nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : la foto della premiazione del Torneo di Jesolo vinto dalla Virtus a settembre, resterà l’unico trofeo vinto in una stagione dominata dalla prima giornata ?
Sulla stagione 2019-2020 stanno per scorrere i titoli di coda, il maledetto virus è stato più forte di una guerra mondiale. Una situazione incredibile che ha cambiato il mondo intero e i cui sviluppi ad oggi sono imperscrutabili. Un virus ignoto e per cui ad oggi non esiste nè una terapia nè tantomeno un vaccino l’ha avuta vinta sulla popolazione del pianeta. Più delle conseguenze stesse la malattia ha generato una reazione a catena che s’identifica con un solo nome : paura.
In queste condizioni continuare a giocare sarebbe stato impossibile, anche perchè la stagione sarebbe entrata nella fase cruciale e gli impegni ravvicinati, quelli che contavano di più, non avrebbero consentito spazi per recuperare il tempo perso. Il problema vero ad oggi non è solo sulla stagione attuale ormai persa, ma anche l’incertezza sul futuro : se ad oggi pensare di poter mettere 5-6 mila persone in un palasport è da considerarsi più che una follia un vero omicidio di massa, siamo sicuri che ad ottobre tutto possa essere tranquillo ?
Perchè succeda questo occorre che, escludendo il vaccino per cui i più ottimisti valutano in 12 mesi il tempo d’attesa, almeno una delle terapie in sperimentazione si sia rivelata estremamente afficace. In caso contrario anche ad ottobre gli assembramenti potrebbero essere altamente pericolosi e giocare a porte chiuse oltrechè uno schiaffo alla passione che alimenta tutto lo sport sarebbe la morte del basket che, al contrario del calcio, trae dagli introiti del botteghino la propria sopravvivenza.
In questa situazione assurda e a cui nessuno era preparato, tra i tanti ad essere particolarmente danneggiati e amareggiati c’è certamente la Virtus. La squadra bianconera dopo 18 anni di vacche magre, grazie all’arrivo della Segafredo, ha costruito una squadra in grado di arrivare in fondo alle due competizioni più prestigiose : Campionato ed Eurocup.
I due obiettivi erano, al momento della sospensione, ampiamente alla portata delle Vnere. 3 vittorie di vantaggio in LBA, accesso ai quarti ottenuto da seconda in Eurocup con l’avversario da affrontare (il Monaco) già due volte sconfitto nella stagione regolare, costituivano un ottimo viatico per le speranze di tutto il mondo bianco nero.
L’aspetto più inaccettabile, sportivamente parlando, è che una delle Virtus migliori della storia non sulla carta ma alla prova del campo, terminerà probabilmente la stagione con un pugno di mosche in mano. L’unico aspetto positivo di un’annata disgraziata è che questa Virtus ha riconciliato i suoi tifosi con la squadra e col basket in generale. Nessuno potrà dimenticare che la Vnera per due terzi del campionato ha mostrato una superiorità indiscutibile e che, nel panorama di Eurocup, solo il Partizan ha mostrato di aver avuto qualcosa in più nel doppio confronto.
L’ultima proposta, in ordine di tempo, per concludere la stagione, l’ha messa sul tappeto Luca Baraldi : un’ipotesi sensata e per certi versi stuzzicante, giocare dal 1° luglio l’ultima parte della stagione regolare, a seguire i play off (immagino ridotti) riposare 15 giorni a settembre e riprendere regolarmente il nuovo campionato ad ottobre. La grande incognita può essere il clima all’interno dei palasport ma si sa, dopo una tempesta del genere, qualche sacrificio può essere accettato pur di tornare alla quasi normalità.