nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : Frank Gaines ritornato in Coppa ed autore di un’ottima prova contro il Darussafakà domani in ballottaggio con Marble per una maglia da titolare nel derby della via Emilia.
Il campionato di serie A ritorna dopo un lunghissimo stop in parte imprevisto, esattamente un mese, e potrebbe scrivere domani una delle ultime pagine di questa disgraziatissima e unica stagione. Soltanto la guerra riuscì a interrompere la consuetudine del massimo torneo ma era la pallacanestro e il coinvolgimento di pubblico non era nemmeno lontanamente paragonabile ai nostri tempi.
E’ chiaro a tutti che il basket senza il pubblico non può andare avanti molto, non essendo il calcio al quale le tv forniscono la linfa e anche la spina dorsale per vivere, e quando le raccomandazioni sanitarie consigliano a tutti di non avvicinare chiunque a meno di un metro, è del tutto evidente che il futuro degli sport di squadra in questa stagione è fortemente a rischio.
Una grossa sfortuna per le Vnere ritornate finalmente ad essere protagoniste in Italia ed in Europa dopo almeno dieci anni, la squadra vista a Belgrado è sembrata la fotocopia di quella dei due derby di dicembre con Fortitudo e Milano. La sosta di 21 giorni ha rigenerato la formazione di Djordievic che, adesso, avrebbe tutte le carte in regola per giocarsela in entrambe le competizioni.
La conferma dell’eccellenza assoluta di Teodosic quando può risparmiare energie preziose, il recupero di Gaines, la grande positività di Weems, il completo inserimento di Marble nei meccanismi di squadra, la conferma ad altissimi livelli di Ricci tutto ciò tradotto ed emerso alla Stark Arena, sarebbero il miglior viatico per arrivare in fondo alla due competizioni.
Dalla disamina ho volutamente tralasciato Alessandro Pajola che a Belgrado ha brillantemente superato l’esame di maturità, per la seconda volta in doppia cifra in carriera, il play di Ancona si è guadagnato 20′ sul campo con una prova autoritaria e decisiva su entrambi i lati del campo. Il suo ingresso ha dato la svolta alla gara e infatti il coach non lo ha più tolto.
Ormai il quintetto che vede Teodosic e Pajola insieme si rivela come il più equilibrato per l’economia del gioco bianconero, poter ruotare 11 giocatori mantenendo sempre lo stesso livello, almeno in coppa, può garantire un risparmio di energie fondamentale per le 17 partite ufficiali in 45 giorni che aspetterebbero la Virtus Segafredo, prima dei play off.
Purtroppo è inevitabile, in questa situazione, pensare al resto che non sia il basket, il disagio del momento è stato riconfermato pochi minuti fa dalla conferenza stampa di coach Aleksandar Djordievic che, ha dedicato agli aspetti tecnici, non più del 10% del tempo totale, il resto l’argomento quello che ormai da tre settimane occupa radio, tv, giornali e social : il corona virus.
Ad ogni buon conto domani (ore 17 Paladozza a porte chiuse ed Eurosport player) c’è un impegno da onorare, in teoria anche un derby, contro una formazione che arriverà a Bologna con soli cinque stranieri a referto, avendo tagliato il centro Pardon e perso il play Mekel di passaporto Italiano.
La Virtus invece dovrà decidere degli otto stranieri tesserati e disponibili quali schierare : Hunter e Markovic non sono in buone condizioni fisiche e mercoledì si torna sul parquet al Palaverde di Villorba per affrontare Treviso, pensare che siano loro gli esclusi è abbastanza ovvio.
Come sempre una partita non semplice in un ambiente asettico che quindi aiuterà certamente gli ospiti, tuttavia i valori in campo dovrebbero essere ben delineati, come la gara d’andata dimostrò in modo eloquente.