La Virtus mette a segno un primo successo nella battaglia di Eurocup ma questa volta i protagonisti non vestono la canotta, il merito è della diplomazia Virtussina che in ore di telefonate interminabili con i vertici Uleb e grazie al decisivo aiuto del Presidente Fip Gianni Petrucci, è riuscita a costringere l’Uleb a prendere una posizione ufficiale sulla vicenda, sospendendo d’autorità la gara di mercoledì 4 marzo ad Istanbul.
Il comunicato ufficiale riferisce della sospensione dello svolgimento della gara nonchè del progetto di ricercare un campo neutro ovviamente che non abbia chiuso le frontiere all’Italia, come invece ha fatto la Turchia.
Il pensiero corre immediatamente alla Slovenia e a Lubiana, collocazione più vicina a Bologna che ad Istanbul, ma in uno Stato che non si è fatto prendere dall’isteria collettiva del coronavirus e ha tenuto le frontiere aperte . Sia chiaro che il campo neutro favorisce molto più la Virtus perchè affrontare i Turchi lontani dalla Volkswagen Arena è preferibile anche se, nella gara con Trento, l’ambiente non era certo tale da costituire il classico sesto uomo.
In ogni caso Selcuk e i suoi uomini non possono prendersela con nessuno in quanto il nemico ce l’hanno in casa e sappiamo tutti chi è. Il grande lavoro della diplomazia Italiana con Baraldi e Sermasi per la Virtus e Gianni Petrucci per la Fip ha costretto l’Uleb, che in un primo momento aveva Pilatescamente ritenuto di lavarsene le mani, ad assumere una decisione in questo caso molto forte. E’ del tutto evidente che il paventato 0-20 a sfavore delle Vnere sarebbe stato uno scandalo e un’ingiustizia sportiva clamorose in grado di destabilizzare tutto il movimento per chissà quanto tempo.
Infatti prima o poi questa situazione paradossale e assolutamente nuova finirà e avvelenare i pozzi quando sai che quell’acqua prima o poi la dovrai bere non è certamente una decisione saggia. Se la Virtus avesse perso a tavolino la gara d’Istanbul avendo come unica colpa che il governo della squadra ospitante aveva deciso in modo assolutamente unilaterale di proibire il viaggio, avrebbe costituito un pericoloso precedente e messo in una condizione imbarazzante le squadre turche che, prima o poi, in Europa dovranno tornare a viaggiare. Le ritorsioni avrebbero potuto essere dietro l’angolo, anche perchè non bisogna mai dimenticare che l’Uleb, ente privato svincolato dalle Federazioni che si regge sulla possibilità che gli eventi generino utili da suddividere fra le Società partecipanti e l’Uleb stessa, deve tenere nella massima considerazione, per non morire, gli investimenti delle Società aderenti.
La Segafredo per partecipare all’Eurocup e tentare di vincerla o di ottenere la possibilità di disputare la finale e quindi il diritto al passaggio all’Eurolega 2020-2021, ha effettuato investimenti importanti (dell’ordine pare di almeno 15 milioni), possono essere tollerabili, in una competizione sportiva, gli errori arbitrali che fanno parte, si può dire, del gioco, ma non certo l’impossibilità di competere per le decisioni d’imperio di un governo che si nasconde dietro motivi di salute pubblica.