era difficile ripetersi dopo il 5-1 alla Reggio Audace, però ce l’abbiamo fatta mettendo la gara sui binari giusti e senza rischiare più di tanto. Per noi difensori è un premio molto importante non prendere gol”.
. Dario Saric, centrocampista del Carpi.
“Oggi ho fatto il gol più bello. Abbiamo imposto il nostro gioco e dimostrato, tra Reggio Audace e Piacenza, di essere un grande gruppo. Sono contento per questa doppietta perché da qualche partita non riuscivo a esprimermi al cento per cento a causa di alcuni problemini fisici. Ci racconti la doppietta? Nel primo gol mi sono inserito sul cross di Pezzi, sono quasi arrivato al contrasto con Zappella e la palla mi ha rimbalzato. Il secondo è totalmente mio. Avevo campo davanti, sapevo di poter puntare sulla velocità e quando sono passato tra i due difensori ho subito pensato di calciare sotto l’incrocio. Dopo il 2-2 di Rimini che sembrava avervi arenato avete risposto con due vittorie spettacolari. La prestazione di Rimini fu brutta, siamo stati bravi almeno a pareggiarla ma alla fine sapevamo di non essere stati bravi. La settimana dopo ci siamo ritrovati per lavorare a testa bassa come abbiamo sempre fatto. Queste vittorie sono segnali importanti perché ci danno felicità, morale, coesione di gruppo. Si è vista la nostra superiorità”.
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