nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : Gian Paolo Ricci insieme a Baldi Rossi l’unico Virtussino in piena attività, reduce da due ottime prove da protagonista in nazionale, avrebbe potuto essere di nuovo una pedina chiave nella sfida di ritorno a Varese (qui una fase della gara di andata al Paladozza).
Invocata come la panacea di tutti i mali virtussini, attesa e sognata come un’oasi nel deserto, adesso la sosta della stagione agonistica rischia di assumere i contorni dell’incubo visto il protrarsi a chissà quando. Se le due settimane per coppa Italia e Nazionale erano salutate come l’unguento per lenire le piaghe delle fatiche bianconere, oggi il doversi presentare (ammesso che si vada) ad Istanbul il 4 marzo dopo 19 giorni senza un impegno agonistico può diventare paradossalmente un problema. D’accordo che due Virtussini, Baldi Rossi e Ricci, hanno disputato due gare in nazionale, che il periodo ha consentito il pieno recupero fisico e speriamo mentale di Gaines, di risolvere alcuni acciacchi da fatica di Markovic, Teodosic e Hunter, ma una sosta agonistica di quasi 20 giorni per un gruppo abituato a scendere in campo ogni 48-72 ore potrebbe essere un’incognita. Ci sarà da capire se saranno più i fattori positivi di riposo e rigenerazione che non quelli negativi di mancanza del ritmo agonistico.
Il problema tuttavia non termina mercoledì prossimo 4 marzo, infatti se la Virtus vincerà dovrà continuare il suo cammino in Eurocup, mentre il problema vero riguarda l’LBA. Com’è noto il CONI, la FIP e la Lega hanno assunto una decisione draconiana e per certi versi inspiegabile di sospensione totale dei campionati.
Ciò significa che oltre al recupero della gara non disputata per la partecipazione all’Intercontinentale di Tenerife, quella programmata per giovedì 27 a Masnago con Varese, è già sicuro che domenica 1° marzo non si svolgerà Virtus – Germani al Paladozza, e dopo ? Tutto è avvolto nel mistero più fitto ma l’impressione è che, pur navigando a vista, si potrebbe rischiare uno stop molto lungo. Ovvio che già così con 2-3 giornate da recuperare, il rischio che la stagione risulti gravemente compromessa è più che fondato.
Pare che le Società, questa volta finalmente all’unanimità, abbiano chiesto espressamente di non seguire il calcio nell’ipotesi gare a porte chiuse, la motivazione è facilmente comprensibile : negli sport escluso il calcio gli introiti della vendita dei biglietti sono il maggior sostentamento delle società e giocare senza pubblico significherebbe un dissesto finanziario.
Quindi che fare ? Se le gare da recuperare della stagione regolare diventassero cinque o sei, in caso di un mese di stop, il campionato ne risultarebbe gravemente falsato.
Un fermo agonistico di quasi 45 giorni significherebbe ripartire da zero e concentrare nel mese di aprile 10 gare in 30 giorni, impensabile dal punto di vista tecnico e logistico considerando che alcune squadre hanno già in calendario impegni europei indifferibili.
Si è letto in alcune dichiarazioni di una fantasiosa ipotesi di accorciamento e attenuazione del calendario dei play off, disputando le prime fasi su 3 gare anzichè 5, mantenendo intatte semifinali e finale. Ovviamente qui si entra in un terreno minato, in cui sono in gioco la politica sportiva e le lotte intestine all’interno della Lega, in cui ovviamente ognuno tira l’acqua al proprio mulino.
L’aspetto singolare però di questa assurda vicenda, di cui nessuno ovviamente ha colpe, sono le motivazioni che ognuno porta a sostegno delle proprie tesi di parte. Fermo restando che, qualsiasi soluzione venisse adottata il campionato ne verrebbe falsato, come si possa sostenere che modificare il meccanismo dei play off (previsto all’inizio della stagione) non falsi la stagione, mentre non disputare i play off stessi assegnando lo scudetto alla squadra prima classificata alla fine della stagione regolare, lo falserebbe gravemente, penso che richieda una bella faccia tosta.
In tutti gli sport esistono le cause di forza maggiore e questa è una di quelle assolutamente importante e imprevista. Come diceva il povero Andreotti a pensar male si fa peccato ma a volte s’indovina, la riprova non l’avremo mai ma sarei curioso di vedere se le reazioni alla proposta sarebbero state le stesse in caso in cui la prima in classifica in LBA non fosse stata la Virtus. Vedremo come finirà la querelle e se il morbo comsentirà di concludere la stagione.